Dossier tecnico

01.12.2016 Questo articolo ha più di 3 anni

Conservare le opere d’arte del Palazzo Reale di Milano riqualificando la centrale termo frigorifera

Palazzo Reale, situato in Piazza Duomo a Milano, è il luogo della cultura e dell'arte per eccellenza del capoluogo lombardo e una delle sedi di attività museale tra le più attive in Italia. Dalle sale del Palazzo sono passati i capolavori degli Impressionisti, di Picasso e Kandinskij, solo per citare le esposizioni più recenti.

Le condizioni termo igrometriche, in termini di temperatura e umidità richieste per la conservazione ottimale delle opere d'arte esposte, sono considerate una priorità e fattori da tenere sempre sotto controllo. Ecco perché Daikin ha messo in campo il proprio know how riqualificando la centrale termo frigorifera e incrementando l’efficienza energetica.

Daikin

Palazzo Reale di Milano

  • Tipologia: Riqualificazione impianto di produzione dell’acqua refrigerata.
  • Committente: Comune di Milano.
  • Ditta Progettista e Installatrice impianti tecnici: Montalba Indoor Air Quality S.r.l. di Voghera (PV).
  • Dati Impianto: 3 Unità EWWD750H-XS refrigeratori Daikin; 2 Unità EWAD890C-XL Chiller aria-acqua Daikin.

Un impianto da riqualificare mantenendone la potenza

Daikin

Tutte le aree espositive di Palazzo Reale erano servite da un impianto di produzione dell'acqua refrigerata costituito da unità in R-22 e compressori alternativi ormai obsoleti. Daikin è stata coinvolta per suggerire la soluzione di riqualificazione ottimale per la destinazione d'uso di ambienti così esclusivi, anche con l'obiettivo di ridurre i consumi energetici mantenendo ridondanza e qualità negli impianti. L’impianto installato consiste di tre refrigeratori Daikin, di cui uno di back up agli altri due. Ciascuna macchina è dotata di due compressori per un totale di sei compressori modulanti sull’impianto, condizioni che assicurano la giusta ridondanza. L’efficienza totale dell’impianto è stata garantita anche dalla sostituzione delle vecchie torri evaporative con le attuali due, di pari concetto ma funzionanti con inverter.

 

La soluzione ideale: mantenere il layout della centrale incrementando l’efficienza energetica

Per evitare di interrompere il flusso e la potenza frigorifera che alimentavano il Palazzo Reale durante la rimozione delle torri e l’installazione delle nuove macchine ad aria, si è deciso di optare per il mantenimento del layout della centrale (tre gruppi acqua-acqua esistenti) pensando a come garantire alla centrale una maggiore efficienza energetica. Il compromesso migliore, visto il taglio da 650/700 kW delle unità esistenti e la richiesta di non cambiare il numero di macchine per ridurre al minimo le opere idrauliche, è stato valutato nell’implementazione della gamma allagata a vite, EWWD*H, in un numero di tre unità a doppio compressore taglia 750 con utilizzo del pannello sequenziatore seriale Daikin (EKDDSP) per bilanciare le ore di funzionamento e ottimizzare l’efficienza energetica a ogni valore del carico termico. Rispetto alle unità precedenti, i nuovi refrigeratori di liquido introducono soprattutto il concetto dell’evaporatore allagato di refrigerante, che garantisce da solo l’aumento della prestazione della centrale.

I vantaggi dell'evaporatore allagato

I refrigeratori Daikin della serie EWWD*H rappresentano l’evoluzione della serie ad alta efficienza, condensazione ad acqua e compressori semi ermetici a vite.
Sfruttano la tecnologia dell’evaporatore allagato di refrigerante, collegando uno o due compressori monovite modulanti a un singolo circuito frigorifero.
In questo modo, con le unità a due compressori sarà possibile raggiungere la massima efficienza, garantendo valori di gran lunga superiori a quelli nominali: EER di 9 al 50% di carico con EER nominali di 6 al 100% di carico.
Queste caratteristiche ne fanno una tecnologia di riferimento nelle applicazioni in cui sia d’obbligo la ricerca della massima efficienza, come l’applicazione in contesti museali.

Daikin

 

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La tecnologia dell'evaporatore allagato esiste da qualche anno e si sta affermando poiché consente un netto miglioramento dell’efficienza. Si chiama allagato perché il refrigerante, anziché scorrere nei tubi come avviene normalmente, si trova nel mantello coprendo completamente tutti gli interstizi che si trovano nell’evaporatore, permettendo un maggiore scambio termico e una maggiore efficienza energetica.

Conclusioni

Daikin

La riqualificazione dell'impianto realizzata per Palazzo Reale ha permesso di adeguare il sistema alle normative passando dall’utilizzo di un refrigerante inquinante e soprattutto vietato come l'R-22 all'ecologico gas refrigerante R-410A e ha dato l’opportunità di evitare la sostituzione completa del sistema utilizzando la tecnologia Daikin dell’evaporatore allagato che permette la maggiore efficienza energetica sui gruppi frigo e un miglioramento delle presentazioni.

Inoltre, grazie all'utilizzo di un pannello sequenziatore, è possibile gestire il carico e il miglior punto di funzionamento in termini di efficienza garantendo una rotazione dei compressori durante le ore della giornata in modo da usurarli in maniera omogenea.

 

Intervista a Luca Della Giovanna, Applied Systems S.B.U. Manager Daikin Air Conditioning Italy

1. Come’è nata questa referenza?

Ci hanno chiesto un’analisi per proporre qualche cosa di migliorativo e più moderno dal punto di vista dell’efficienza energetica. Trattandosi di un palazzo antico e pensando alla sostituzione di un impianto tecnologico obsoleto, era necessario trovare il modo di essere il meno invasivi possibile. Ci siamo affidati al partner Montalba, l’azienda che ha realizzato lo studio e installato le nuove macchine. L’intervento ha riguardato, in quella fase, la sostituzione dei gruppi refrigeratori lasciando inalterate le unità interne, perché è molto delicato intervenire in quelle sale. Ci siamo dedicati alla sostituzione delle centrali termofrigorifere con i seguenti due obiettivi: contenimento dei consumi (visto che la tecnologia è migliore e ci permette di ottenere efficienze superiori) e garantire la ridondanza. Sono stati montati tre gruppi frigo di cui due utilizzati e uno di back up, per soddisfare la richiesta da parte del comune di avere ridondanza e sicurezza sull’impianto.

2. Ci sono state difficoltà nella realizzazione del nuovo impianto?

Inizialmente si era pensato di cambiare completamente l’impianto, togliere le torri, mettere dei Chiller aria-acqua con compressore a vite. L'insita difficoltà di intervenire in un palazzo del genere ci ha fatto decidere di mantenere l’impianto pre-esistente con le torri perché ciò avrebbe consentito il miglior risultato in termini di efficienza energetica e di contenimento delle opere.
La difficoltà maggiore è stata relativa alla gestione degli spazi, sempre per il motivo derivante dall'operare in un palazzo di pregio. Lo spazio è stato ricavato dove possibile destinando uno scantinato ad alloggiare i gruppi frigo.

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