Impianti ibridi: le principali tipologie
Nella configurazione tipica, come detto, gli impianti ibridi prevedono l’affiancamento di una pompa di calore e di un secondo generatore di calore, solitamente una caldaia. Entrambi i generatori possono differire nella tipologia di fonte energetica utilizzata, come si vedrà nel paragrafo seguente. L’efficienza del sistema è definita dal Coefficiente di Prestazione (COP, Coefficient of Performance) per la pompa di calore, del rendimento della caldaia e dalla gestione intelligente mediante la quale i sistemi di controllo integrati nell’impianto stesso ottimizzano automaticamente l'uso delle diverse tecnologie in base alle condizioni ambientali e ai costi energetici.
Fondamentalmente, i sistemi ibridi possono identificarsi in due macrocategorie:
- Sistemi di climatizzazione ibridi on-site/custom made: impianti specificamente progettati e dimensionati caso per caso e poi assemblati direttamente sul sito di installazione, che offrono una personalizzazione completa in base alle specifiche esigenze dell'edificio e degli utenti. Ogni componente, come la pompa di calore, la caldaia, i serbatoi di accumulo e i sistemi di controllo, viene selezionato e installato in loco secondo le caratteristiche dell'edificio e le necessità energetiche specifiche; tale tipologia concerne una flessibilità di configurazione molto ampia, a partire dalla tipologia di pompa di calore a seconda di quale sia la sorgente energetica maggiormente sfruttabile nell’ambiente d’intervento (aria, acqua, suolo), passando, analogamente, al combustibile di alimentazione della caldaia che può prediligere l’utilizzo di biomasse legnose laddove nel contesto ve ne sia abbondante disponibilità o laddove l’edificio non sia raggiunto dalla rete di adduzione del gas. Questi sistemi ben si sposano, inoltre, con l’integrazione di altre tecnologie quali ventilazione meccanica controllata (VMC), per innalzare ulteriormente la qualità dell’ambiente indoor trattato, e collettori solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria (ACS);
- Sistemi di climatizzazione ibridi factory made: impianti preassemblati che sono progettati, costruiti e testati direttamente dall'azienda produttrice e che arrivano sul sito di installazione come unità già pronte per l'uso, richiedendo solo collegamenti minimi all'infrastruttura esistente. Tali sistemi sono completamente integrati, includendo i componenti quali pompe di calore, caldaie a condensazione, scambiatori di calore, serbatoi di accumulo e sistemi di controllo in un'unica unità dalle dimensioni minime indispensabili; peculiarità di questi impianti è il fatto che le aziende produttrici testino e calibrino le unità al fine di assicurare che il sistema lavori nel modo più efficiente possibile in una vasta gamma di condizioni operative in quanto progettato a monte per il funzionamento sinergico degli elementi che lo compongono. Un altro punto forte dei sistemi ibridi factory made è la semplicità di installazione la quale concerne la minore invasività d’intervento, in minori tempi di messa in opera, la minimizzazione del rischio di errori durante l'assemblaggio nonché la facilità di manutenzione durante la vita dell’impianto. Pur essendo preassemblati, i produttori offrono diverse configurazioni per adattarsi a varie dimensioni e tipi di edifici, garantendo un elevato standard di qualità ed affidabilità dovuto alla prefabbricazione, tuttavia il livello di personalizzazione dei sistemi factory made non può arrivare a quello dei sistemi custom made dove ogni componente è frutto di una progettazione calibrata sulla specifica utenza.
Non solo: esistono anche altre tipologie di impianti ibridi. Scarica lo Speciale completo!