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07.06.2018
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Decreto F-gas: il CdS sospende il giudizio e chiede chiarimenti al neo Ministro Costa

Il Consiglio di Stato ha sospeso l’emissione del parere sul Decreto F-Gas: al Ministero si chiede di velocizzare l’approvazione del decreto sanzioni e di spiegare gli oneri da 26 milioni
Dopo la decisione del Consiglio di Stato di sospendere l’emissione del parere sullo schema di recepimento del Decreto F-gas che ha lo scopo di recepire il regolamento europeo sui gas fluorurati a effetto serra, con un comunicato, il CNA impianti chiede al Ministero di riaprire il dibattito in modo da modificare il testo di legge ed arrivare al più presto all’approvazione.
 
Pochi mesi fa, dopo l’approvazione dell’ex premier Gentiloni sembrava si fosse giunti ad un buon punto con l’iter di approvazione del Decreto del Presidente della Repubblica necessario per recepire nel nostro Paese il Regolamento UE 517/2014 sugli F-gas. Ora però, dopo la recente decisione del Consiglio di Stato di sospendere l’emissione di un parere sul disegno di legge ci si ritrova nuovamente in una situazione di stallo.
 
Il Presidente di CNA Installazione Impianti, Carmine Battipaglia ha commentato a caldo: “Se non è una bocciatura, poco ci manca. Chiederemo al Ministero di riaprire il tavolo di confronto con le associazioni di categoria per migliorare il testo dello schema di decreto come richiesto dal Consiglio di Stato”.
 
Quel che è certo è che la decisione ed il commento del Consiglio di Stato suonano un po’ come un rimprovero al Governo che già nel caso dell’approvazione del precedente DPR 43/2012, necessario per il recepimento del Regolamento UE 842/2006, aveva accumulato un “rilevantissimo ritardo”. Una cattiva abitudine che ha portato l’organo costituzionale a sollecitare l’emanazione dello schema del DPR e del “Decreto Sanzioni” da cui deve essere accompagnato, e che dovrà sostituire quello vigente. Senza l’approvazione di questo decreto infatti l’effettività del DPR sugli F-gas “sarebbe vanificata”, risulta quindi necessario che i due decreti siano approvati contestualmente, o quasi, in modo da poter dare vera applicazione al regolamento europeo.
 
Un altro passaggio che ha spinto il Consiglio di Stato a chiudere ulteriori chiarimenti è contenuto nella Relazione AIR (analisi d’impatto della regolamentazione) nella quale si prevedono oneri per 29 milioni di euro l’anno,  cifra che ha spinto il consiglio a richiedere maggiori informazioni al Ministero dell’Ambiente al fine di “approfondire gli aspetti relativi agli oneri che lo schema accolla alle imprese ed ai cittadini”.
 
Inoltre, viste le disposizioni contenute nel DPR, il CdS domanda al Ministero dell’Ambiente se sia stata valutata la possibilità di monitorare il modo il cui il Regolamento europeo sugli F-gas viene applicato negli altri Stati, così da “valutare la congruità della disciplina nazionale di attuazione (….) in relazione all’esigenza di assicurare una condizione non deteriore alle imprese ed ai privati italiani operanti nel settore”. Un’osservazione dubitativa che tuttavia è accolta con piacere dal CNA impianti che ha sempre rilevato e denunciato un certo eccesso di rigidità della legislazione italiana rispetto a quella degli altri Stati Membri dell’UE.
 
Secondo il CdS vi sarebbe inoltre poca chiarezza in merito ai “criteri e le modalità di accesso alla Banca dati, dato che questa è destinata a raccogliere una ingente mole di dati relativi a imprese e persone fisiche” e, in virtù dì questo dubbio viene proposto di integrare il testo dell’art. 16.
 
Oggi quindi il decreto è tutto da ridiscutere con un nuovo Ministro fresco di nomina, Sergio Costa. Una situazione che può essere vista come l’occasione utile per riaprire il dialogo con gli operatori del settore e con chi verrà inevitabilmente colpito dagli effetti della norma. La speranza del CNA è quella che il Ministro Costa possa cogliere “l’opportunità di rendere più fruibili e meno onerosi, dal punto di vista burocratico ed economico, gli adempimenti previsti dalla normativa comunitaria”.      
 
Qui di seguito è disponibile per il download il parere del Consiglio di Stato sullo schema di Decreto F-gas per il recepimento del Regolamento Europeo 517/2014.
 

Documentazione disponibile

Parere Consiglio di Stato DpR sugli F-gas e gas refrigeranti a effetto serra
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