Speciale 28
I serbatoi di accumulo di nuova generazione
Articolo di A cura di Nicola Bettio, Resp. UTP Enerblue

Il punto d'incontro di più tecnologie per massimizzare il rendimento impiantistico

Nel settore del riscaldamento la presenza di un serbatoio non era e non è ancora sentita in quanto le caldaie, principale componente degli impianti di riscaldamento, erano e sono realizzate per produrre un quantitativo di acqua calda istantanea sufficiente a coprire il fabbisogno del sanitario e, di conseguenza, dell'acqua ad uso istantaneo senza dover ricorrere a serbatoi di accumulo. Nel condizionamento, invece, il serbatoio aveva la funzione di accumulo inerziale per ridurre il numero di accensioni e spegnimenti dell'unità.

La presenza di un accumulo fa sì che il chiller o pompa di calore invece di funzionare ad intermittenza (cicli di ON/OFF) nell'arco dell'intera giornata, si accenda un minor numero di volte per il tempo necessario a riscaldare tutto il volume di acqua presente nel serbatoio.

A differenza di un'unità che, lavorando ad intermittenza, svolge parzialmente la sua attività ciò comporta un notevole incremento del rendimento impiantistico.

L'avvento di tecnologie come solare termico, pompe di calore aerotermiche, geotermia, termocamini e, più in generale, tutte le tecnologie legate al risparmio energetico, ha di fatto innalzato l'importanza del serbatoio di accumulo nella definizione dell'impianto.
L'accumulo è diventato non una semplice appendice dell'impianto, ma un punto di convergenza di molte tecnologie. Per il solare termico è necessario a stoccare il calore che sarà utilizzato sia per il riscaldamento sia per acqua calda sanitaria tutto l'anno in percentuali differenti. Per le pompe di calore servirà sia come accumulo inerziale che come volume in cui raccogliere il calore che sarà utilizzato per il riscaldamento e per la produzione di ACS. Per termocucine o termocamini il principio è lo stesso, in quanto permette di accumulare calore che verrà poi utilizzato per i normali usi domestici.
L'evoluzione del prodotto, però, non si è fermata qui. L'aspetto più interessante è sicuramente dato dalla possibilità di far convergere nel bollitore più tecnologie apparentemente incompatibili, che si integrano in modo ottimale andando così a massimizzare il rendimento.

Un esempio è riportato nelle immagini seguenti in cui, accanto al solare termico, sono inserite la caldaia o la pompa di calore. Il discorso sarebbe analogo anche per termocamini o termostufe: il principio è lo stesso. In questo caso il binomio è ottimo, in quanto il solare apporterà tutto il calore gratuito possibile e, una volta raggiunta la temperatura desiderata, provvederà la seconda tecnologia.
Una volta stoccata, l'acqua calda può essere utilizzata in svariati modi, in funzione  della temperatura di estrazione dal serbatoio. Il serbatoio infatti non mantiene tutta l'acqua al suo interno alla stessa temperatura. Per effetto della stratificazione, la parte bassa del serbatoio sarà ad una temperatura inferiore rispetto a quella stoccata nella parte superiore. Ecco quindi la possibilità di prelevare l'acqua da varie altezze del serbatoio per soddisfare le diverse temperature richieste: elevata per i termosifoni, media per i fan coil e la bassa consigliata per il radiante, oltre che naturalmente l'alta temperatura per la produzione di ACS.

La flessibilità di questi serbatoi è aumentata di pari passo con la funzionalità. Le particolarità che caratterizzano i serbatoi di accumulo di nuova generazione comprendono:

  • Sistema automatico di trattamento della legionella. Periodicamente la logica di controllo del serbatoio, mediate resistenza elettrica porta la temperatura dell'accumulo oltre i 60° in modo da eliminare ogni problematica legata alla legionella;
  • Camini di stratificazione. Per accentuare maggiormente la stratificazione, sono inseriti all'interno speciali camini di risalita del calore che aumentano notevolmente la differenza di temperatura tra la parte alta e la parte bassa;
  • Sistemi tank in tank per la divisione fisica del fluido sanitario da quello dell'impianto;
  • Sistemi per la produzione di acqua calda sanitaria integrati. Gruppi con scambiatore e circolatore completi di controllo.

Le unità All in One: l'integrazione che porta molti vantaggi

Quello che fino a qualche anno fa era un oggetto trascurato, poco utilizzato e visto come un componente ingombrante sta lentamente riacquistando importanza. Quello che ci si aspetta e che sta succedendo è che molti costruttori, vista l'importanza del serbatoio e la sua assoluta necessità nell'impianto, lo integrino nelle loro unità. Sono già presenti sul mercato prodotti che prevedono l'integrazione caldaia/serbatoio o pompa di calore/serbatoio. Forse questa è la strada giusta. Di sicuro l'utilizzo del serbatoio è, e sarà, sempre più frequente.

A cura di: Nicola Bettio,
resp. UTP Enerblue Srl

Fonte delle immagini: Enerblue Srl