Speciale 169
Gli impianti a biomassa: la normativa per l’installazione e le certificazioni per generatori e combustibili
30.11.2021
Articolo
di Simone Michelotto

Controllo e manutenzione degli impianti a biomassa

Il sistema di scarico dei fumi è particolarmente importante nel caso dei generatori a biomassa vista la tipologia di residui che i combustibili possono generare. Pertanto, le attività di controllo e manutenzione assumono grande importanza sia per garantire il corretto funzionamento dell’impianto a biomassa che per la sicurezza generale degli edifici e delle persone. 
 
L’art. 8 del DPR 74/2013 e la norma UNI 10389/2009 definiscono la procedura per il controllo dell’efficienza energetica del generatore di calore mediante il controllo dei fumi di combustione. Questi controlli devono essere realizzati all’atto della prima messa in esercizio dell’impianto, nel caso di sostituzione del generatore di calore o di interventi che modificano l’efficienza energetica. I valori minimi di rendimento, a seconda della tipologia del generatore di calore e in base alla data di installazione, sono specificati nell’Allegato B dello stesso decreto e da regolamenti regionali, ai quali il decreto demanda prescrizioni più specifiche e restrittive. 

In caso di anomalie dell'impianto a biomassa (perdite di fumi e fuliggini, fessurazioni, macchiature, ostruzioni accidentali del condotto o per danneggiamento di alcuni degli elementi del condotto fumario, ecc.), o nei casi di sostituzione del combustibile o del generatore, la periodicità viene meno ed è fatto obbligo di procedere immediatamente con le verifiche necessarie per accertare l'idoneità del sistema e programmare l’intervento necessario sui condotti di scarico dei fumi (pulizia, risanamento, sostituzione). 

Il punto 8 della UNI 10683 riguarda il controllo e la manutenzione dell’impianto a biomassa. Le operazioni preliminari di controlli consistono:

  • nella presa visione della documentazione tecnica di installazione e dei rapporti delle manutenzioni effettuate in precedenza (la mancanza di tali documenti deve essere menzionata in forma scritta nel rapporto di controllo e manutenzione);

  • nell’esame visivo del locale di installazione che ne verifichi i requisiti prescritti; 

  • nell’esame visivo dello stato di conservazione dell’apparecchio; 

  • nell’esame visivo del camino e del canale da fumo. 

A questi controlli si aggiungono alcune verifiche strumentali, ossia eseguite con attrezzature e rilevatori specifici riguardanti l’assenza di reflussi di fumi all’interno dei locali o di perdite dai condotti di scarico. Per l’analisi più puntuale e dettagliata si ricorre alla videoispezione. La periodicità delle manutenzioni deve essere eseguita secondo il libretto d’uso e manutenzione fornito dal fabbricante o dall’installatore; in assenza di tale documentazione la norma fornisce i necessari riferimenti temporali.
 
 

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