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Energia: in Sicilia un investimento di 37 milioni per la riduzione dei consumi delle imprese
Le PMI e le imprese siciliane potranno chiedere finanziamenti per interventi che ridurranno i consumi di energia almeno del 20%

La Regione Sicilia ha pubblicato un avviso riguardante un bando che finanzierà con 37 milioni di euro numerosi interventi per la riduzione del consumo di energia nel territorio da parte di PMI e grandi imprese.
Si torna a parlare di Sicilia e di rinnovabili dopo le ultime vicende che hanno coinvolto la decisione del Presidente della Regione Musumeci di imporre uno stop alla realizzazione di nuovi impianti di generazione di energia da rinnovabili in attesa di un documento programmatico regionale. L’8 agosto il dipartimento regionale dell’energia siciliano ha pubblicato l’avviso di preinformazione (disponibile alla fine del testo), con cui si esplicano finalità e obiettivi, destinatari, finanziamenti e procedure per l’Azione 4.2.1 del Programma Operativo FESR Sicilia 2014-2020.
Questa azione, che ricade sotto l’Asse prioritario 4 per l’Energia Sostenibile e la Qualità della Vita, stabilisce degli incentivi che hanno lo scopo di ridurre i consumi energetici e le emissioni dei gas climalteranti prodotte dalle imprese e dalle aree produttive, incentivare l’installazione di impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile per l’autoconsumo e in particolare alle tecnologie ad alta efficienza.
Questo avviso prevede una dotazione finanziaria complessiva di 37 milioni di euro: il 75% dei quali destinati alle micro, piccole e medie imprese (25,750 milioni €) e il restante 25% destinato alle grandi imprese (9,250 milioni €).
Il presidente della Regione Nello Musumeci ha annunciato che «Tali interventi permetteranno alle nostre aziende di ammodernare i propri cicli produttivi, mettendosi al passo con i tempi e riducendo così il gap energetico che le separa da altre realtà presenti sul territorio nazionale. In questo momento di grande difficoltà economica, attivare queste risorse assume un’importanza strategica non solo per le nostre imprese, ma anche e soprattutto per la tutela dell’ambiente».
Questa bando andrà ad agevolare tre tipologie di azioni:
Nella prima categoria ricadono gli interventi di installazione di inverter su motori elettrici e su compressori, di impianti di generazione combinata di energia elettrica/calore/freddo, di unità di micro-cogenerazione ad alto rendimento, di sostituzione di caldaie tecnologicamente obsolete, e molti altri interventi tra i cui quelli che permettono di ridurre i consumi complessivi delle imprese beneficiano dei finanziamenti.
Nella seconda categoria rientrano gli interventi di installazione di impianti da rinnovabili nel terreno della sede produttiva che producano energia destinata all’autoconsumo e con una potenza nominale non superiore a 1 MW.
L’ultima tipologia di azioni incentivabili riguarda sostanzialmente il finanziamento delle spese di produzione del documento di diagnosi energetica per le PMI.
Le domande di partecipazione dovranno avere prevedere un progetto ben definito e dettagliato che comporti un risparmio maggiore o uguale al 20% del fabbisogno energetico annuo. Il costo degli interventi per tutti non potrà essere inferiore a 50.000 € mentre il totale ammissibile ha un tetto di 3 milioni di € per le PMI non energivore e di 5 milioni di € per le PMI energivore e le grandi imprese.
L'assessore all'Energia, Alberto Pierobon ha affermato che "rispetto al passato questo governo ha scelto una politica energetica che privilegi strategicamente le piccole e medie imprese. Un percorso più impegnativo, ne siamo consapevoli, che però abbiamo deciso di seguire ugualmente perché le tantissime micro aziende siciliane hanno bisogno di essere più sostenute per essere competitive".
Per la partecipazione a questa azione per l’energia le imprese dovranno presentare le proprie domande attraverso il portale regionale delle agevolazioni tra il 75mo e il 90mo giorno della pubblicazione del bando nella Gazzetta Ufficiale.
Si torna a parlare di Sicilia e di rinnovabili dopo le ultime vicende che hanno coinvolto la decisione del Presidente della Regione Musumeci di imporre uno stop alla realizzazione di nuovi impianti di generazione di energia da rinnovabili in attesa di un documento programmatico regionale. L’8 agosto il dipartimento regionale dell’energia siciliano ha pubblicato l’avviso di preinformazione (disponibile alla fine del testo), con cui si esplicano finalità e obiettivi, destinatari, finanziamenti e procedure per l’Azione 4.2.1 del Programma Operativo FESR Sicilia 2014-2020.
Questa azione, che ricade sotto l’Asse prioritario 4 per l’Energia Sostenibile e la Qualità della Vita, stabilisce degli incentivi che hanno lo scopo di ridurre i consumi energetici e le emissioni dei gas climalteranti prodotte dalle imprese e dalle aree produttive, incentivare l’installazione di impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile per l’autoconsumo e in particolare alle tecnologie ad alta efficienza.
Questo avviso prevede una dotazione finanziaria complessiva di 37 milioni di euro: il 75% dei quali destinati alle micro, piccole e medie imprese (25,750 milioni €) e il restante 25% destinato alle grandi imprese (9,250 milioni €).
Il presidente della Regione Nello Musumeci ha annunciato che «Tali interventi permetteranno alle nostre aziende di ammodernare i propri cicli produttivi, mettendosi al passo con i tempi e riducendo così il gap energetico che le separa da altre realtà presenti sul territorio nazionale. In questo momento di grande difficoltà economica, attivare queste risorse assume un’importanza strategica non solo per le nostre imprese, ma anche e soprattutto per la tutela dell’ambiente».
Questa bando andrà ad agevolare tre tipologie di azioni:
- investimenti a favore di misure di efficienza energetica;
- investimenti per la produzione di energia da fonti rinnovabili esclusivamente per l’autoconsumo;
- diagnosi energetica e spese tecniche.
Nella prima categoria ricadono gli interventi di installazione di inverter su motori elettrici e su compressori, di impianti di generazione combinata di energia elettrica/calore/freddo, di unità di micro-cogenerazione ad alto rendimento, di sostituzione di caldaie tecnologicamente obsolete, e molti altri interventi tra i cui quelli che permettono di ridurre i consumi complessivi delle imprese beneficiano dei finanziamenti.
Nella seconda categoria rientrano gli interventi di installazione di impianti da rinnovabili nel terreno della sede produttiva che producano energia destinata all’autoconsumo e con una potenza nominale non superiore a 1 MW.
L’ultima tipologia di azioni incentivabili riguarda sostanzialmente il finanziamento delle spese di produzione del documento di diagnosi energetica per le PMI.
Le domande di partecipazione dovranno avere prevedere un progetto ben definito e dettagliato che comporti un risparmio maggiore o uguale al 20% del fabbisogno energetico annuo. Il costo degli interventi per tutti non potrà essere inferiore a 50.000 € mentre il totale ammissibile ha un tetto di 3 milioni di € per le PMI non energivore e di 5 milioni di € per le PMI energivore e le grandi imprese.
L'assessore all'Energia, Alberto Pierobon ha affermato che "rispetto al passato questo governo ha scelto una politica energetica che privilegi strategicamente le piccole e medie imprese. Un percorso più impegnativo, ne siamo consapevoli, che però abbiamo deciso di seguire ugualmente perché le tantissime micro aziende siciliane hanno bisogno di essere più sostenute per essere competitive".
Per la partecipazione a questa azione per l’energia le imprese dovranno presentare le proprie domande attraverso il portale regionale delle agevolazioni tra il 75mo e il 90mo giorno della pubblicazione del bando nella Gazzetta Ufficiale.