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Elbi S.p.a. 12.05.2015
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Il nuovo sistema Elbi per il trattamento delle acque di prima pioggia

Il trattamento delle acque di prima pioggia in accumulo con filtro a coalescenza di Elbi: preservare e ricostruire il ciclo dell'acqua.
La gamma di prodotti Elbi si dota di un nuovo sistema creato per il trattamento delle acque di prima pioggia in accumulo con filtro a coalescenza per scarico in corso d'acqua superficiale.

I luoghi interessati da questo tipo d’impianto possono essere parcheggi, piazzali, aree di servizio con rifornimento carburante. La gestione sostenibile delle acque meteoriche che vanno a dilavare queste superfici porta sicuramente dei vantaggi: il ciclo dell’acqua può essere preservato o ricostituito, e la qualità della vita delle zone con alta urbanizzazione può essere migliorato.

L’EPCRAIN ACC è un sistema di trattamento delle acque meteoriche di dilavamento per piazzale esterno dimensionato, considerando una piovosità di 400 l/s*ha idoneo a convogliare le acque di prima pioggia (5 mm in 15 minuti come da R.Reg.Lombardia n° 4 del 24/03/06) nel settore di accumulo, per poi essere disoleate prima di recapitarle nel recettore finale dopo un certo periodo di tempo (compreso tra 1 e 100 ore) dal termine delle piogge.


Gli elementi del sistema per il trattamento delle acque di prima pioggia


Il sistema è composto da:
  • Un pozzetto selezionatore completo di coperchio pedonabile entrambi realizzati in PE riciclabile al 100%, con guarnizioni e tubi lisci che garantiscono la perfetta tenuta e posizionati in modo da convogliare le acque al settore di accumulo.
  • Un settore di sedimentazione ed accumulo realizzato in PE riciclabile al 100% con uno o più contenitori corrugati per una maggiore resistenza all’interro, e completo di golfare per la movimentazione a vuoto, coperchi pedonabili adatti all’inserimento di prolunghe. All’interno del settore di accumulo è presente una valvola antiriflusso che chiude l’accumulo una volta pieno, una pompa di sollevamento sommergibile a girante arretrata per il sollevamento delle acque per la sezione di disoleazione, e galleggiante di sicurezza a protezione della pompa. Un disoleatore/dissabbiatore con filtro a coalescenza idoneo a separare per gravità gli olii/idrocarburi non emulsionati dalle acque reflue di scarico attraverso una separazione statica ed una filtrazione a coalescenza con efficienza maggiore del 95%. I disoleatori/dissabbiatori sono costruiti con contenitori corrugati e completi di coperchio pedonabile nervato, entrambi realizzati in PE riciclabile al 100% con tecnologia rotazionale. I disoleatori/dissabbiatori sono completi di golfare per la movimentazione a vuoto, ispezione pedonabile e idonea per l’inserimento di prolunghe, un filtro a coalescenza con relativa griglia inox facilmente estraibile per operazioni di pulizia, sistema di immissione ed emissione dei reflui e relative guarnizioni che garantiscono la perfetta tenuta.
  • Un sensore di pioggia per la determinazione del termine delle precipitazioni
  • Un quadro elettrico per la gestione dell’impianto.


Come avviene la depurazione


Le acque piovane che contengono olii, idrocarburi, solidi sospesi e sedimentabili entrano nel pozzetto selezionatore dove i solidi grossolani (ghiaia, pietrisco) decantano, assicurando così il perfetto funzionamento della depurazione nelle successive fasi.

Il refluo, privo di solidi grossolani, si riversa nel settore di sedimentazione/accumulo dimensionato in modo da contenere le acque di prima pioggia (i primi 5 mm di pioggia uniformemente distribuita sull’intera superficie scolante servita dalla rete di drenaggio come da L. Reg. Lombardia n. 62 del 27/05/85); una volta riempito il settore di sedimentazione/accumulo, la valvola antiriflusso posta a monte del sistema blocca il riflusso delle acque immagazzinate, e il refluo che continua ad entrare nel selezionatore causa l’innalzamento del battente nel pozzetto facendo scolmare l’acqua nella tubatura di by-pass che confluisce direttamente nel recettore finale.

Dopo la separazione dalle sostanze sedimentabili, il refluo immagazzinato nel settore di sedimentazione/accumulo viene spinto verso un disoleatore con filtro a coalescenza tramite un’elettropompa sommergibile a girante aperta arretrata completa di galleggiante di sicurezza.

Lo scarico del settore di sedimentazione/accumulo avviene a distanza di 48 ore dal termine della pioggia grazie all’elettropompa avviata da una centralina elettronica di comando azionata da un sensore di pioggia, e il suo spegnimento è garantito dal galleggiante di minima posto all’interno del settore di sedimentazione/accumulo.

Nel disoleatore i liquidi leggeri (olii ed idrocarburi) vengono separati staticamente per gravità mentre le eventuali emulsioni (miscele finissime di acqua ed olio/idrocarburo) vengono bloccate dal filtro a coalescenza. Il filtro addensa le finissime goccioline di olii/idrocarburi, le une sulle altre, sino a renderle facilmente separabili in acqua per galleggiamento.

Il disoleatore è completo di otturatore a galleggiante che garantisce l’interruzione del flusso in uscita nel caso in cui si sia accumulata una quantità eccessiva di olii/idrocarburi nella gonna di calma del disoleatore, evitando così lo scarico nel recettore finale.

Le acque di prima pioggia, una volta trattate, vengono immesse nel recettore finale attraverso un pozzetto d’ispezione fiscale.

Trattamento acque prima pioggia con accumulo e filtri

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