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15.10.2010
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Da Greenergy Expo ed Enersolar+ nuova energia per nuovi business


Dal 17 al 19 novembre si svolgeranno a Milano i due eventi business to business dedicati alle energie rinnovabili, un settore in forte crescita che in Italia già oggi vale circa 10 miliardi di euro.

La green economy è la nuova energia in grado di trainare l’economia mondiale fuori dalla crisi economica. Lo dimostra lo sviluppo che registra in tutto il mondo: dall’Europa, agli Stati Uniti, fino ai mercati emergenti dell’Asia.
Gli appuntamenti per gli operatori del settore sono Greenergy Expo ed EnerSolar+, due manifestazioni giunte alla seconda edizione, in programma dal 17 al 19 novembre 2010 a fieramilano, Rho. Greenergy Expo, che si propone all’insegna dello slogan "Produrre energia risparmiando il Pianeta", è dedicata a geotermia, biomasse, industria del pellet, biogas, cogenerazione, mini idroelettrico, energia verde, biocarburanti, mobilità sostenibile.
EnerSolar+ è il salone internazionale dedicato all’energia solare fotovoltaica e termica.

L’occupazione è "verde"

Le energie rinnovabili rispettano l’ambiente, sviluppano l’economia e creano nuovi posti di lavoro. Secondo il Rapporto delle Nazioni Unite Green Jobs: toward decent work in a sustainable, low-carbon world, già oggi sono ben 2,3 milioni le persone occupate in questo settore e, con adeguate politiche di sostegno, entro il 2030 potrebbero crescere in modo esponenziale, fino ad arrivare a venti milioni. Questo numero aumenterà ancora se si avvereranno le previsioni di uno studio realizzato da Pricewaterhouse Coopers secondo cui, già nel 2050, si potrebbe soddisfare il 100% del fabbisogno energetico con le energie rinnovabili.
In questo scenario, l’Italia può svolgere un ruolo sempre più da protagonista. Il terreno è fertile: basti pensare che il Rapporto Italia di Eurispes parla di un mercato del valore di circa 10 miliardi di euro. E secondo l’Irex Annual Report "L’industria italiana nelle rinnovabili, tra convenienza aziendale e politiche di sistema", realizzato da Althesys, nel periodo 2008-2009 gli investimenti in nuovi impianti di energie rinnovabili sono stati pari a 6,5 miliardi di euro. In tema di occupazione, lo stesso studio prevede, entro il 2020, la creazione di 86mila nuovi posti di lavoro nel nostro Paese.
In considerazione del fatto che "l’energia dà lavoro", Greenergy Expo ed EnerSolar+ propongono al loro interno l’area espositiva EnerJob per favorire l’incontro tra le aziende del settore e i professionisti delle risorse umane che già operano nel mondo delle rinnovabili.
Il settore cresce e, a livello europeo, un ruolo importante per un ulteriore sviluppo lo svolgerà la direttiva comunitaria sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, che fissa gli obiettivi obbligatori per ogni nazione e stabilisce le norme relative ai progetti comuni tra gli Stati membri e all’accesso alla rete elettrica per l’energia da fonti rinnovabili.
"Il recepimento della nuova direttiva comunitaria 2009/28/CE può rappresentare l’occasione per rivedere i meccanismi di formazione delle decisioni in materia di politica energetica - dichiara Roberto Longo, presidente di Aper (Associazione Produttori Energia da Fonti Rinnovabili) - Nel concreto si auspica un coinvolgimento attivo di tutti gli stakeholder e il rispetto delle tempistiche, nell’ottica di un approccio teso a cogliere da subito le opportunità e i benefici sociali, economici ed ambientali offerti dall’industria rinnovabile e non più vissuto in difesa, nel mero tentativo di contenere un onere a torto ritenuto insopportabile per il nostro Paese".

Il boom del fotovoltaico

Nel mondo delle energie rinnovabili il fotovoltaico è tra i settori in maggiore sviluppo e l’Italia lo testimonia. In base ai dati del Gse (Gestore Servizi Elettrici) aggiornati a febbraio 2010, la crescita è costante su tutto il territorio nazionale, con un incremento medio del 100% e una potenza installata che passa da 7 a 14 Watt per abitante. Nella classifica per regioni, prima è sempre la Puglia, seguita dalla Lombardia e dall’Emilia Romagna.
Una conferma del continuo sviluppo arriva anche dal Rapporto "Comuni rinnovabili 2010" di Legambiente, secondo cui i "Comuni del solare" nel nostro Paese sono 6.801, contro i 5.580 dell’anno scorso. E i margini di sviluppo sono ancora notevoli.
"Anche il 2010 è all’insegna della crescita delle energie rinnovabili. In particolare, quest’anno il fotovoltaico può puntare all’obiettivo dei 1.500 MW di potenza installata. Sul raggiungimento di questo traguardo influirà, però, l’andamento dei prezzi, che potrebbe risentire del possibile taglio degli incentivi in Germania a luglio. Ma l’obiettivo dei 1.500 MW, pur se ambizioso, è senz’altro realistico", afferma Gianni Silvestrini, direttore scientifico del Kyoto Club e presidente di Exalto.
Un ulteriore sviluppo del settore non può prescindere da seri programmi politici di sviluppo e regole certe. "La green economy è una realtà, ma in Italia alcuni fattori concorrono ancora oggi a limitarne lo sviluppo: primo fra tutti un quadro regolamentare incerto e instabile - spiega Gert Gremes Presidente del Gifi, il Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane di Anie - Eliminare le barriere è una condizione necessaria per il raggiungimento degli impegni sottoscritti dal nostro Paese in ambito europeo. Anche se la congiuntura economica si presenta attualmente negativa, le energie rinnovabili registrano una domanda crescente e generano investimenti. L’Italia non può perdere una tale opportunità e l’impegno delle politiche pubbliche dovrebbe andare in questa direzione. Gli scenari futuri lasciano intravedere una continuità con il recente passato - conclude Gremes - Il settore dell’energia sta attraversando una fase di profondi cambiamenti e le tecnologie rinnovabili assumono una rilevanza eccezionale nel nuovo scenario".
L’ottimo stato di salute del fotovoltaico italiano è confermato anche da Gianni Chianetta, presidente di Assosolare, che dichiara: "Considerando il record di 1 GW di potenza installata con il secondo conto energia, corrispondenti a 70.000 impianti, da aggiungere ai 165 MW del primo conto energia, l’Italia si piazza in seconda posizione in Europa, dopo la Germania (fonte: Gse). Il business del fotovoltaico in Italia è oggi composto da circa 1.000 imprese, tra produttori, distributori e installatori di sistemi e componenti. Il giro d’affari generato per il 2009 è stimato in 2,5 miliardi di euro, mentre dal punto di vista occupazionale il fotovoltaico impiega direttamente o indirettamente circa 20mila persone. Numeri importanti che, ci auguriamo, potranno crescere ulteriormente con il nuovo conto energia, che tutto il settore sta aspettando ormai da mesi".

Le sinergie

Greenergy Expo ed EnerSolar+ si svolgeranno in contemporanea con diversi eventi in grado di creare sinergie significative. Negli stessi giorni si terrà infatti PV Tech, il salone internazionale dei macchinari e delle tecnologie produttive per l’industria fotovoltaica. Tra le altre manifestazioni in programma va segnalata HTE-Hi.Tech-Expo, la grande kermesse dedicata al mondo delle tecnologie innovative, composta da diverse aree tematiche dedicate a coating, condensatori e ultra-condensatori, criogenia, fusione nucleare, idrogeno e celle a combustibile, laser e fotonica, magneti e superconduttori, nanotecnologie, tecnologie del plasma, tecnologie della visione, vuoto e ultravuoto.

Dopo il grande successo dell’edizione 2009, che ha registrato la partecipazione di oltre 450 operatori - in particolare installatori di impianti a energia solare - ritorna INVEX, l’evento dedicato all’industria degli inverter. INVEX 2010 si terrà mercoledì 17 novembre a fieramilano, Rho, e sarà un’interessante opportunità per gli operatori di un settore in cui l’Italia svolge un ruolo importante: il nostro Paese è, infatti, uno dei maggiori produttori al mondo di inverter. Nell’ambito del secondo Inverter Day saranno trattati temi quali: "Lo stato della ricerca in Europa: situazione attuale e prospettive"; "Inverter e rete di media/alta tensione"; "Il ruolo fondamentale della funzione MPPT: tecnologia attuale e prospettive"; "Manutenzione, costi, affidabilità degli impianti".