Focus Progetti

25.11.2014
Questo articolo ha più di 3 anni

Corpo Forestale di Cagliari sequestra un impianto eolico perché sprovvisto di VIA

Dopo l’entrata in vigore dello DL n. 133 Sblocca Italia, anche gli impianti inferiori ai 60kW devono essere provvisti di Valutazione di Impatto Ambientale VIA per essere in regola.
A poco più di due mesi dall’entrata in vigore del Decreto Sblocca-Italia, voluto dal governo Renzi per il rilancio del mercato immobiliare italiano, fioccano le prime disposizioni applicative del DL n. 133 anche per l'eolico.

Per la prima volta in Italia è stata contestata a una società la violazione della legge Sblocca Italia: a Villanovaforru, nella provincia cagliaritana, il Nucleo Investigativo del Corpo Forestale di Cagliari ha sequestrato un aerogeneratore eolico installato da una impresa di Milano.

La violazione contestata alla ditta milanese, il cui impianto è stato posto sotto sequestro dalla Guardia Forestale del capoluogo sardo, riguarda la Valutazione con esito negativo dell’impatto ambientale dell’installazione.

Prima dell’entrata in vigore della legge, gli impianti di capacità inferiore a 60kW non erano soggetti a VIA o Valutazione di Impatto Ambientale; ora invece, dopo l’approvazione del Decreto Sblocca Italia, anche gli impianti di capacità uguale o inferiore a 60kW, come il generatore di energia da fonte eolica installato nel Medio Campidano, devono superare il test VIA per essere in regola.

La direttiva VIA sostanzialmente integra considerazioni di natura ambientale nel processo decisionale dei progetti, contribuendo ad accrescerne la sostenibilità e a responsabilizzare l’opinione pubblica.

Nel Decreto Sblocca Italia, concepito per il rilancio delle grandi opere strutturali del paese, trovano spazio, evidentemente ora non più solo sulla carta, misure di governance, energia (ad es. Conto Termico semplificato) ed edilizia (come il Regolamento Unico) per il recupero e la riqualificazione del territorio e la lotta all’abusivismo.

Il sequestro dell’impianto eolico in Sardegna, compresa la strada di collegamento e la piazzola di basamento in cemento di 100 mq, dove sorge la struttura, rientra tra le azioni preventive delle amministrazioni locali finalizzate alla tutela del territorio e dei suoi abitanti.