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Indagine sulla climatizzazione 2020: il mercato Italia contiene le perdite
Il mercato Italia nel 2020 contiene le perdite nel settore della climatizzazione

Assoclima, l’associazione che rappresenta le aziende costruttrici di sistemi per la climatizzazione invernale ed estiva, dal 1991 si occupa della pubblicazione annuale di un’indagine statistica relativa al mercato annuale dei componenti degli impianti.
L’indagine è curata dall’Ufficio Studi Anima, l’organizzazione industriale di categoria che rappresenta le aziende del settore della meccanica e affini all’interno di Confindustria.
Generalmente vengono coinvolte 46 aziende nella rilevazione, che tiene conto dei dati di produzione, importazione, esportazione e mercato Italia per quanto riguarda i prodotti della climatizzazione; di norma Assoclima e Anima si occupano anche dell’elaborazione di un’indagine statistica trimestrale.
Le due istituzioni hanno recentemente pubblicato quella relativa all’anno 2020, effettuata su un panel composto da 40 campioni e che si riferisce solamente al mercato Italia (quindi a produzione ed esportazione).
Mentre nel 2019 per il settore della climatizzazione si era registrato un segno nel complesso positivo, occorre tenere in considerazione che il 2020 è stato un anno particolare, poiché la pandemia in corso ha inciso fortemente sui mercati italiani. I dati raccolti che riportiamo nel testo dimostrano infatti che in questo settore coesistono situazioni di crescita e decrescita, e che i valori cambiano in base ai prodotti presi in considerazione.
Il mercato delle macchine ad espansione diretta ha subito un calo significativo di seguito schematizzato:
• -11,8% a volume e -12,1% a valore per i condizionatori monoblocco;
• -1,7% a volume e -7% a valore per i sistemi monosplit;
• -3,9% a volume e -5,5% a valore per i sistemi multisplit;
• -11,5% a volume e -17% a valore per i sistemi miniVRF e VRF.
Anche l’andamento per i condizionatori packaged e rooftop registra un decremento, pari a -35,3% a volume e -26,2% a valore.
Si registra invece un incremento per i condizionatori trasferibili, con +22,8% a volume e +31,9% a valore, così come per il mercato delle pompe di calore idroniche, che vede un segno positivo sia a volume(+11,9%) che a valore (+2,8%), con le migliori performance registrate in due fasce di potenza: fino a 17 kW e più di 500 kW.
Segnalato un calo nelle unità per solo raffreddamento (-20,4% a volume e -14,3% a valore), un dato che porta il settore delle apparecchiature idroniche condensate ad aria (raffreddamento + riscaldamento) a chiudere l’anno con un +8,8% a volume e un -1% a valore.
Anche per i gruppi refrigeratori di liquido con condensazione ad acqua, nonostante il valore positivo per le apparecchiature a pompa di calore nelle fasce di potenza sopracitate, il dato complessivo (raffreddamento + riscaldamento) risulta negativo sia a volume (-8,4%) che a valore( -25,6%).
I dati raccolti evidenziano inoltre che il mercato Italia è in crescita nelle centrali di trattamento aria (+20,6% a volume e +9,8% a valore), mentre segnalano una situazione di decremento per tutte le tipologie di ventilconvettori. Per queste unità terminali l’anno 2020 si è chiuso complessivamente con una decrescita sia del volume che del valore, rispettivamente del 15,2% e del 13% .
Sulla base dei dati raccolti, possiamo concludere affermando che l’indagine statistica trimestrale di Assoclima e Anima per l’anno 2020 evidenzia che il settore della climatizzazione, nonostante la difficile situazione in corso, è riuscito nel complesso a contenere le perdite per quanto riguarda il mercato Italia.
L’indagine è curata dall’Ufficio Studi Anima, l’organizzazione industriale di categoria che rappresenta le aziende del settore della meccanica e affini all’interno di Confindustria.
Generalmente vengono coinvolte 46 aziende nella rilevazione, che tiene conto dei dati di produzione, importazione, esportazione e mercato Italia per quanto riguarda i prodotti della climatizzazione; di norma Assoclima e Anima si occupano anche dell’elaborazione di un’indagine statistica trimestrale.
Le due istituzioni hanno recentemente pubblicato quella relativa all’anno 2020, effettuata su un panel composto da 40 campioni e che si riferisce solamente al mercato Italia (quindi a produzione ed esportazione).
Mentre nel 2019 per il settore della climatizzazione si era registrato un segno nel complesso positivo, occorre tenere in considerazione che il 2020 è stato un anno particolare, poiché la pandemia in corso ha inciso fortemente sui mercati italiani. I dati raccolti che riportiamo nel testo dimostrano infatti che in questo settore coesistono situazioni di crescita e decrescita, e che i valori cambiano in base ai prodotti presi in considerazione.
Il mercato delle macchine ad espansione diretta ha subito un calo significativo di seguito schematizzato:
• -11,8% a volume e -12,1% a valore per i condizionatori monoblocco;
• -1,7% a volume e -7% a valore per i sistemi monosplit;
• -3,9% a volume e -5,5% a valore per i sistemi multisplit;
• -11,5% a volume e -17% a valore per i sistemi miniVRF e VRF.
Anche l’andamento per i condizionatori packaged e rooftop registra un decremento, pari a -35,3% a volume e -26,2% a valore.
Si registra invece un incremento per i condizionatori trasferibili, con +22,8% a volume e +31,9% a valore, così come per il mercato delle pompe di calore idroniche, che vede un segno positivo sia a volume(+11,9%) che a valore (+2,8%), con le migliori performance registrate in due fasce di potenza: fino a 17 kW e più di 500 kW.
Segnalato un calo nelle unità per solo raffreddamento (-20,4% a volume e -14,3% a valore), un dato che porta il settore delle apparecchiature idroniche condensate ad aria (raffreddamento + riscaldamento) a chiudere l’anno con un +8,8% a volume e un -1% a valore.
Anche per i gruppi refrigeratori di liquido con condensazione ad acqua, nonostante il valore positivo per le apparecchiature a pompa di calore nelle fasce di potenza sopracitate, il dato complessivo (raffreddamento + riscaldamento) risulta negativo sia a volume (-8,4%) che a valore( -25,6%).
I dati raccolti evidenziano inoltre che il mercato Italia è in crescita nelle centrali di trattamento aria (+20,6% a volume e +9,8% a valore), mentre segnalano una situazione di decremento per tutte le tipologie di ventilconvettori. Per queste unità terminali l’anno 2020 si è chiuso complessivamente con una decrescita sia del volume che del valore, rispettivamente del 15,2% e del 13% .
Sulla base dei dati raccolti, possiamo concludere affermando che l’indagine statistica trimestrale di Assoclima e Anima per l’anno 2020 evidenzia che il settore della climatizzazione, nonostante la difficile situazione in corso, è riuscito nel complesso a contenere le perdite per quanto riguarda il mercato Italia.