Dossier tecnico

14.09.2015 Questo articolo ha più di 3 anni

Prestazioni energetiche e requisiti minimi degli edifici, breve guida al nuovo Decreto 26/6/2015

(Seconda e Terza Parte)

Nell'ultimo dossier pubblicato abbiamo approfondito il primo dei tre decreti attuativi sull’efficienza energetica (quello sui requisiti minimi ed il campo di applicazione), passeremo quindi al secondo, che tratta della Relazione Tecnica di progetto, e al terzo decreto, che modifica profondamente le attuali disposizioni per il calcolo e la redazione dell’Attestato di Prestazione Energetica (APE).

Il secondo decreto: “Schemi e modalità di riferimento per la compilazione della relazione tecnica di progetto ai fini dell'applicazione delle prescrizioni e dei requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici”

Il primo dei tre decreti sui requisiti minimi introduce le tipologie di lavori:

  1. Nuove costruzioni;
  2. Ristrutturazioni importanti;
  3. Interventi di riqualificazione energetica.

Per ognuna di queste tipologie di intervento viene prevista una diversa tipologia di relazione tecnica, o meglio ne cambiano i contenuti peculiari.

I contenuti sono simili in gran parte e sono raccolti in tre allegati:

ALLEGATO 1

NUOVE COSTRUZIONI, RISTRUTTURAZIONI IMPORTANTI DI PRIMO LIVELLO, EDIFICI AD ENERGIA QUASI ZERO

  1. Informazioni generali: con l'ubicazione dell'edificio, l'indicazione se è o meno pubblico, i dati catastali, i dati dei titoli abilitativi alla realizzazione dell'opera, il numero delle unità immobiliari,il committente, i progettisti, la direzione lavori ed il certificatore energetico;
  2. Fattori tipologici dell'edificio con alcuni allegati tecnici obbligatori (essenzialmente tavole e schemi funzionali);
  3. Parametri climatici della località;
  4. Dati tecnici e costruttivi dell'edificio come la superficie e la volumetria disperdente, il rapporto S/V e l'indicazione dei valori di progetto di temperatura e umidità sia invernale che estiva. E' presente un paragrafo in cui sono indicate alcune prescrizioni:
    • L’adozione di materiali ad elevata riflettenza solare;
    • L’adozione di tecnologie di climatizzazione passiva per le coperture;
    • L’adozione di sistemi di termoregolazione climatica.
    Per ognuno di questi punti vanno indicate le caratteristiche salienti e, se non presenti, la descrizione delle ragioni tecnico-economiche che hanno portato alla decisione di non utilizzare le tecnologie previste.

    È bene ricordare che tutta la legislazione fa sempre riferimento alla necessità di verificare la convenienza economica degli interventi  che si intendo eseguire o che potrebbero essere eseguiti. Si tratta di uno specifico intendimento del legislatore ed ha come scopo quello di non eseguire interventi costosi di scarsa rilevanza energetica o di valutare le alternative possibili. Specialmente per gli enti pubblici, sempre alle prese con problemi di bilancio, è un’operazione che si ripaga da sé, come la diagnosi energetica.
  5. Dati relativi agli impianti in cui finalmente trovano posto anche le pompe di calore, la micro-cogenerazione e gli impianti di teleriscaldamento/tele raffreddamento per i quali sono imposti dei valori di rendimento. E' previsto che nel caso si dovessero utilizzare apparecchiature diverse da quelle previste negli allegati al decreto, si debbano inserire i dati provenienti dalle schede tecniche dei produttori.

    Seguono altre specifiche degli impianti tecnici quali:
    • a. Sistemi di regolazione;
    • b. Dispostivi di contabilizzazione;
    • c. Caratteristiche dei terminali scaldanti;
    • d. Caratteristiche dei sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione;
    • e. Caratteristiche dei sistemi di trattamento dell'acqua;
    • f. Le specifiche dell'isolamento termico delle reti di distribuzione.
    Vanno infine allegati gli schemi funzionali degli impianti termici in cui devono essere presenti tutti gli elementi principali con le caratteristiche tecniche di targa e la loro posizione nello schema e nell’immobile.
  6. Sono riportati anche i dati e le caratteristiche di eventuali:
    • Impianti fotovoltaici;
    • Pannelli solari termici;
    • Di illuminazione;
    • Impianti ascensori e scale mobili.
    Per ognuno di questi impianti devono essere descritte le caratteristiche tecniche di consistenza ed allegati gli schemi funzionali. Si tratta di una parte importante perché tutta l’energia prodotta in loco va tra le rinnovabili mentre i consumi fissi non di processo quali, appunto, illuminazione e trasporto interno incidono sui consumi globali dell’immobile.

Manzoni