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Digitalizzare le infrastrutture energetiche: un nuovo progetto IEA
Nasce il gruppo consultivo IEA per la digitalizzazione delle infrastrutture energetiche in Italia
Continua la corsa alla sostenibilità economica, sociale e ambientale in Italia, avviata nel 2018 con la realizzazione del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima 2030 (PNIEC), elaborato per trasformare la politica energetica ambientale italiana concentrandosi su decarbonizzazione, efficienza e sicurezza energetica, sviluppo del mercato interno dell’energia, ricerca, innovazione e competitività.
Nell’ambito della digitalizzazione delle infrastrutture energetiche, l’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) ha recentemente creato un gruppo di lavoro altamente specializzato composto da profili professionali provenienti da organi istituzionali quali il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, il Ministero dello sviluppo economico, il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, da ENEA (l’Ente per le Nuove Tecnologie, l’Energia e l’Ambiente), e di altre realtà legate al settore energetico-climatico.
Il gruppo consultivo è stato avviato formalmente a dicembre 2020 ed è stato organizzato in 4 sotto-gruppi, ognuno dei quali si occuperà di un tema specifico tra tecnologia, policy e regolamentazione, sviluppo del mercato, finanza. Il gruppo contribuirà allo sviluppo e alla valorizzazione del progetto in ogni sua fase, dalla consulenza tecnico-scientifica alla pubblicazione dei risultati ottenuti.
Sulla base di studi e analisi IEA si occuperà della realizzazione di linee guida che siano di esempio per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità legati alla digitalizzazione, all’evoluzione di tecnologie, mercato e business innovativi per incentivare gli investimenti in campo energetico, in modo da adattare il progetto anche ad altri contesti.
Giorgio Graditi, membro del gruppo consultivo e Direttore del Dipartimento di Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili dell’ENEA, evidenzia come in questo contesto sia “di fondamentale importanza intervenire su infrastrutture e reti con processi di ristrutturazione e “smartizzazione” e con l’implementazione di logiche digitali avanzate per accogliere quote crescenti di energie rinnovabili e generazione distribuita, garantendo adeguati livelli di resilienza e flessibilità del sistema e favorendo la decarbonizzazione dei settori produttivi del nostro e di altri Paesi, con effetti positivi anche in termini di opportunità di crescita e sviluppo economico”. Cambiamenti che, come sottolinea Graditi, secondo il Piano Energia e Clima dovrebbero portare l’Italia sviluppare in modo efficace le infrastrutture energetiche ed arrivare a coprire il 30% dei consumi finali lordi di energia tramite fonti rinnovabili nel 2030.
Nell’ambito della digitalizzazione delle infrastrutture energetiche, l’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) ha recentemente creato un gruppo di lavoro altamente specializzato composto da profili professionali provenienti da organi istituzionali quali il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, il Ministero dello sviluppo economico, il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, da ENEA (l’Ente per le Nuove Tecnologie, l’Energia e l’Ambiente), e di altre realtà legate al settore energetico-climatico.
Il gruppo consultivo è stato avviato formalmente a dicembre 2020 ed è stato organizzato in 4 sotto-gruppi, ognuno dei quali si occuperà di un tema specifico tra tecnologia, policy e regolamentazione, sviluppo del mercato, finanza. Il gruppo contribuirà allo sviluppo e alla valorizzazione del progetto in ogni sua fase, dalla consulenza tecnico-scientifica alla pubblicazione dei risultati ottenuti.
Sulla base di studi e analisi IEA si occuperà della realizzazione di linee guida che siano di esempio per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità legati alla digitalizzazione, all’evoluzione di tecnologie, mercato e business innovativi per incentivare gli investimenti in campo energetico, in modo da adattare il progetto anche ad altri contesti.
Giorgio Graditi, membro del gruppo consultivo e Direttore del Dipartimento di Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili dell’ENEA, evidenzia come in questo contesto sia “di fondamentale importanza intervenire su infrastrutture e reti con processi di ristrutturazione e “smartizzazione” e con l’implementazione di logiche digitali avanzate per accogliere quote crescenti di energie rinnovabili e generazione distribuita, garantendo adeguati livelli di resilienza e flessibilità del sistema e favorendo la decarbonizzazione dei settori produttivi del nostro e di altri Paesi, con effetti positivi anche in termini di opportunità di crescita e sviluppo economico”. Cambiamenti che, come sottolinea Graditi, secondo il Piano Energia e Clima dovrebbero portare l’Italia sviluppare in modo efficace le infrastrutture energetiche ed arrivare a coprire il 30% dei consumi finali lordi di energia tramite fonti rinnovabili nel 2030.
