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Aicarr
• 29.04.2014
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Direttiva 2012/27/Ue Efficienza Energetica: Aicarr pubblica un position paper per evidenziare criticità e proporre soluzioni
E' già sui tavoli istituzionali del Parlamento il position paper di Aicarr sullo schema di Decreto legislativo di attuazione sull'efficienza energetica.

Aicarr- Associazione italiana Condizionamento dell'Aria, Riscaldamento, Refrigerazione – ha recentemente stilato un position paper, ovvero un'insieme di proposte e punti programmatici, dedicato allo schema di Decreto legislativo di attuazione della Direttiva 2012/27/Ue, in materia di efficienza energetica, approvato in Consiglio dei Ministri, lo scorso 4 Aprile e inviato al Senato, per proseguire l'iter completo.
Il documento Aicarr sarebbe già pronto sui tavoli istituzionali del Parlamento, portato direttamente dal Presidente Aicarr Livio de Santoli, in occasione dell'incontro con le forze politiche, per venire ufficialmente presentato il prossimo 6 maggio durante l'audizione alla Commissione industria del Senato, momento predisposto alla raccolti di commenti e proposte di modifica allo schema di Decreto.
Essa richiede all'Italia un risparmio nazionale cumulato di energia finale, da conseguire nel periodo compreso tra 1 Gennaio 2014 e il 31 Dicembre 2020, pari a 25,58 Mtep.
L'Italia per rispondere alla Direttiva Ue ha redatto un programma che prevede:
− Efficientamento del patrimonio edilizio pubblico;
− Introduzione di uno strumento della diagnosi energetica, sia per le grandi aziende, sia per quelle energivore;
− Istituzione di un fondo per l’efficienza energetica, attraverso il ricollocamento di quanto già previsto per il Teleriscaldamento dal Dlgs 28/2011;
− L’Autorità dell’Energia Elettrica e del Gas (AEEG) avrà il compito di intervenire sia sulle tariffe elettriche, sia sul mercato elettrico.
Secondo Aicarr nel documento italiano manca una decisa volontà politica che definisca obiettivi e strategie sull'efficienza energetica, tenendo conto inoltre del prossimo semestre europeo, che sarà affidato alla presidenza italiana. Il compito di elaborare un piano è lasciato totalmente a Enea, per questo Aicar propone che sia un Decreto del Mise, a fornire le strategia, coordinato con le Regioni e supportato dalla consulenza tecnica di Enea, stakeholders e Associazioni di categoria.
Aicarr sottolinea che aveva elaborato già in precedenza un Testo Unico sull'Efficienza Energetica degli Edifici, che potrebbe già fornire utili indicazioni.
Secondo Aicarr manca una vera e propria regia complessiva che gestisca le attività e ne propone l'organizzazione di una facente capo alla Presidenza del Consiglio.
L'Associazione allerta come lo schema di Decreto sia inefficace e insufficiente per quanto riguarda il coinvolgimento delle Regioni e propone la programmazione degli enti locali su base pluriennale per le attività di riqualificazione energetica e nel reclutamento degli strumenti finanziari, per effettuare investimenti privati (ad esempio ESCO, contatori intelligenti, ecc.).
Aicarr propone la modifica dell’art. 7c. 5 dello schema di Decreto, con l'aggiornamento delle linee guida, di competenza dell'Aeeg. La definizione degli obiettivi nazionali di risparmio energetico, che dovrebbe essere fissata dalle imprese di distribuzione dell’energia elettrica e il gas, viene invece svolta dal Mise e dal Mattm.
Aicarr consiglia anche di rivedere il Conto Termico, in quanto le modifiche previste dal Decreto non hanno tenuto sufficientemente in considerazione le osservazioni emerse, negli ultimi mesi, dagli operatori del settore.
Aicarr ritiene che, al fine di conseguire una quota di risparmio energetico attraverso la diagnosi energetica, occorrerà:
- Pubblicare bandi per il cofinanziamento regionale delle diagnosi;
- Pubblicare norme tecniche per la certificazione degli auditor;
- Disporre le somme per porre in essere gli interventi di risparmio energetico;
- Avere a disposizione procedure snelle per attivare lo strumento della diagnosi entro il 2014.

Il documento Aicarr sarebbe già pronto sui tavoli istituzionali del Parlamento, portato direttamente dal Presidente Aicarr Livio de Santoli, in occasione dell'incontro con le forze politiche, per venire ufficialmente presentato il prossimo 6 maggio durante l'audizione alla Commissione industria del Senato, momento predisposto alla raccolti di commenti e proposte di modifica allo schema di Decreto.
Che cosa prevede la Direttiva 2012/27/Ue?
Essa richiede all'Italia un risparmio nazionale cumulato di energia finale, da conseguire nel periodo compreso tra 1 Gennaio 2014 e il 31 Dicembre 2020, pari a 25,58 Mtep.
Che cosa prevede il Decreto di recepimento italiano?
L'Italia per rispondere alla Direttiva Ue ha redatto un programma che prevede:
− Efficientamento del patrimonio edilizio pubblico;
− Introduzione di uno strumento della diagnosi energetica, sia per le grandi aziende, sia per quelle energivore;
− Istituzione di un fondo per l’efficienza energetica, attraverso il ricollocamento di quanto già previsto per il Teleriscaldamento dal Dlgs 28/2011;
− L’Autorità dell’Energia Elettrica e del Gas (AEEG) avrà il compito di intervenire sia sulle tariffe elettriche, sia sul mercato elettrico.
Il position paper di Aicarr, i punti critici e le proposte
Secondo Aicarr nel documento italiano manca una decisa volontà politica che definisca obiettivi e strategie sull'efficienza energetica, tenendo conto inoltre del prossimo semestre europeo, che sarà affidato alla presidenza italiana. Il compito di elaborare un piano è lasciato totalmente a Enea, per questo Aicar propone che sia un Decreto del Mise, a fornire le strategia, coordinato con le Regioni e supportato dalla consulenza tecnica di Enea, stakeholders e Associazioni di categoria.
Aicarr sottolinea che aveva elaborato già in precedenza un Testo Unico sull'Efficienza Energetica degli Edifici, che potrebbe già fornire utili indicazioni.
Programma di interventi di riqualificazione energetica degli edifici di proprietà della P.A. centrale
Secondo Aicarr manca una vera e propria regia complessiva che gestisca le attività e ne propone l'organizzazione di una facente capo alla Presidenza del Consiglio.
L'Associazione allerta come lo schema di Decreto sia inefficace e insufficiente per quanto riguarda il coinvolgimento delle Regioni e propone la programmazione degli enti locali su base pluriennale per le attività di riqualificazione energetica e nel reclutamento degli strumenti finanziari, per effettuare investimenti privati (ad esempio ESCO, contatori intelligenti, ecc.).
La modifica dell’art. 7c. 5 dello schema di Decreto
Aicarr propone la modifica dell’art. 7c. 5 dello schema di Decreto, con l'aggiornamento delle linee guida, di competenza dell'Aeeg. La definizione degli obiettivi nazionali di risparmio energetico, che dovrebbe essere fissata dalle imprese di distribuzione dell’energia elettrica e il gas, viene invece svolta dal Mise e dal Mattm.
Aicarr consiglia anche di rivedere il Conto Termico, in quanto le modifiche previste dal Decreto non hanno tenuto sufficientemente in considerazione le osservazioni emerse, negli ultimi mesi, dagli operatori del settore.
Bandi e burocrazia
Aicarr ritiene che, al fine di conseguire una quota di risparmio energetico attraverso la diagnosi energetica, occorrerà:
- Pubblicare bandi per il cofinanziamento regionale delle diagnosi;
- Pubblicare norme tecniche per la certificazione degli auditor;
- Disporre le somme per porre in essere gli interventi di risparmio energetico;
- Avere a disposizione procedure snelle per attivare lo strumento della diagnosi entro il 2014.

