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Certificazione ARIA PULITA: 2000 prodotti certificati in pochi mesi
La Certificazione ARIA PULITA procede: 2000 prodotti certificati, anche se c'è ancora da lavorare. A partire dall'autunno la certificazione guiderà le scelte dei consumatori grazie alle stelle attribuite ai prodotti.

La Certificazione ARIA PULITA, presentata lo scorso Novembre 2016, ha raggiunto quota 2000 prodotti per il riscaldamento domestico certificati in pochi mesi.
A partire dal prossimo autunno la certificazione promossa da AIEL, Associazione Italiana Energie Agroforestali, guiderà con le sue stelle le scelte dei consumatori che potranno acquistare stufe, inserti e caldaie a legna e pellet sulla base della qualità delle loro prestazione ambientali. Come riportato in un nostro focus, infatti, gli apparecchi di riscaldamento domestico inferiori a 35 kW alimentati a legna o pellet verranno valutati con una scala da 2 a 4 stelle sulla base delle loro prestazione e del loro rendimento.
Il 60% dei prodotti certificati ARIA PULITA attualmente ha ottenuto 4 stelle, che garantiscono emissioni di polveri sottili ridotte del 70% rispetto ai modelli più vecchi.
Il parco generatori alimentati a combustibili legnosi, però, è obsoleto: si pensi che ad oggi, nel nostro Paese, ci sono circa 11 milioni di stufe, inserti camino e caldaie domestici alimentati a legna e pellet, di cui il 40% installato prima del 2000. Questo a discapito della qualità dell’aria: più vecchia è la tecnologia del generatore, maggior sono le emissioni di polveri.
La risposta a questa importante problematica è il turn over tecnologico. L’ideale sarebbe infatti, secondo quanto affermato da Annalisa Paniz di AIEL, rottamare 4-5 milioni di generatori a legna nei prossimi 10 anni, in modo da generare benefici ambientali grazie alla riduzione dei consumi e delle emissioni. I benefici sarebbero tangibili però anche dal punto di vista dell’occupazione se pensiamo a figure come progettisti, installatori, manutentori, costruttori e produttori di biocombustibili.
Per favorire il turn over tecnologico ricordiamo il Conto Termico, incentivo statale a supporto degli interventi di efficientamento energetico e della produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Ad oggi solo il 4% delle risorse economiche a disposizione sono state sfruttate a causa della scarsa conoscenza di questo importante strumento, che si presenta però come un ottimo alleato per il diffondersi e il radicarsi della Certificazione ARIA PULITA.
A partire dal prossimo autunno la certificazione promossa da AIEL, Associazione Italiana Energie Agroforestali, guiderà con le sue stelle le scelte dei consumatori che potranno acquistare stufe, inserti e caldaie a legna e pellet sulla base della qualità delle loro prestazione ambientali. Come riportato in un nostro focus, infatti, gli apparecchi di riscaldamento domestico inferiori a 35 kW alimentati a legna o pellet verranno valutati con una scala da 2 a 4 stelle sulla base delle loro prestazione e del loro rendimento.
Il 60% dei prodotti certificati ARIA PULITA attualmente ha ottenuto 4 stelle, che garantiscono emissioni di polveri sottili ridotte del 70% rispetto ai modelli più vecchi.
Il parco generatori alimentati a combustibili legnosi, però, è obsoleto: si pensi che ad oggi, nel nostro Paese, ci sono circa 11 milioni di stufe, inserti camino e caldaie domestici alimentati a legna e pellet, di cui il 40% installato prima del 2000. Questo a discapito della qualità dell’aria: più vecchia è la tecnologia del generatore, maggior sono le emissioni di polveri.
La risposta a questa importante problematica è il turn over tecnologico. L’ideale sarebbe infatti, secondo quanto affermato da Annalisa Paniz di AIEL, rottamare 4-5 milioni di generatori a legna nei prossimi 10 anni, in modo da generare benefici ambientali grazie alla riduzione dei consumi e delle emissioni. I benefici sarebbero tangibili però anche dal punto di vista dell’occupazione se pensiamo a figure come progettisti, installatori, manutentori, costruttori e produttori di biocombustibili.
Per favorire il turn over tecnologico ricordiamo il Conto Termico, incentivo statale a supporto degli interventi di efficientamento energetico e della produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Ad oggi solo il 4% delle risorse economiche a disposizione sono state sfruttate a causa della scarsa conoscenza di questo importante strumento, che si presenta però come un ottimo alleato per il diffondersi e il radicarsi della Certificazione ARIA PULITA.