Focus Mercati

18.05.2021
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Segno positivo per il primo trimestre 2021 del mercato Italia della climatizzazione

Pubblicati i risultati dell’indagine statistica trimestrale di Assoclima sul mercato della climatizzazione
Assoclima ha diffuso i risultati dell’indagine statistica relativa al primo trimestre del mercato Italia della climatizzazione che evidenziano risultati soddisfacenti per la maggior parte dei prodotti del settore.

In particolare, il segmento dell’espansione diretta è in netta crescita rispetto al 2020 per tutti i dispositivi presi in considerazione. I condizionatori trasferibili registrano +23,7% a volume e +22,6 a valore, i monosplit +22,4% a volume e 17,3% a valore, i sistemi multisplit +15,5% a volume e +18,1% a valore e i mini VRF e VRF +11,4% a volume e +9,9% a valore, mentre subiscono un leggero calo solamente i climatizzatori monoblocco, con -1,6% a volume e -2,2% a valore.

Un andamento estremamente positivo se lo si confronta con il bilancio del mercato della climatizzazione del 2020, che nonostante le difficoltà ha comunque retto le perdite.
Ma è ancora più positivo se lo si confronta con i dati relativi al 2019, che non hanno subito le conseguenze della diffusione del Covid-19, come sottolinea Andrea Cetrone, Country Manager di Panasonic Appliances Air-Conditioning Europe. Questo è il risultato di diversi fattori che si sono mescolati, come la fiducia nella ripresa economica dopo la fine dei lockdown, gli incentivi statati che sono stati resi più applicabili grazie alla possibilità dello sconto in fattura, il basso livello degli stock presenti sul mercato all’inizio del 2021 per merito degli operatori che hanno ben gestito i magazzini, e soprattutto la volontà di evitare gli effetti di fenomeni di tensione su prezzi di acquisto e di difficoltà di approvvigionamento.

Dall’indagine di Assoclima emerge una crescita anche per i condizionatori packaged e rooftop, con un  mercato che vale complessivamente 6 milioni di euro nel primo trimestre del 2021. In aumento anche le apparecchiature idroniche consensate ad aria.
Il mercato di chiller e pompe di calore condensati ad aria raddoppia e supera nei primi tre mesi del 2021 il valore record di 100 milioni di euro, trascinato dalla massiccia diffusione delle pompe di calore residenziali” spiega Claudio Carano, Product Marketing Manager di Clivet, azienda parte del gruppo Midea. “I chiller riprendono la crescita organica dopo la brusca frenata dovuta alla pandemia, ritornando ai valori del mercato 2019. Le pompe di calore sotto i 17 kW triplicano invece in quantità, aggiungendo ben 50 milioni di euro a questo comparto, con oltre un terzo delle vendite in versione ibrida, spinte dagli incentivi del Superbonus”.

Cresce anche il mercato delle pompe di calore di potenza maggiore di 17 kW, così come i gruppi refrigeratori di liquido con condensazione ad acqua, specialmente nel caso delle pompe di calore residenziali.

In aumento anche le unità terminali, ma questo dato, precisa il Presidente di Assoclima Luca Binaghi, può essere dovuto al fatto che gli interventi erano stati temporaneamente bloccati nel 2020 e sono stati successivamente ripresi nel 2021, e quindi vengono sommati a quelli di quest’anno; inoltre è probabile che sui risultati ottenuti per questa gamma di prodotti incida anche la tipologia di applicazione, poiché negli ultimi mesi sono stati effettuati molti investimenti nel residenziale e difatti l’indagine mostra risultati particolarmente positivi per i ventilconvettori hi-wall, che vengono applicati principalmente in questo settore.

I dati ottenuti dall’indagine statistica di Assoclima si riferiscono esclusivamente al sell-in, cioè agli acquisti effettuati dai distributori (mentre il sell-out indica gli acquisti fatti dai consumatori) e si riferiscono al mercato Italia, quindi non comprendono produzione ed esportazione.
Si tratta comunque di risultati estremamente positivi, specialmente se consideriamo la difficile e incerta situazione che stiamo vivendo; risultati che Assoclima spera di rivedere anche nelle indagini per i prossimi trimestri, consapevole del fatto che nonostante il buon andamento di mercato dei prodotti il settore della climatizzazione continua a risentire del problema della scarsità del numero di imprese di installazioni.