Focus Innovazioni

01.02.2016
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Riqualificazione edilizia e rigenerazione urbana saranno il futuro dell’edilizia in Italia. Il Rapporto OISE

Riqualificazione edilizia e rigenerazione urbana. Un potenziale da 800mila posti di lavoro, il IV Rapporto dell’Osservatorio congiunto su Innovazione e Sostenibilità nel Settore Edilizio (OISE).
Riqualificazione edilizia e sostenibilità le parole chiave per il futuro dell’edilizia, che dopo otto anni di dura crisi si prepara a rialzarsi anche e soprattutto grazie alla rigenerazione urbana.

Questo e molto altro è stato riportato all’interno del IV Rapporto dell’Osservatorio congiunto su Innovazione e Sostenibilità nel Settore Edilizio (OISE), presentato da Feneal Filca Fillea e Legambiente, che evidenzia come i vantaggi in termini di cantieri aperti e opportunità lavorative siano davvero sorprendenti.

Il Rapporto OISE, giunto alla sua quarta edizione, ha l’obiettivo di fornire informazioni aggiornate relativamente all’innovazione e alla formazione professionale in edilizia, alla scelta dei materiali, delle tecnologie e alle normative, in modo da supportare la crescita nel settore edilizio.

La sfida per il presente consiste, dunque, nel tornare a creare posti di lavoro grazie all’apertura di cantieri di messa in sicurezza del territorio e grazie alla spinta alla riqualificazione edilizia in tutto il nostro Paese, auspicando in un miglioramento degli incentivi da parte del Governo.

Vediamo alcuni dati legati al settore dell’edilizia e, in particolar modo, alla riqualificazione del patrimonio esistente.

9 milioni di interventi di recupero edilizio, grazie alle detrazioni fiscali, dal 1998 a oggi, e circa 2,5 milioni di interventi di efficientamento energetico dal 1997. Un settore dalle enormi potenzialità, quello della riqualificazione e della manutenzione del patrimonio edilizio, che oggi rappresenta circa il 70% del mercato complessivo, e che dovrebbe portare, secondo quanto rilevato dal Rapporto, al recupero degli 800mila posti di lavoro persi.

Uscire dalla crisi del settore edilizio è possibile, come riportato nell’ultima indagine CRESME e secondo quanto riportato nel Rapporto, ma è necessario porre le città e la rigenerazione energetica e statica del patrimonio esistente al centro delle politiche, in modo da tornare a creare lavoro e puntare in modo importante sulla rigenerazione urbana.

Tre, dunque, i punti chiave messi in luce dal Rapporto per cambiare il futuro edilizio:
  1. Superare gli ostacoli alla riqualificazione del patrimonio edilizio, semplificando gli interventi; dando certezze agli investimenti; rendendo strutturali le detrazioni fiscali legandole alla classe energetica degli edifici; premiando il miglioramento delle prestazioni; introducendo controlli e sanzioni;
  2. Riqualificare i condomini, semplificando gli interventi e introducendo incentivi specifici, vista la grande assenza di questo settore, fino ad ora;
  3. Dare vita a un progetto industriale per il settore delle costruzioni, in modo da avviare cantieri di riqualificazione sulla base di soluzioni standardizzate e replicabili, che consentano di ridurre sia i costi, che le tempistiche.



Il rapporto diffuso da Legambiente e dai sindacati è disponibile, gratuitamente, in allegato a questo focus.