Speciale 76
Applicazioni e caratteristiche dei nuovi gas refrigeranti naturali e sintetici
Intervista

Il punto sulle normative e le tecnologie dedicate al mondo del freddo

Marco Buoni è ormai una presenza costante su ExpoClima, grazie soprattutto al suo impegno costante nell’aggiornamento tecnico e normativo per tutte le tematiche che riguardano il freddo, è una delle figure di spicco in Italia e in Europa per questo settore. Lo abbiamo intervistato mentre si trovava a Dubai per il quarto “Refrigeration Symposium”.


Ing. Buoni, ci eravamo lasciati più di un anno fa al XV Convegno Europeo sulle innovazioni del Freddo e del Condizionamento con un elogio ai regolamenti europei, che pongono l’Europa all’avanguardia per quanto riguarda la rinuncia all’utilizzo di refrigeranti ad alto GWP. Oggi cosa è cambiato a livello globale, visto che ci troviamo a Dubai per la conferenza delle nazioni unite sui refrigeranti?

«Qui a Dubai ci siamo incontrati con tutte le maggiori associazioni e istituzioni mondiali per parlare di nuovi refrigeranti utilizzati nel condizionamento dell’aria per alte temperature ambiente. Il nostro paese potrebbe essere legato a questi temi molto da vicino.
I problemi qui, come da noi in Italia, sono infatti diversi rispetto al resto d’Europa e del Mondo, ma le soluzioni sono comuni.
In condizioni di alte temperature ambiente, le pressioni vengono molto aumentate e le performance dei refrigeranti attualmente utilizzati come l’R410a crollano rispetto ai “vecchi” impianti a R22 di oltre il 10%.
Questo convegno è stato organizzato dalle Nazioni Unite UNIDO e UNEP con la partecipazione dell’associazione americana dei costruttori AHRI, dei progettisti ASHRAE, associazione europea dei costruttori EPEE, dei Tecnici del Freddo, la NOSTRA associazione AREA / ATF, la commissione europea DG Clima e molti altri».

Quali sono le novità più importanti emerse dai dibattiti di questi giorni?

«La Commissione europea, che si trova con me qui a Dubai al convegno, ha comunicato che i cambiamenti che andremo a vedere in Europa, ma anche nel resto del pianeta, sono abbastanza prevedibili già ora: irefrigeranti con alto GWP spariranno molto presto, probabilmente già nei prossimi mesi. Parliamo di R404a e R507; i prezzi dei refrigeranti a maggior GWP aumenteranno; i tecnici non certificati non saranno più in grado di comprare gas refrigerante».

Credo che la vera sfida, per quanto riguarda queste tematiche, si giochi all’interno dei così detti paesi in via di sviluppo, penso specialmente all’Asia, ma non solo. Voi, assieme alle Nazioni Unite e AREA, vi state spendendo moltissimo anche nei paesi in via di sviluppo, ci racconta come sta andando? Crede sia possibile un modello di crescita più Green anche in queste aree?

«I paesi in via di sviluppo stanno eliminando ora l’R22 e quindi stanno cercando una tecnologia più sostenibile senza passare per gli ormai famosi HFC che sono responsabili del cambiamento climatico. Il passaggio potrebbe essere più doloroso per loro che per noi. Infatti già da tempo in Europa si parla di cambio di refrigeranti utilizzando gli idrocarburi sugli impianti più piccoli, gli HFO nelle automobili, l’anidride carbonica nei supermercati. L’Europa ha preso la leadership in questo cambiamento. Dalle conclusioni del convegno delle Nazioni Unite svolto a Dubai è emerso che fondamentale sarà la conoscenza delle tecnologie non tanto per i costruttori che potrebbero essere, con le dovute fasi di test, pronti in tempi brevi, ma per i tecnici che le monteranno e che le daranno in mano agli utilizzatori finali».

Facciamo invece brevemente il punto per quanto riguarda la normativa al momento in vigore nel nostro paese…


«La normativa in vigore nel nostro paese a partire dal 1 gennaio 2015 vedrà diversi cambiamenti che i nostri tecnici ancora non conoscono. Ho svolto proprio per questo motivo un tour, una serie di incontri, in tutta Italia toccando 7 sedi del Centro Studi Galileo, per spiegare cosa vedremo cambiare. L’incontro è stato filmato e può essere visionato gratuitamente a questo link http://youtu.be/yQGa62El67o ed in particolare si possono approfondire le seguenti novità che incontreremo dal prossimo anno:

- Dal 1° gennaio 2015 vendita refrigerante solo a aziende certificate PIF e CIF;
- Definizione più chiara di impianto ermeticamente sigillato;
- Gli impianti di refrigerazione cesseranno di usare l'R404a e l’R507, mentre negli impianti di piccole dimensioni domestici e commerciali vedremo solo più l’utilizzo degli idrocarburi;
- Nuove periodicità delle ispezioni delle macchine legate alle tonnellate equivalenti di CO2 legate al GWP del refrigerante (decadenza del limite dei 3 kg);
- Differenza tra registro di apparecchiatura e libretto di climatizzazione, quando si usa il primo e quando il secondo. Entrambi coesistono».

A due anni dall’introduzione della certificazione per i tecnici del freddo, la critica più frequente, mossa spesso anche dai nostri utenti, è che si tratti dell’ennesimo obbligo burocratico, utile solo a finanziare gli enti di formazione. Cosa risponde a queste critiche?


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