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CNA, 8% di ritenuta fiscale su bonifici a imprese edili e impiantistiche dal 2015: una sberla da 920 milioni di euro
Dal Presidente CNA, Daniele Vaccarino, forti critiche alla decisione dell'esecutivo di raddoppiare la ritenuta fiscale sui bonifici alle imprese esecutrici di lavori di ristrutturazione e riqualificazione degli edifici.
Dal sito di CNA, Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media impresa, il severo monito del suo Presidente, Daniele Vaccarino: “No alla sberla da 920 milioni alle piccole imprese dell’edilizia e dell’impiantistica”.
La manovra da 920 milioni di euro cui fa riferimento Vaccarino riguarderebbe l’incremento dal 4% all’8% della ritenuta fiscale sui bonifici bancari per le operazioni di ristrutturazione ed efficientamento energetico eseguiti dalle imprese.
Con la legge di Stabilità per il 2015 di prossima entrata in vigore, infatti, è previsto un raddoppio della percentuale di ritenuta fiscale sui bonifici con cui i contribuenti pagano le imprese che hanno eseguito lavori di riqualificazione energetica e ristrutturazione.
Riassumendo, se da un lato le aliquote di detrazione fiscale ecobonus 65%, bonus ristrutturazioni 50% e bonus mobili 50% resteranno invariate per tutto il 2015, d’altro canto, la ritenuta fiscale sui bonifici dei contribuenti che usufruiranno delle agevolazioni per l’efficientamento e la riqualificazione dei propri edifici raddoppierà, passando dal 4 all’8%.
Secondo stime stesse del Governo, tale applicazione garantirà allo Stato una liquidità di circa 920 milioni di euro per il 2015, una cifra, questa, sottratta principlamente alla filiera delle costruzioni italiana in un momento particolarmente critico per il settore.
A detta del Governo, l’aumento della ritenuta servirebbe a contrastare l’evasione fiscale, una questione notoriamente spinosa per il Paese.
Secondo Vaccarino, invece, se davvero l’esecutivo fosse intenzionato a combattere l’evasione, basterebbe applicare una ritenuta dello 0,1%, un importo minimo ma comunque sufficiente affinché gli istituti bancari comunichino prontamente all’Agenzia delle Entrate i pagamenti alle imprese.
L’insoddisfazione del Presidente di CNA, Daniele Vaccarino, si va ad aggiungere a quella espressa appena qualche giorno fa dal Presidente di CNA Installazione e Impianti, Carmine Battipaglia, che lamentava la mancanza di coraggio e di strategia dell'esecutivo nella stabilizzazione dell’ecobonus 65% e del bonus ristrutturazioni 50% ben oltre il 2015.
Fonte: CNA
La manovra da 920 milioni di euro cui fa riferimento Vaccarino riguarderebbe l’incremento dal 4% all’8% della ritenuta fiscale sui bonifici bancari per le operazioni di ristrutturazione ed efficientamento energetico eseguiti dalle imprese.
Con la legge di Stabilità per il 2015 di prossima entrata in vigore, infatti, è previsto un raddoppio della percentuale di ritenuta fiscale sui bonifici con cui i contribuenti pagano le imprese che hanno eseguito lavori di riqualificazione energetica e ristrutturazione.
Riassumendo, se da un lato le aliquote di detrazione fiscale ecobonus 65%, bonus ristrutturazioni 50% e bonus mobili 50% resteranno invariate per tutto il 2015, d’altro canto, la ritenuta fiscale sui bonifici dei contribuenti che usufruiranno delle agevolazioni per l’efficientamento e la riqualificazione dei propri edifici raddoppierà, passando dal 4 all’8%.
Secondo stime stesse del Governo, tale applicazione garantirà allo Stato una liquidità di circa 920 milioni di euro per il 2015, una cifra, questa, sottratta principlamente alla filiera delle costruzioni italiana in un momento particolarmente critico per il settore.
A detta del Governo, l’aumento della ritenuta servirebbe a contrastare l’evasione fiscale, una questione notoriamente spinosa per il Paese.
Secondo Vaccarino, invece, se davvero l’esecutivo fosse intenzionato a combattere l’evasione, basterebbe applicare una ritenuta dello 0,1%, un importo minimo ma comunque sufficiente affinché gli istituti bancari comunichino prontamente all’Agenzia delle Entrate i pagamenti alle imprese.
L’insoddisfazione del Presidente di CNA, Daniele Vaccarino, si va ad aggiungere a quella espressa appena qualche giorno fa dal Presidente di CNA Installazione e Impianti, Carmine Battipaglia, che lamentava la mancanza di coraggio e di strategia dell'esecutivo nella stabilizzazione dell’ecobonus 65% e del bonus ristrutturazioni 50% ben oltre il 2015.
Fonte: CNA
