Focus Enti e Associazioni
Questo articolo ha più di 3 anni
Combustione di legna e pellet: i dati ufficiali sulle emissioni di PM10 non sono coerenti con la realtà
Emissioni nocive dalla combustione di legna e pellet: i dati ufficiali, secondo AIEL, non corrispondono alla realtà. Una proposta al Governo in 10 punti.
Sono diverse le lacune che presentano i dati ufficiali sui prodotti della combustione di legna e pellet, come numerose sono le differenze di questi dati rispetto alla realtà.
A evidenziare tali discrepanze uno studio di AIEL, Associazione Italiana Energie Agroforestali, che sottolinea come molte considerazioni ufficiali sul peggioramento della qualità dell’aria riconducibile agli ultimi vent’anni, durante i quali si sarebbe verificato un aumento importante dei consumi di legna e pellet, non siano per niente comparabili agli approfondimenti elaborati dall’associazione.
Senza contare, inoltre, che di recente sono stati elaborati studi a livello nazionale che ipotizzano scenari di evoluzione dei consumi e delle emissioni di PM10, da oggi al 2030, e che sembrano anch’essi molto distanti dalla realtà documentata dall’Associazione.
Ecco perché AIEL propone di dare vita a un confronto su scala nazionale, tra le istituzioni competenti e gli operatori, in modo da cercare di ricostruire serie storiche dei consumi e delle emissioni più coerenti, che aiutino a mettere in atto efficaci politiche ambientali ed energetiche e che risolvano ogni dubbio da parte dei decisori politici, spesso fuorviati dalla diversità dei dati che si trovano ad analizzare e portati, di conseguenza, a prendere decisioni sbagliate.
AIEL, per supportare scelte di politica ambientale a favore dell’efficientamento energetico per quanto riguarda la combustione di legna e pellet a livello domestico, ha elaborato, in 10 passi, una proposta concreta al Governo che, se messa in atto, consentirà di dimezzare il contributo della combustione residenziale alle emissioni di PM10 in pochi anni.
A evidenziare tali discrepanze uno studio di AIEL, Associazione Italiana Energie Agroforestali, che sottolinea come molte considerazioni ufficiali sul peggioramento della qualità dell’aria riconducibile agli ultimi vent’anni, durante i quali si sarebbe verificato un aumento importante dei consumi di legna e pellet, non siano per niente comparabili agli approfondimenti elaborati dall’associazione.
Senza contare, inoltre, che di recente sono stati elaborati studi a livello nazionale che ipotizzano scenari di evoluzione dei consumi e delle emissioni di PM10, da oggi al 2030, e che sembrano anch’essi molto distanti dalla realtà documentata dall’Associazione.
Ecco perché AIEL propone di dare vita a un confronto su scala nazionale, tra le istituzioni competenti e gli operatori, in modo da cercare di ricostruire serie storiche dei consumi e delle emissioni più coerenti, che aiutino a mettere in atto efficaci politiche ambientali ed energetiche e che risolvano ogni dubbio da parte dei decisori politici, spesso fuorviati dalla diversità dei dati che si trovano ad analizzare e portati, di conseguenza, a prendere decisioni sbagliate.
AIEL, per supportare scelte di politica ambientale a favore dell’efficientamento energetico per quanto riguarda la combustione di legna e pellet a livello domestico, ha elaborato, in 10 passi, una proposta concreta al Governo che, se messa in atto, consentirà di dimezzare il contributo della combustione residenziale alle emissioni di PM10 in pochi anni.
- Pubblicare il decreto di attuazione dell’articolo 290, comma 4, del d.lgs. 152/2006, in modo da prevedere obbligatoriamente per tutti i meccanismi incentivanti generatori a biomasse domestici il riferimento ai requisiti di prestazioni introdotti proprio da questo decreto di attuazione;
- Omogeneizzare i provvedimenti di limitazione all’esercizio degli impianti domestici a biomasse, per rivolgerli solo alle classi prestazionali peggiori;
- Promuovere la revisione delle norme di prodotto dei generatori domestici a biomasse a livello europeo;
- Sostenere la certificazione di prodotto e di processo dei biocombustibili legnosi, specificando requisiti specifici per tutti i meccanismi incentivanti;
- Abbassare l’IVA del pellet certificato al 10%;
- Favorire il Conto Termico come misura di incentivazione per la sostituzione di vecchi generatori e impianti inquinanti con strumenti nuovi e meno impattanti;
- Attuare la riforma del d.lgs. 152/2006, in modo da aggiornare i valori limite di emissione, introdurre i riferimenti alle norme di prodotto dei biocombustibili e accogliere le diverse modifiche proposte da AIEL;
- Mettere in atto più verifiche e controlli sugli impianti domestici, in modo da rendere più veloce la diffusione del libretto d’impianto; l’implementazione dei catasti informatici degli impianti termici, le dichiarazioni di conformità delle installazioni e la manutenzione dei generatori e degli impianti fumari;
- Favorire percorsi di formazione professionale per istallatori e manutentori di impianti a biomassa;
- Dare vita a campagne di informazione ed educazione per diffondere nei cittadini la cultura del corretto utilizzo del legno, puntando essenzialmente su tre punti chiave: qualità del biocombustibile gestione corretta del generatore; corretta gestione, manutenzione e installazione dell’impianto; riqualificazione del vecchio impianto con generatori di ultima generazione.
