La ventilazione meccanica controllata per l’IAQ con EOS6 di Aertesi
A cura dell'Ing. F. Pilotto, in collaborazione con Aertesi
Stiamo vivendo un momento di grandi cambiamenti sotto tutti i punti di vista, ma uno dei principali temi su cui si è investito negli ultimi anni è senza dubbio il risparmio energetico, reso necessario per diminuire i consumi di energia. Spesso però negli anni scorsi, quando si parlava di questo tema, si pensava solamente all’isolamento termico dell’involucro edilizio piuttosto che alla sostituzione del generatore di calore.
Per questo sono stati applicati cappotti alle pareti esterne degli edifici e serramenti con tenuta quasi ermetica che, se da un lato hanno portato ad eccellenti risultati sotto il punto di vista della trasmittanza termica, dall’altro hanno creato un altro problema: l’annullamento completo del ricambio d’aria all’interno delle abitazioni, che in passato avveniva in modo continuo tramite la presenza di spifferi e attraverso i serramenti.
Oggi però è diventato fondamentale cercare di creare edifici che siano effettivamente vivibili partendo dagli aspetti fondamentali, come la qualità dell’aria indoor.
L’importanza della qualità dell’aria all’interno degli ambienti
L’aria che si respira all’interno degli edifici è fondamentalmente l’aria esterna che contiene inquinanti conosciuti anche con il termine di “VOC” (compisti organici volatili), che si sviluppano all’interno della casa stessa in modo più o meno continuo a seconda delle circostanze. Per esempio, quando il sole irraggia una superficie verniciata, aumentando così il rilascio di sostanze chimiche in ambiente, oppure quando si cucina, poiché i grassi possono creare composti dannosi per la salute, o più semplicemente quando si fa una festa e ci sono più persone all’interno della stessa stanza, aumentando la percentuale di CO2 nell’aria e la possibilità di contagio da virus nel caso siano presenti persone infette.
Per evitare tutto ciò, l’unica alternativa è prevedere un ricambio continuo dell’aria all’interno degli ambienti: a questo serve la VMC, ossia la Ventilazione Meccanica Controllata, dove per “Controllata” si intende la capacità di mantenere buona la qualità dell’aria al variare delle condizioni d’uso dell’abitazione.
Ventilazione meccanica controllata con EOS6 di Aertesi
L’analisi effettuata prende in considerazione una delle molteplici soluzioni che esistono nel mercato della ventilazione applicata al caso pratico di un’abitazione civile (con volume 650m3).
La richiesta da parte del committente era quella di avere un sistema di ricambio aria che consentisse non solo il recupero termico ma anche il controllo diretto sull’umidità ambiente, con dei costi relativamente contenuti. La scelta è quindi ricaduta su modello EOS6 di Aertesi.
Questo tipo di macchina è definita a “5 tubi” perché consente di:
- - Immettere aria nuova negli ambienti “puliti” (es. camere, soggiorno);
- - Riprendere l’aria viziata dagli ambienti “sporchi” (es. bagni, cucina);
- - Espellere l’aria viziata recuperando il suo calore attraverso uno scambiatore a flusso incrociato;
- - Prendere l’aria dall’esterno e preriscaldarla o raffreddarla attraverso il recupero termico fatto sull’aria di espulsione;
- - Attuare un ricircolo dell’aria interna all’ambiente, che mi permette di riscaldarla, raffreddarla e deumidificarla.
Per la distribuzione dell’aria sono stati scelti dei condotti flessibili a sezione circolare di diametro 90 e 75mm. Particolare attenzione è stata posta durante la posa delle tubazioni a contatto con la platea al piano terra: qui, oltre ad aver isolato i condotti con una calza da 6 mm in polietilene espanso, al di sotto delle tubazioni, è stato posizionato un pannello isolante in XPS da 30 mm per evitare eventuali fenomeni di condensa interni ai condotti, soprattutto per quelli relativi alle riprese dell’aria viziata. (Foto 1). Per quanto riguarda l’ingombro delle tubazioni, al piano terra, dove gli spessori di isolante erano importanti, si è optato per un rinforzo della parte superiore alle zone di passaggio per evitare cedimenti della pavimentazione di finitura. (Foto 2).
Foto 1 – Passaggio tubazioni su platea con isolamento
Foto 2 – Rinforzo zone di passaggio tubazioni
La mandata è realizzata con bocchette a parete poste nelle camere e nel soggiorno attraverso cui avviene l’immissione dell’aria di rinnovo e di ricircolo.
L’estrazione dell’aria viziata avviene dai bagni e dalla cucina, dove sono presenti delle bocchette di estrazione munite di filtro per preservare la pulizia delle tubazioni di ripresa. Per quanto riguarda la cucina, l’estrazione prevede un comando “BOOST” con il quale è possibile portare al massimo la portata in estrazione della macchina (andando a creare una zona di depressione rispetto al resto dell’ambiente) e contenere la propagazione di odori in casa nelle fasi di cottura dei cibi.
La bocca di ricircolo è stata posta in una centrale al volume dell’abitazione, in modo che vi possa convergere tutto il volume trattato dalla macchina; anche in questo caso è stato inserito un filtro nella bocca di ripresa.
Per l’espulsione e la presa aria esterna sono state poste a parete due bocchette con filtro su quella in aspirazione.
All’interno della macchina si trova lo scambiatore a flusso incrociato di tipo entalpico che permette un parziale recupero dell’umidità interna all’ambiente e consente di mantenere una buona umidità dell’aria anche nel periodo invernale, dove i sistemi di riscaldamento, soprattutto quelli a pannelli radianti, tendono a seccarla. (Foto 3)
Foto 3 - recuperatore
In mandata, una batteria permette di immettere aria neutra, o di effettuare un riscaldamento / raffrescamento, piuttosto che una deumidificazione, oppure un free cooling. La gestione di questi parametri è affidata alla scheda elettronica che prevede in ambiente la sonda di temperatura, umidità e sensore di CO2, il tutto connesso attraverso una APP dedicata che permette di mantenere sempre tutto sotto controllo.
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