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Ecobonus condomini: ok cessione delle detrazioni alle banche ma solo per i no tax area
Ecobonus condomini: approvato all'unanimità dalla Commissione Bilancio l'emendamento che permette di cedere le detrazioni.
I condomini con meno di 8mila euro annui di reddito, che si trovano dunque nella no tax area, potranno cedere le proprie detrazioni anche a banche e intermediari finanziari.
La Commissione Bilancio ha infatti approvato all’unanimità l’emendamento che consente di estendere la possibilità di cedere le detrazioni rispetto a quanto prevedeva già la Legge di Bilancio 2017: la possibilità riguarda tutti gli interventi di riqualificazione energetica eseguiti sulle parti comuni condominiali, mentre restano esclusi gli interventi di riduzione del rischio sismico. Questa facoltà si aggiunge così alla cessione destinata ai beneficiari dell’ecobonus-condomini, che però non può essere rivolta ai soggetti finanziari.
La novità appena approvata trova il plauso degli addetti ai lavori e di Rete IRENE, Rete di Imprese per la Riqualificazione ENergetica degli Edifici, che si era da subito attivata con una vasta campagna di sensibilizzazione per modificare l’emendamento originario il quale avrebbe peggiorato la possibilità di usufruire degli incentivi da parte della maggioranza dei condomini, finendo per ostacolare l’approvazione di molti lavori condominiali.
In origine, infatti, l’emendamento proponeva di abrogare la garanzia di poter usufruire delle detrazioni a prescindere dalla condizione fiscale dei condomini, grazie alla cessione ad altri soggetti capienti (questo per gli interventi più virtuosi con ecobonus 70-75% o sismabonus 75-85%).
“Sotto il profilo finanziario - ha commentato l’onorevole Misiani, fautore delle modifiche all’emendamento -, non c’è alcuna differenza tra l’utilizzo del bonus come detrazione in dichiarazione dei redditi ovvero mediante la cessione del credito”.
“Il sistema presenta ancora margini di miglioramento che noi continueremo a promuovere e che potrebbero ancora essere adottati, soprattutto per indirizzare le scelte dei condòmini verso i modelli di riqualificazione più integrati e profondi - ha aggiunto Virginio Trivella, coordinatore del Comitato tecnico scientifico di Rete IRENE, riferendosi al fatto che nel nuovo emendamento si suddividono i condomini in due diverse categorie ogni una con regole e soluzioni diverse - Abbiamo presentato una serie articolata di suggerimenti, ma si deve riconoscere che la modifica approvata oggi rappresenta una novità importante: l’incrinazione del tabù della cessione alle banche, sia pure in misura limitata ai soli beneficiari appartenenti alla no tax area e per un limitato tipo di interventi, che però sono quelli che i condomini fanno più fatica a deliberare”.
La Commissione Bilancio ha infatti approvato all’unanimità l’emendamento che consente di estendere la possibilità di cedere le detrazioni rispetto a quanto prevedeva già la Legge di Bilancio 2017: la possibilità riguarda tutti gli interventi di riqualificazione energetica eseguiti sulle parti comuni condominiali, mentre restano esclusi gli interventi di riduzione del rischio sismico. Questa facoltà si aggiunge così alla cessione destinata ai beneficiari dell’ecobonus-condomini, che però non può essere rivolta ai soggetti finanziari.
La novità appena approvata trova il plauso degli addetti ai lavori e di Rete IRENE, Rete di Imprese per la Riqualificazione ENergetica degli Edifici, che si era da subito attivata con una vasta campagna di sensibilizzazione per modificare l’emendamento originario il quale avrebbe peggiorato la possibilità di usufruire degli incentivi da parte della maggioranza dei condomini, finendo per ostacolare l’approvazione di molti lavori condominiali.
In origine, infatti, l’emendamento proponeva di abrogare la garanzia di poter usufruire delle detrazioni a prescindere dalla condizione fiscale dei condomini, grazie alla cessione ad altri soggetti capienti (questo per gli interventi più virtuosi con ecobonus 70-75% o sismabonus 75-85%).
“Sotto il profilo finanziario - ha commentato l’onorevole Misiani, fautore delle modifiche all’emendamento -, non c’è alcuna differenza tra l’utilizzo del bonus come detrazione in dichiarazione dei redditi ovvero mediante la cessione del credito”.
“Il sistema presenta ancora margini di miglioramento che noi continueremo a promuovere e che potrebbero ancora essere adottati, soprattutto per indirizzare le scelte dei condòmini verso i modelli di riqualificazione più integrati e profondi - ha aggiunto Virginio Trivella, coordinatore del Comitato tecnico scientifico di Rete IRENE, riferendosi al fatto che nel nuovo emendamento si suddividono i condomini in due diverse categorie ogni una con regole e soluzioni diverse - Abbiamo presentato una serie articolata di suggerimenti, ma si deve riconoscere che la modifica approvata oggi rappresenta una novità importante: l’incrinazione del tabù della cessione alle banche, sia pure in misura limitata ai soli beneficiari appartenenti alla no tax area e per un limitato tipo di interventi, che però sono quelli che i condomini fanno più fatica a deliberare”.
