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Come crescono le comunità energetica in Italia? Lo studia il Progetto UE COME RES
Il Progetto, trai cui partner conta anche ENEA, studierà le comunità energetiche sorte nei Paesi UE per analizzarne le caratteristiche principali e sviluppare delle buone pratiche condivise
L’Italia, assieme ad ENEA, continua ad avere un ruolo di primo piano nelle attività di incentivazione e sviluppo delle comunità energetiche. Anche grazie alla partecipazione ad un nuovo Progetto Europeo finanziato dal programma Horizon 2020 che analizzerà le iniziative nei vari territori dell’UE per valutarne le potenzialità, i fattori trainanti, i modelli di business applicati e gli aspetti legali caratterizzanti, sarà possibile acquisire un quadro più chiaro di quelle che sono le dinamiche che supportano in modo valido lo sviluppo di queste comunità di gestione efficiente dell’energia da rinnovabili.
Il progetto COME RES ha ricevuto un finanziamento di circa 3 milioni di euro dal programma quadro europeo per la ricerca e l’innovazione e vede la partecipazione di 16 partner internazionali, tra cui la Freie Univertisität di Berlino con ruolo di coordinatore; la nostra ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, e l’italiana Ecoazioni Snc.
“Nell’ambito di questo progetto ENEA mette a disposizione del partenariato le competenze tecnico-scientifiche per la progettazione delle comunità energetiche, oltre alla capacità di fare rete, a livello territoriale, per lo stretto rapporto con i diversi stakeholder coinvolti nel processo come decisori politici a livello nazionale e locale, operatori del mercato energetico, associazioni di categoria e del terzo settore e cittadini”, ha raccontato Elena De Luca, ricercatrice ENEA del Dipartimento Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili.
Il progetto terrà in considerazione tre differenti casi studio per il nostro Paese: due localizzati in Piemonte, Regione particolarmente virtuosa e per questo scelta come caso “modello”, e un terzo in Puglia, Regione dove invece lo sviluppo delle comunità energetiche è ancora in una fase embrionale.
Il progetto UE “COME RES – ha spiegato la De Luca - è focalizzato su fotovoltaico, eolico (onshore), sistemi di accumulo di comunità e soluzioni integrate e intende coinvolgere i soggetti interessati, come Comuni, condomini, famiglie o cooperative, nel rispetto del principio di autoconsumo e autosufficienza energetica”.
I partner del progetto, oltre che analizzare le esperienze locali di sviluppo e gestione delle comunità energetiche monitoreranno l’evoluzione delle procedure di recepimento della Direttiva sulle Energie Rinnovabili (RED II) da parte delle Nazioni coinvolte, osservando il modo in cui le diverse realtà europee danno applicazione alle normative che dal 2018 incentivano e regolano le comunità energetiche.
“Tutti gli Stati UE sono obbligati a recepire il quadro normativo entro giugno 2021.- ha concluso De Luca - Anche per questo i partner di COME RES seguiranno l’attuazione del nuovo quadro giuridico europeo nei rispettivi Paesi, fornendo supporto alle autorità nazionali, regionali e locali”.
Il progetto COME RES ha ricevuto un finanziamento di circa 3 milioni di euro dal programma quadro europeo per la ricerca e l’innovazione e vede la partecipazione di 16 partner internazionali, tra cui la Freie Univertisität di Berlino con ruolo di coordinatore; la nostra ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, e l’italiana Ecoazioni Snc.
“Nell’ambito di questo progetto ENEA mette a disposizione del partenariato le competenze tecnico-scientifiche per la progettazione delle comunità energetiche, oltre alla capacità di fare rete, a livello territoriale, per lo stretto rapporto con i diversi stakeholder coinvolti nel processo come decisori politici a livello nazionale e locale, operatori del mercato energetico, associazioni di categoria e del terzo settore e cittadini”, ha raccontato Elena De Luca, ricercatrice ENEA del Dipartimento Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili.
Il progetto terrà in considerazione tre differenti casi studio per il nostro Paese: due localizzati in Piemonte, Regione particolarmente virtuosa e per questo scelta come caso “modello”, e un terzo in Puglia, Regione dove invece lo sviluppo delle comunità energetiche è ancora in una fase embrionale.
Il progetto UE “COME RES – ha spiegato la De Luca - è focalizzato su fotovoltaico, eolico (onshore), sistemi di accumulo di comunità e soluzioni integrate e intende coinvolgere i soggetti interessati, come Comuni, condomini, famiglie o cooperative, nel rispetto del principio di autoconsumo e autosufficienza energetica”.
I partner del progetto, oltre che analizzare le esperienze locali di sviluppo e gestione delle comunità energetiche monitoreranno l’evoluzione delle procedure di recepimento della Direttiva sulle Energie Rinnovabili (RED II) da parte delle Nazioni coinvolte, osservando il modo in cui le diverse realtà europee danno applicazione alle normative che dal 2018 incentivano e regolano le comunità energetiche.
“Tutti gli Stati UE sono obbligati a recepire il quadro normativo entro giugno 2021.- ha concluso De Luca - Anche per questo i partner di COME RES seguiranno l’attuazione del nuovo quadro giuridico europeo nei rispettivi Paesi, fornendo supporto alle autorità nazionali, regionali e locali”.
