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Efficientamento energetico delle PMI: il Veneto stanzia 12 milioni di euro
Per aderire al bando per l'efficientamento energetico delle PMI, le imprese venete possono presentare le domande dal 15 Giugno al 31 Luglio 2017. Le domande per progetti con spese inferiori a 100mila euro non verranno prese in considerazione.
Anche la Regione Veneto ha pubblicato un bando che finanzia l’efficientamento energetico delle Piccole e Medie Imprese.
È di questi giorni, infatti, l’approvazione da parte della Giunta Regionale di un bando da 12 milioni di euro, a valere sui fondi POR FESR 2014-2020, che punta alla promozione di misure di contenimento della spesa energetica e dell’inquinamento nelle PMI, valorizzando allo stesso tempo le risorse presenti e puntando all’utilizzo delle fonti rinnovabili.
Le aziende che intendono aderire devono obbligatoriamente fare una diagnosi energetica dell’edificio pre-intervento.
“Con questo nuovo bando si conferma l’attenzione della Regione Veneto per le piccole e medie imprese – ha commentato Roberto Marcato, assessore regionale allo sviluppo economico - stimolando gli investimenti in ricerca e innovazione e ponendo attenzione alla sostenibilità ambientale”.
Con il Piano Energetico Regionale del Veneto, cui appartiene questo bando, la Regione punta alla quota del 10,3% delle fonti rinnovabili (sui consumi lordi di energia) entro il 2020, riducendo nel contempo la domanda di energia del 20% (rispetto ai dati del 2005).
I contributi elargiti variano da un minimo di 30mila euro (spesa pari a 100mila euro) fino a un massimo di 150mila euro (spesa sostenuta pari o superiore a 500mila euro). Non verranno prese in carico le domande con progetti aventi spese inferiori a 100mila euro.
“Riteniamo che un bando così costruito non sarebbe in grado di finanziare la maggior parte delle imprese venete vanificando gli obiettivi stessi del POR e facendo perdere una buona occasione per rendere più efficiente la gestione complessiva dell’approvvigionamento energetico delle imprese – ha accusato Borin - con l’adozione di strumenti per favorire il risparmio e l’installazione di impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile per l’autoconsumo ad alta efficienza”.
È di questi giorni, infatti, l’approvazione da parte della Giunta Regionale di un bando da 12 milioni di euro, a valere sui fondi POR FESR 2014-2020, che punta alla promozione di misure di contenimento della spesa energetica e dell’inquinamento nelle PMI, valorizzando allo stesso tempo le risorse presenti e puntando all’utilizzo delle fonti rinnovabili.
Le aziende che intendono aderire devono obbligatoriamente fare una diagnosi energetica dell’edificio pre-intervento.
“Con questo nuovo bando si conferma l’attenzione della Regione Veneto per le piccole e medie imprese – ha commentato Roberto Marcato, assessore regionale allo sviluppo economico - stimolando gli investimenti in ricerca e innovazione e ponendo attenzione alla sostenibilità ambientale”.
Con il Piano Energetico Regionale del Veneto, cui appartiene questo bando, la Regione punta alla quota del 10,3% delle fonti rinnovabili (sui consumi lordi di energia) entro il 2020, riducendo nel contempo la domanda di energia del 20% (rispetto ai dati del 2005).
I dettagli del bando
Possono aderire al bando le PMI del territorio veneto che operano nel commercio, industria, artigianato e turismo: le domande si possono presentare dal 15 Giugno al 31 Luglio 2017; i lavori di efficientamento energetico andranno conclusi entro il 16 Luglio 2018 e tutte le spese sostenute andranno comunicate obbligatoriamente entro il 31 Luglio.I contributi elargiti variano da un minimo di 30mila euro (spesa pari a 100mila euro) fino a un massimo di 150mila euro (spesa sostenuta pari o superiore a 500mila euro). Non verranno prese in carico le domande con progetti aventi spese inferiori a 100mila euro.
La critica di CNA Veneto
“La Regione chiuderà la porta in faccia a nove imprese venete su dieci nell’assegnazione dei contributi per l’efficientamento energetico e la riduzione delle emissioni, e noi ne siamo fortemente preoccupati”. Sono le parole del segretario di CNA Veneto Mario Borin. La polemica riguarda l’importo del bando approvato dalla Giunta: secondo CNA, le PMI del territorio difficilmente potranno sborsare somme così ingenti per interventi di efficientamento energetico (tra i 100mila e i 500mila euro), in tempi così stretti tra l’altro, visto che manca molto poco alla scadenza per presentare i progetti e le aziende ammesse avrebbero comunque pochissimo tempo per realizzarli.“Riteniamo che un bando così costruito non sarebbe in grado di finanziare la maggior parte delle imprese venete vanificando gli obiettivi stessi del POR e facendo perdere una buona occasione per rendere più efficiente la gestione complessiva dell’approvvigionamento energetico delle imprese – ha accusato Borin - con l’adozione di strumenti per favorire il risparmio e l’installazione di impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile per l’autoconsumo ad alta efficienza”.
