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Dopo anni di crisi, il mercato della climatizzazione cresce quasi del 12% nel 2015
I risultati dell’indagine statistica di Assoclima: il mercato Italia cresce del 20% nel 2015, protagoniste le pompe di calore.
Il mercato dei componenti per impianti di climatizzazione ricomincia a registrare, finalmente, segnali positivi: il valore del mercato Italia, nel 2015, ha superato il miliardo di euro, superando dell’11,8% i valori registrati nel 2014; e la quota di produzione nazionale ha superato i 646 milioni di euro, composta per quasi il 90% da chiller, unità terminali e unità di trattamento aria.
“Il 2015 può essere considerato il primo anno realmente positivo per il settore dei componenti per impianti di climatizzazione dall’inizio della crisi del 2008” ha affermato Alessandro Riello, presidente di Assoclima Costruttori Sistemi di Climatizzazione, durante la presentazione dei risultati dell’indagine statistica 2015 a MCE 2016, che ha sottolineato anche che a influire nella ripresa sono stati fattori come la lunghezza e l’intensità delle temperature registrate durante la scorsa estate; la ripresa dell’edilizia e una serie di misure incentivanti.
Il mercato della climatizzazione residenziale, secondo l’indagine, è stato influenzato maggiormente dai fattori climatici, che dalle condizioni macroeconomici italiani. Vista la brutta stagione estiva del 2014, infatti, il primo semestre del 2015 ha registrato una forte contrazione per split e multisplit; contrazione che ha visto un’inversione di tendenza a partire da Giugno dello scorso anno, da quando sono stati registrati aumenti del +8% in quantità e del +5% in valore per monosplit, e del +5% in quantità e del +2% in valore per i multisplit.
Sistemi commerciali e VRF, invece, avevano registrato segnali positivi per tutto il 2015, con una crescita del +20% in quantità e del +14% in valore.
Anche le macchine idroniche hanno registrato segnali positivi nel 2015. Il prodotto con un tasso di crescita maggiore rimangono i gruppi frigoriferi (+32% a valore per le unità reversibili monoblocco fino a 17 kW e +58% a valore per le unità reversibili monoblocco fino a 50 kW). Ma a trainare il settore è, in particolare, la tipologia a pompa di calore.
Chiaramente hanno giocato un ruolo molto importante la tariffa D1 per il residenziale e la stabilizzazione degli incentivi fiscali del 50% e del 65% per l’utilizzo della tecnologia a pompa di calore.
La crescita delle pompe di calore continua, soprattutto per la fascia da 100 a 200 kW e si afferma sempre più la tecnologia inverter nel mercato delle unità con potenze superiori a 50 kW; continuano a crescere, inoltre, le unità polivalenti.
La produzione nazionale è finalmente in crescita per quanto riguarda i ventilconvettori, ma la produzione del 2015 rimane ancora sotto il 50% rispetto ai picchi registrati nel 2007, prima della crisi.
Nel 2015 il mercato Italia è cresciuto del 20% rispetto all’anno precedente e anche le esportazioni sono cresciute del 6%.
Una crescita globale, quella del mercato dei componenti per la climatizzazione, registrata nel 2015, che visti i presupposti lascia ben sperare anche per il 2016.
“Il 2015 può essere considerato il primo anno realmente positivo per il settore dei componenti per impianti di climatizzazione dall’inizio della crisi del 2008” ha affermato Alessandro Riello, presidente di Assoclima Costruttori Sistemi di Climatizzazione, durante la presentazione dei risultati dell’indagine statistica 2015 a MCE 2016, che ha sottolineato anche che a influire nella ripresa sono stati fattori come la lunghezza e l’intensità delle temperature registrate durante la scorsa estate; la ripresa dell’edilizia e una serie di misure incentivanti.
Il mercato della climatizzazione residenziale, secondo l’indagine, è stato influenzato maggiormente dai fattori climatici, che dalle condizioni macroeconomici italiani. Vista la brutta stagione estiva del 2014, infatti, il primo semestre del 2015 ha registrato una forte contrazione per split e multisplit; contrazione che ha visto un’inversione di tendenza a partire da Giugno dello scorso anno, da quando sono stati registrati aumenti del +8% in quantità e del +5% in valore per monosplit, e del +5% in quantità e del +2% in valore per i multisplit.
Sistemi commerciali e VRF, invece, avevano registrato segnali positivi per tutto il 2015, con una crescita del +20% in quantità e del +14% in valore.
Anche le macchine idroniche hanno registrato segnali positivi nel 2015. Il prodotto con un tasso di crescita maggiore rimangono i gruppi frigoriferi (+32% a valore per le unità reversibili monoblocco fino a 17 kW e +58% a valore per le unità reversibili monoblocco fino a 50 kW). Ma a trainare il settore è, in particolare, la tipologia a pompa di calore.
Chiaramente hanno giocato un ruolo molto importante la tariffa D1 per il residenziale e la stabilizzazione degli incentivi fiscali del 50% e del 65% per l’utilizzo della tecnologia a pompa di calore.
La crescita delle pompe di calore continua, soprattutto per la fascia da 100 a 200 kW e si afferma sempre più la tecnologia inverter nel mercato delle unità con potenze superiori a 50 kW; continuano a crescere, inoltre, le unità polivalenti.
La produzione nazionale è finalmente in crescita per quanto riguarda i ventilconvettori, ma la produzione del 2015 rimane ancora sotto il 50% rispetto ai picchi registrati nel 2007, prima della crisi.
Nel 2015 il mercato Italia è cresciuto del 20% rispetto all’anno precedente e anche le esportazioni sono cresciute del 6%.
Una crescita globale, quella del mercato dei componenti per la climatizzazione, registrata nel 2015, che visti i presupposti lascia ben sperare anche per il 2016.
