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Direttiva 2018/844: pubblicata la nuova direttiva sull’efficienza energetica
È stata pubblicata in GU la nuova Direttiva 2018/844 che individua il percorso che gli Stati devono intraprendere per arrivare all’efficienza energetica nel 2050
Dopo le novità in merito alla direttiva UE sulle rinnovabili e su quella sull’efficienza energetica, arriva dalla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea la conferma dell’entrata in vigore il prossimo 9 luglio della nuova Direttiva 2018/844 che modifica la precedente normativa sulla prestazione energetica nell’edilizia.
Il provvedimento ha lo scopo di semplificare le disposizioni vigenti e di rafforzare l’impegno dell’Unione nel raggiungimento degli obiettivi per il clima e l’energia al 2030 stabiliti con il pacchetto di misure Clean Energy for all Europeans pubblicato dalla Commissione nel Novembre 2016.
Ricordiamo alcuni tra i più salienti obiettivi:
La nuova direttiva impone agli Stati Membri l’obbligo di sviluppare dei piani nazionali di lungo periodo che incentivino la riqualificazione efficiente degli edifici così da ridurre le emissioni in una misura compresa tra l’80 e l’85% rispetto ai dati rilevati nel 1990.
Gli Stati Membri hanno inoltre l’obbligo di individuare una strategia di lungo termine che vada a facilitare la trasformazione entro il 2050 degli edifici residenziali e non residenziali in strutture efficienti e decarbonizzati, possibilmente ad energia quasi zero.
Si è stabilito inoltre che gli Stati debbano individuare degli indicatori di progresso prestabiliti e misurabili a livello nazionale che indichino delle tappe intermedie (al 2030, 2040 e 2050) del progresso realizzato sul versante dell’efficienza degli edifici.
La Direttiva 844/2018 impone inoltre di sviluppare misure che stimolino gli investimenti e promuovano il recupero del patrimonio edilizio esistente ed altre che promuovano lo sviluppo delle infrastrutture per l’elettromobilità. Si dovranno poi innalzare le soglie per gli obblighi di ispezioni degli impianti di condizionamento e riscaldamento, affidandosi sempre più ai sistemi di monitoraggio automatici, e andrà stimolato l’uso di sistemi smart per il controllo efficiente degli edifici.
Gli Stati Membri dovranno inoltre semplificare e rendere più trasparenti le metodologie di calcolo della prestazione energetica ed aumentare la comunicazione e l’informazione ai consumatori in modo da tutelarsi dalla povertà energetica.
La direttiva 2018/844 entrerà in vigore il 9 luglio e gli Stati Membri dell’UE avranno tempo fino a marzo 2020 per recepirla e sviluppare dei piani nazionali che consentano di giungere agli obiettivi di medio e lungo periodo da essa individuati.
Il provvedimento ha lo scopo di semplificare le disposizioni vigenti e di rafforzare l’impegno dell’Unione nel raggiungimento degli obiettivi per il clima e l’energia al 2030 stabiliti con il pacchetto di misure Clean Energy for all Europeans pubblicato dalla Commissione nel Novembre 2016.
Ricordiamo alcuni tra i più salienti obiettivi:
- Assicurare la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra di almeno il 40% rispetto al 1990 entro il 2030;
- Realizzare entro il 2050 edifici pubblici e privati con consumo di energia vicina allo zero, i cosiddetti edifici nZEB;
- Aumentare la quota consumata di energia da rinnovabili;
- Stimolare il risparmio energetico;
- Migliorare la sicurezza energetica, la competitività e la sostenibilità del settore energetico europeo.
La nuova direttiva impone agli Stati Membri l’obbligo di sviluppare dei piani nazionali di lungo periodo che incentivino la riqualificazione efficiente degli edifici così da ridurre le emissioni in una misura compresa tra l’80 e l’85% rispetto ai dati rilevati nel 1990.
Gli Stati Membri hanno inoltre l’obbligo di individuare una strategia di lungo termine che vada a facilitare la trasformazione entro il 2050 degli edifici residenziali e non residenziali in strutture efficienti e decarbonizzati, possibilmente ad energia quasi zero.
Si è stabilito inoltre che gli Stati debbano individuare degli indicatori di progresso prestabiliti e misurabili a livello nazionale che indichino delle tappe intermedie (al 2030, 2040 e 2050) del progresso realizzato sul versante dell’efficienza degli edifici.
La Direttiva 844/2018 impone inoltre di sviluppare misure che stimolino gli investimenti e promuovano il recupero del patrimonio edilizio esistente ed altre che promuovano lo sviluppo delle infrastrutture per l’elettromobilità. Si dovranno poi innalzare le soglie per gli obblighi di ispezioni degli impianti di condizionamento e riscaldamento, affidandosi sempre più ai sistemi di monitoraggio automatici, e andrà stimolato l’uso di sistemi smart per il controllo efficiente degli edifici.
Gli Stati Membri dovranno inoltre semplificare e rendere più trasparenti le metodologie di calcolo della prestazione energetica ed aumentare la comunicazione e l’informazione ai consumatori in modo da tutelarsi dalla povertà energetica.
La direttiva 2018/844 entrerà in vigore il 9 luglio e gli Stati Membri dell’UE avranno tempo fino a marzo 2020 per recepirla e sviluppare dei piani nazionali che consentano di giungere agli obiettivi di medio e lungo periodo da essa individuati.