Dossier tecnico

13.03.2017 Questo articolo ha più di 3 anni

Il bilanciamento degli impianti di riscaldamento: breve guida al bilanciamento statico e dinamico

Il bilanciamento di un impianto di riscaldamento consiste in un insieme di decisioni pratiche e accorgimenti finalizzati a portare il calore là dove serve.

Il bilanciamento dei circuiti idraulici è un aspetto di fondamentale importanza all’interno degli impianti di riscaldamento, soprattutto se di grosse dimensioni. Bilanciare un impianto significa fornire a ciascun terminale la corretta portata di progetto opportunamente dimensionata per assicurare il livello di comfort desiderato in ambiente.

 

Pur essendo quindi di primaria importanza, tale pratica è spesso stata trascurata confidando nel sovradimensionamento dei circolatori e della potenza dei terminali serviti. Le recenti direttive europee, che vanno tutte nella direzione del risparmio energetico, inducono però i progettisti a ben considerare il dimensionamento dei circolatori e dei terminali per ridurre gli sprechi e i consumi. Un’attenzione particolare, quindi, deve essere prestata ai dispositivi di bilanciamento, nonché alla procedura di equilibratura affinché ogni utenza sia soddisfatta in termini di temperatura e comfort. Un circuito ben bilanciato, inoltre, evita alle pompe di lavorare lontano dalle condizioni di progetto e riduce le problematiche legate alla rumorosità dovute a velocità troppo elevate del fluido termovettore. IVAR propone una gamma completa di valvole di bilanciamento statico e dinamico per la corretta equilibratura dei circuiti.

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Con impianti privi di sistemi di bilanciamento i circuiti maggiormente distanti dal circolatore risultano essere sfavorti e in molti casi la portata non risulta sufficiente per garantire il corretto funzionamento dell’impianto.

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Il bilanciamento degli impianti di riscaldamento: BILANCIAMENTO STATICO

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Con sistemi di bilanciamento statico, la portata viene regolata nelle condizioni di progetto. Tuttavia in tutte le situazioni che esulano dalle condizioni standard, come aperture e chiusure delle singole utenze sui diversi rami dell’impianto, la valvola di regolazione statica non è in grado di assorbire le variazioni di pressione e l’impianto si squilibra (RIF. FIGURA).

Il bilanciamento degli impianti di riscaldamento: BILANCIAMENTO DINAMICO

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Anche a fronte di importanti variazioni sull’impianto, le valvole PICV reagiscono invece mantenendo costante la portata ai terminali serviti, evitando scompensi idraulici nei circuiti. L’ampia gamma di prodotti proposti da IVAR consente di scegliere sempre il dispositivo ottimale per la specifica applicazione. IVAR propone una vasta famiglia di corpi valvola con differenti dimensioni e attacchi da combinare con diverse tipologie di inserti.

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Le valvole equipaggiate con gli inserti PICC 01 vanno regolate sul valore desiderato e poi rimontate nel corpo valvola. Ogni variazione di regolazione può quindi essere eseguita solo ad impianto non funzionante.

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Le valvole equipaggiate con gli inserti PICC 02 hanno un maggior numero di regolazioni intermedie rispetto alle PICC 01 e permettono di effettuare variazioni di regolazione in modo agevole anche a impianto funzionante.

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PICC 03, infine, è una famiglia di cartucce controllabili con un attuatore on-off o proporzionale, rispettivamente per il controllo di zona e per la modulazione della portata con autorità della valvola al 100%.

 

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Regolatore di pressione differenziale EQUIFLUID

 

Un regolatore di pressione differenziale è una valvola di bilanciamento dinamico che, grazie all’azione combinata di una membrana e di una molla, è in grado di reagire alle variazioni di pressione che si generano nell’impianto, mantenendo la differenza di pressione ai capi del circuito costante al valore impostato. Questa regolazione è ideale per mantenere sempre bilanciati gli impianti a portata variabile, come i sistemi a valvole termostatiche, a satelliti di utenza o a collettori con controllo multizona.

 

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Un impianto sbilanciato può creare forti squilibri di apporto di liquido termovettore ai corpi scaldanti e malfunzionamenti degli organi di regolazione (es. fastidiosi rumori delle teste termostatiche).

Equifluid può essere posizionato ai capi di ogni utenza di un impianto a distribuzione orizzontale.

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Il sistema Equifluid può essere installato anche alla base delle colonne montanti di un impianto a distribuzione verticale.

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