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Costruzioni, delusione delle piccole/medie imprese per il Decreto Sviluppo bis

Il Decreto Sviluppo Bis si avvia alle sospirate battute finali: dopo aver guadagnato la fiducia del Senato, nonostante l’astensione del Pdl che ha scatenato la crisi del Governo Monti, il maxiemendamento è ora al vaglio della Camera che dovrà pronunciarsi entro il 18 dicembre.
Il testo introduce novità in merito alle semplificazioni burocratiche, appalti ed edilizia ma delude le aspettative delle piccole e medie imprese: salta infatti l’autocertificazione DURC per gli appalti, che permetteva di produrre un’attestazione di regolarità contributiva autocertificata nel caso la PA ne ritardasse l’emissione, mentre è stato riportato a 500 milioni di euro l’importo al di sopra del quale la realizzazione di nuove infrastrutture (escludendo quelle già aggiudicate o previste nei piani delle PA) può essere agevolata grazie ad un credito di imposta. Una decisione, quest’ultima, che taglia fuori tutte le imprese impegnate in lavori di media entità.
Altre novità presentate nel decreto:
Burocrazia ridotta: Autorizzazioni sostituite da una semplice comunicazione allo sportello delle attività produttive, è la possibilità riconosciuta dal testo che prevede (fino al 31 dicembre 2013) zone sperimentali a burocrazia zero, senza vincolo paesaggistico.
Qualificazione dell’impresa: Con appalti sopra i 20 milioni di euro l’impresa può certificare la propria attività selezionando i cinque migliori anni del decennio precedente la pubblicazione del bando.
Appalti pubblici: scende al 20% la quota di garanzia non svincolabile durante l’esecuzione del contratto, per i contratti pubblici stipulati dopo l’entrata in vigore del ddl. Lo svincolo automatico delle garanzie di buona esecuzione è dato dalla messa in esercizio senza collaudo prolungata per oltre un anno. Per svincolare la quota del 20% serve invece il collaudo.
Inoltre è stato stabilito che le spese per la pubblicazione degli avvisi pubblici sostenute dalla stazione appaltante vengano rimborsate, entro 60 giorni dall’aggiudicazione, dall’ente aggiudicatore.
Impatto ambientale: per quanto riguarda le grandi opere, il Ministero dell’Ambiente dovrà valutare le osservazioni di soggetti pubblici e privati entro 30 giorni dalla presentazione dei documenti da parte dell’autorità proponente o del soggetto aggiudicatore.
Fondo unico per edilizia scolastica: dal 2013 affluiranno in questo fondo tutte le risorse destinate ad interventi sugli edifici scolastici. Il Ministro dell’Istruzione dovrà definire le modalità e le priorità circa l’approvazione di piani triennali di edilizia scolastica.
Intanto l’incertezza politica scatenata negli ultimi giorni sembra non debba infierire sul maxiemendamento: il Presidente del Consiglio Mario Monti ha infatti assicurato che nonostante le sue dimissioni, la legge di Stabilità si farà.
(In allegato il testo del maxi emendamento)
Il testo introduce novità in merito alle semplificazioni burocratiche, appalti ed edilizia ma delude le aspettative delle piccole e medie imprese: salta infatti l’autocertificazione DURC per gli appalti, che permetteva di produrre un’attestazione di regolarità contributiva autocertificata nel caso la PA ne ritardasse l’emissione, mentre è stato riportato a 500 milioni di euro l’importo al di sopra del quale la realizzazione di nuove infrastrutture (escludendo quelle già aggiudicate o previste nei piani delle PA) può essere agevolata grazie ad un credito di imposta. Una decisione, quest’ultima, che taglia fuori tutte le imprese impegnate in lavori di media entità.
Altre novità presentate nel decreto:
Burocrazia ridotta: Autorizzazioni sostituite da una semplice comunicazione allo sportello delle attività produttive, è la possibilità riconosciuta dal testo che prevede (fino al 31 dicembre 2013) zone sperimentali a burocrazia zero, senza vincolo paesaggistico.
Qualificazione dell’impresa: Con appalti sopra i 20 milioni di euro l’impresa può certificare la propria attività selezionando i cinque migliori anni del decennio precedente la pubblicazione del bando.
Appalti pubblici: scende al 20% la quota di garanzia non svincolabile durante l’esecuzione del contratto, per i contratti pubblici stipulati dopo l’entrata in vigore del ddl. Lo svincolo automatico delle garanzie di buona esecuzione è dato dalla messa in esercizio senza collaudo prolungata per oltre un anno. Per svincolare la quota del 20% serve invece il collaudo.
Inoltre è stato stabilito che le spese per la pubblicazione degli avvisi pubblici sostenute dalla stazione appaltante vengano rimborsate, entro 60 giorni dall’aggiudicazione, dall’ente aggiudicatore.
Impatto ambientale: per quanto riguarda le grandi opere, il Ministero dell’Ambiente dovrà valutare le osservazioni di soggetti pubblici e privati entro 30 giorni dalla presentazione dei documenti da parte dell’autorità proponente o del soggetto aggiudicatore.
Fondo unico per edilizia scolastica: dal 2013 affluiranno in questo fondo tutte le risorse destinate ad interventi sugli edifici scolastici. Il Ministro dell’Istruzione dovrà definire le modalità e le priorità circa l’approvazione di piani triennali di edilizia scolastica.
Intanto l’incertezza politica scatenata negli ultimi giorni sembra non debba infierire sul maxiemendamento: il Presidente del Consiglio Mario Monti ha infatti assicurato che nonostante le sue dimissioni, la legge di Stabilità si farà.
(In allegato il testo del maxi emendamento)