Focus Incentivi

14.04.2016
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Ecobonus 65%: il Senato richiede al Governo la stabilizzazione fino al 2019

Il Senato richiede al Governo la proroga dell'ecobonus 65% per il triennio 2017-2019. Sono state diverse le mozioni prese in esame nella seduta dello scorso Martedì.
Con la seduta di Martedì 12 Aprile, il Senato richiede ufficialmente al Governo di stabilizzare l’ecobonus 65% per il triennio 2017-2019, prorogando l’incentivo oltre il 31 Dicembre 2016.

Visti infatti i numerosi benefici apportati da questa forma di incentivazione, i diversi senatori che hanno preso parte alla seduta hanno richiesto a gran voce l’approvazione di questo provvedimento: nonostante più di qualcuno avesse richiesto la stabilizzazione permanente dell’ecobonus 65%, il risultato finale è stata la richiesta al Governo di stabilizzazione per tre anni.

Come ben sappiamo, infatti, la Legge di Stabilità 2016 aveva stabilito la proroga dell’ecobonus 65% e delle detrazioni fiscali 50% al 31 Dicembre 2016, data ritenuta insufficiente per i cittadini che volessero pianificare lavori importanti.

Dal momento che, negli anni, l’ecobonus 65% ha avuto effetti assolutamente positivi in ambito di riqualificazione energetica (12,5 milioni di interventi tra il 2008 e il 2015, per un totale di 207 miliardi investiti); crescita del settore dei grandi elettrodomestici (+8,3% solo nel 2015); creazione di nuovi posti di lavoro (283mila diretti e 424mila con l’indotto, nel 2015); risparmio energetico e impatto positivo sull’ambiente (tra il 2007 e il 2013 sono stati risparmiati 0,913 megatep, equivalenti ad oltre 9.900 gigawatt orari per anno di energia finale), i senatori intervenuti alla seduta ritengono fondamentale che il provvedimento venga prorogato.

Diverse le mozioni prese in esame durante la seduta di Martedì:
  • La stabilizzazione dell’ecobonus 65% a partire dal 2017;
  • La rimodulazione dei tempi di erogazione dell’incentivo (che potrebbero crescere con l’aumentare della spesa), in modo da rendere conveniente la detrazione fiscale anche per microinterventi;
  • La ricognizione di tutte le forme di incentivo, in modo da gestire eventuali sovrapposizioni delle tipologie di intervento;
  • L’individuazione di tipologie di intervento standard per il contenimento delle emissioni e il risparmio energetico;
  • L’inclusione permanente della riqualificazione energetica del patrimonio di edilizia pubblica e di edifici di proprietà di Onlus tra gli interventi previsti dall’agevolazione ecobonus 65%;
  • L’estensione dell’agevolazione alla costruzione di nuovi edifici;
  • La realizzazione di sistemi di accumulo a batterie installati all’interno di edifici e abbinati a impianti per la produzione di energia elettrica alimentato da rinnovabili;
  • L’applicazione dell’aliquota IVA agevolata per i contratti di servizio energia destinati a uso domestico.

Alle diverse mozioni, a nome del Governo, ha risposto il Vice Ministro dell’economia e delle finanze Enrico Morando, affermando con sicurezza come l’Esecutivo condivida quanto presentato dai diversi Senatori.

A nome del Vice Ministro, il Governo accetta l’impegno di stabilizzare l’ecobonus 65% per un triennio, a partire dal 2017 e fino al 2019, non perennemente come la maggior parte delle mozioni richiedeva: già la stabilizzazione della misura per un triennio rappresenta un grande passo avanti.

Respinta, invece, la mozione che richiede l’accorciamento dei tempi di recupero della detrazione da dieci a cinque anni: ciò che conta, a detta del Vice Ministro Morando, è la certezza della detrazione e del tempo necessario alla sua attivazione.