Focus Enti e Associazioni

14.02.2013
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Edilizia, la Giornata della Collera invade Piazza Affari

Ieri in piazza Affari a Milano la manifestazione di protesta organizzata da più di venti associazioni del settore edilizia.
Si è svolta ieri a Piazza Affari la Giornata della collera, manifestazione voluta da venti associazioni delle costruzioni edili per denunciare la profonda crisi del settore e per chiedere lo stop alla recessione di un settore importante per l’economia del Paese.
 
La scenografica protesta ha “invaso” l’intera piazza con diecimila caschetti gialli, a testimonianza dei posti di lavoro persi nella sola Lombardia nel corso del 2012: i numeri nazionali parlano invece di 40mila imprese costrette a chiudere dal 2008 ad oggi e di 360mila persone rimaste senza lavoro a causa della crisi.
Dal 2008 ad oggi si è registrato il 26% di perdita produttiva, quantificabile in 23 miliardi di euro in meno, spingendo il settore edile ai livelli produttivi del dopoguerra.
Le previsioni per il 2013 non sono confortanti visto che gli investimenti in edilizia, già in flessione del 7,6% nel 2012, a fine anno toccheranno il calo record del 30% in appena sei anni. A risentirne dal 2008 ad oggi è stato tutto il settore, dall’edilizia residenziale (crollate della metà le nuove costruzioni) alla non residenziale privata (-31,6%) fino ai cantieri pubblici (oltre il -40%).
 
La Giornata della Collera ha portato alla definizione di un Manifesto, rivolto a tutta la classe politica, con le azioni da intraprendere per evitare il tracollo del settore.
Tra le misure da adottare richieste dalle venti associazioni firmatarie spicca la valorizzazione della qualità italiana del prodotto edilizio, lo snellimento della burocrazia per liberare le risorse economiche disponibili, la ridefinizione delle politiche fiscali per incentivare gli investimenti privati sugli immobili, una maggiore certezza e garanzia sui tempi di pagamento oltre ovviamente all'accesso al credito presso le banche.
 
In allegato il Manifesto della Giornata della Collera.