
11.11.2013
ImmerEnergy sul tetto di un’azienda di macellazione reggiana
La divisione di energie rinnovabili di Immergas, ImmerEnerg, ha realizzato sul tetto dell’azienda di macellazione e vendita di carni Poldi Allai un impianto fotovoltaico che è andato a sostituire la precedente copertura in eternit.
L’impianto realizzato è in grado di produrre un’energia di picco di circa 100 kW con una produzione annua di 115.000 kWh. Dell’energia prodotta, il 75% verrà utilizzata direttamente dall’azienda per i propri bisogni interni.
“Nella fase di progettazione dell’impianto si è scelto l’impiego di tecnologia integrata con caratteristiche innovative - spiega Giorgio De Fraia, responsabile del progetto architettonico sulle coperture Poldi Allai – soprattutto perchè il connubio tra smaltimento Eternit e integrazione architettonica dell’impianto fotovoltaico prevedeva grandi vantaggi sul piano economico. I pannelli stessi costituiscono infatti la copertura del fabbricato, senza impiego di ulteriori strati in lamiera grecata o tegole. Inoltre ci sono i vantaggi sul piano dell’efficientamento energetico dell’edificio, garantiti dalla coibentazione presente nel sistema associata ad un’elevata ventilazione sotto i moduli fotovoltaici”.
L’impianto realizzato eviterà l’emissione di circa 54.000 kg all’anno di anidride carbonica e garantirà un risparmio di circa 20.000 euro l’anno con un periodo di ammortamento dei costi sostenuti pari a sei anni.
Questo è possibile grazie all’incremento del 60% della tariffa GSE, legato all’utilizzo di metodologie di integrazione architettonica con caratteristiche innovative. L’obiettivo, per il quale il GSE ha messo a disposizione tariffe maggiorate, è quello di ottimizzare e ridurre lo spreco di materiali edili in corrispondenza di realizzazioni di impianti come questo.
L’impianto realizzato è in grado di produrre un’energia di picco di circa 100 kW con una produzione annua di 115.000 kWh. Dell’energia prodotta, il 75% verrà utilizzata direttamente dall’azienda per i propri bisogni interni.
“Nella fase di progettazione dell’impianto si è scelto l’impiego di tecnologia integrata con caratteristiche innovative - spiega Giorgio De Fraia, responsabile del progetto architettonico sulle coperture Poldi Allai – soprattutto perchè il connubio tra smaltimento Eternit e integrazione architettonica dell’impianto fotovoltaico prevedeva grandi vantaggi sul piano economico. I pannelli stessi costituiscono infatti la copertura del fabbricato, senza impiego di ulteriori strati in lamiera grecata o tegole. Inoltre ci sono i vantaggi sul piano dell’efficientamento energetico dell’edificio, garantiti dalla coibentazione presente nel sistema associata ad un’elevata ventilazione sotto i moduli fotovoltaici”.
L’impianto realizzato eviterà l’emissione di circa 54.000 kg all’anno di anidride carbonica e garantirà un risparmio di circa 20.000 euro l’anno con un periodo di ammortamento dei costi sostenuti pari a sei anni.
Questo è possibile grazie all’incremento del 60% della tariffa GSE, legato all’utilizzo di metodologie di integrazione architettonica con caratteristiche innovative. L’obiettivo, per il quale il GSE ha messo a disposizione tariffe maggiorate, è quello di ottimizzare e ridurre lo spreco di materiali edili in corrispondenza di realizzazioni di impianti come questo.
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