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Impianti termici: due nuove norme tecniche in lavorazione da parte del CTI

Il CTI sta lavorando all'aggiornamento di due norme per il trattamento e la sicurezza degli impianti termici.
Progettazione, installazione, manutenzione e ispezione degli impianti termici: il CTI sta lavorando all’aggiornamento di due norme importantissime per gli operatori del settore, per portare grandi novità riguardanti il lavoro quotidiano di termotecnici e installatori. E al tavolo di lavoro è presente anche INAIL.

Questo uno dei primi workshop svoltisi questa mattina a Progetto Fuoco, la manifestazione internazionale interamente dedicata al riscaldamento a biomasse che si è aperta proprio oggi presso la Fiera di Verona.

In corso di aggiornamento da parte del CTI, dunque, la norma UNI 8065, del 1989, riguardante il trattamento acqua degli impianti termici, e la UNI 10412 del 2009, che si riferisce alla sicurezza idronica degli impianti termici.

Ma vediamo, attraverso l’intervento al workshop di Mauro Braga, coordinatore della Commissione Tecnica CTI 253 GL-2, a cosa sta lavorando esattamente il CTI per rinnovare queste due norme.


UNI 8065, trattamento acqua per gli impianti termici


La UNI 8065 definisce le caratteristiche chimiche e chimico/fisiche delle acque impegnate negli impianti per la climatizzazione invernale ed estiva, per la produzione di ACS e negli impianti solari termici, in particolare per quanto riguarda il riscaldamento e/o raffreddamento che utilizzano acqua come fluido termovettore; che sfruttano l’acqua a temperatura maggiore a quella di ebollizione; che sfruttano l’acqua per il raffreddamento (torri di evaporazione).

Si tratta di una norma datata, già richiamata dal DPR 412/93, che prevedeva un condizionamento chimico dell’acqua degli impianti termici sotto i 100 kW; e richiamata anche dal DPR 59/09 ormai abolito e dal libretto di impianto; ma soprattutto citata dai Requisiti Minimi degli Edifici di Giugno 2015. Essendo un importante riferimento questa norma diventa cogente, ma purtroppo viene rispettata molto poco.

Ricordiamo, infatti, quanto sia importante il corretto trattamento dell’acqua negli impianti termici che, se svolto in modo scorretto, può avere questi effetti:
  • Problemi di circolazione del fluido e conseguenti perdite di carico, scambio termico penalizzato per circolazione ridotta dell’acqua, maggiore consumo elettrico per il circolatore;
  • Corrosione ed ossidazione: eventuali incrostazioni e corrosioni nell’impianto, quando vado ad applicare pompe ad alta efficienza con magneti permanenti mi creano problemi ci guasto. La superficie di scambio sporca ha problemi di prestazione.

Obiettivo della norma non è quello di trattare il solo addolcimento, ma si tratta anche di:
  • Fissare i limiti dei parametri chimici e chimico/fisici delle acque, per l’efficienza energetica dell’impianto. Un trattamento acqua assente o non correttamente effettuato può creare problemi sull’efficienza energetica dell’impianto;
  • Fornire indicazioni per il trattamento, per il lavaggio dell’impianto, per la sostituzione del generatore, per risanamento impianti di esercizio tenendo conto di incrostazioni, corrosioni, crescite biologiche (impianti radianti);
  • Precisare i metodi di controllo per una corretta gestione degli impianti termici;
  • Di precisare le figure che saranno responsabili del trattamento.

La nuova struttura norma – afferma Mauro Braga - avrà due macro sezioni, una più divulgativa che andrà a trattare le varie tematiche (acqua aggressiva, acqua corrosiva), e una più prescrittiva, che darà indicazioni su cosa fare e come. Ci sarà un’omogeneità delle unità di misura con le varie normative esistenti o europee, ci sarà anche un allegato con le conversioni delle diverse unità di misura”.

Verranno definite, inoltre, le procedure di indagine per verificare le capacità aggressive, corrosive e incrostanti, riservando una parte importante anche alla legionella, attraverso indicazioni per il trattamento della legionellosi, in particolare per quanto riguarda le torri evaporative, che ancora non hanno una normativa chiara su questo argomento.

La UNI 8065 sarà, per concludere, completamente aggiornata anche in base alle nuove tecnologie presenti sul mercato, come le caldaie a condensazione e i circolatori.


UNI 10412, sicurezza negli impianti termici


Sembra sia in arrivo una norma quadro per la sicurezza degli impianti termici: si è reso necessario, infatti, redigere una nuova norma che riveda interamente la normativa, attualmente molto confusa, integrando tutte le norme attualmente esistenti, sia italiane che europee.


Il ritardo nell’adeguamento normativo e legislativo spesso crea criticità nell’applicazione di soluzioni più evolute ed efficienti. In questi anni si stanno sviluppando molte nuove tecnologie, ma dal momento che abbiamo ancora norme risalenti al 1975, risulta fondamentale un aggiornamento per agevolare il lavoro quotidiano degli operatori del settore.
 

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