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11.11.2024

Efficienza Energetica: un anno dopo la COP28, i progressi globali sono ancora insufficienti per centrare gli obiettivi del 2030

A distanza di un anno dal cruciale impegno assunto durante la COP28 per raddoppiare il tasso di miglioramento dell’efficienza energetica entro il 2030, l’ultima analisi dell’Agenzia Internazionale dell’Energia mostra che i progressi globali sono ancora insufficienti per centrare questo ambizioso obiettivo.

A distanza di un anno dal cruciale impegno assunto durante la COP28 per raddoppiare il tasso di miglioramento dell’efficienza energetica entro il 2030, l’ultima analisi dell’Agenzia Internazionale dell’Energia mostra che i progressi globali sono ancora insufficienti per centrare questo ambizioso obiettivo.

La strada verso un raddoppio dell’efficienza energetica appare tutt’altro che agevole, richiedendo sforzi più decisi e una collaborazione internazionale ancora più stretta. Per affrontare le sfide energetiche che il mondo si trova a fronteggiare e avvicinarsi alle mete fissate, secondo l’IEA, sono necessari interventi immediati e un’accelerazione delle iniziative già esistenti.

Efficienza energetica globale: raggiungere il doppio di energie rinnovabili entro il 2030

Nel suo rapporto annuale, Energy Efficiency 2024, l’IEA esamina lo stato dell’efficienza energetica nel mondo e rivela che l’intensità energetica primaria globale – una metrica importante che misura il consumo energetico rispetto alla produzione economica – crescerà di circa l’1% nel 2024.

Questo dato rispecchia il tasso di miglioramento registrato nel 2023, ma rappresenta solo la metà del progresso medio che si era verificato tra il 2010 e il 2019. Alla COP28 di Dubai, quasi 200 Paesi avevano concordato di accelerare i miglioramenti per portare il tasso di avanzamento dell’efficienza energetica dal 2% del 2022 al 4% entro il 2030.

Un traguardo ambizioso, ma che richiede un salto qualitativo e quantitativo negli interventi, dalle politiche pubbliche alle innovazioni tecnologiche, e un impegno comune da parte di tutti i principali attori globali.

Migliorare l’efficienza energetica è cruciale per ottenere di più con la stessa quantità di energia, un principio che trova applicazione in molti settori: dalle tecnologie domestiche ai processi industriali. Un incremento dell’efficienza non solo rappresenta un vantaggio economico, ma porta anche con sé benefici ambientali e sociali.

Potenziare l’efficienza significa creare nuove opportunità di lavoro, migliorare la qualità della vita nelle città grazie a un’aria più pulita e ridurre l’impatto ambientale complessivo. L’efficienza energetica, quindi, è una componente strategica per le transizioni verso un futuro energetico pulito, poiché contribuisce a rafforzare la sicurezza energetica, ridurre i costi per i consumatori e abbattere le emissioni di gas serra, in particolare CO2, responsabile del cambiamento climatico.

Gli sforzi globali per l’efficienza energetica: politiche e innovazioni tecnologiche in crescita

 Il rapporto dell’IEA evidenzia anche gli sforzi dei governi in tutto il mondo per raggiungere questi obiettivi. Ad oggi, oltre il 70% della domanda energetica globale è coperto da politiche nuove o aggiornate che mirano a incrementare l’efficienza. 

In Europa, ad esempio, l’UE ha rivisitato il proprio quadro normativo con l’obiettivo di garantire un patrimonio edilizio a emissioni zero entro il 2050. La Cina ha introdotto standard più rigidi per gli elettrodomestici e ha ricalibrato i suoi obiettivi nazionali di efficienza, puntando a ridurre significativamente i consumi energetici domestici e industriali.

Negli Stati Uniti, sono stati adottati requisiti più severi per i veicoli pesanti, che mirano a ridurre il consumo di carburante, mentre il Kenya ha introdotto un codice edilizio obbligatorio per migliorare l’efficienza degli edifici di nuova costruzione.

Tuttavia, per raggiungere gli obiettivi globali è fondamentale che nuove politiche siano implementate con maggiore rapidità e che quelle già esistenti vengano ulteriormente rafforzate.

In ogni caso, il nuovo rapporto segnala dati incoraggianti: in particolare, nelle principali economie emergenti si stanno diffondendo tecnologie come pompe di calore e veicoli elettrici, che consumano meno energia rispetto alle alternative tradizionali e contribuiscono a ridurre l’impronta ecologica.

Queste innovazioni stanno gradualmente diventando più accessibili a livello globale, e rappresentano un progresso significativo verso una maggiore efficienza.

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