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Calcolo energetico degli edifici: ANIT chiarisce gli effetti delle UNI EN ISO 15016-1 e 15017-1
Un articolo ANIT aiuta a prepararsi ai cambiamenti che avverranno nel 2019 in merito alle modalità di calcolo energetico degli edifici
Il calcolo energetico degli edifici in questi tempi sta subendo numerose importanti variazioni, dal primo marzo sono ad esempio state pubblicate le UNI EN ISO 52016-1 e UNI EN ISO 52017-1 che stabiliscono il calcolo in regime dinamico orario degli edifici.
Nonostante queste recenti pubblicazioni però i tecnici e professionisti del settore potranno continuare a utilizzare il metodo quasi stazionario medio mensile fino a che, nel 2019, queste nuove norme non verranno seguite dagli allegati nazionali che si presume verranno accompagnati da un chiarimento legislativo che si occuperà di disciplinare le loro modalità ed i tempi di applicazione.
Le due nuove UNI stabiliscono delle nuove procedure per la valutazione dei fabbisogni energetici per il riscaldamento e il raffrescamento, per il calcolo delle temperature esterne e per l’individuazione dei carichi termici sensibili e latenti come previsto dal pacchetto “EPBD” realizzato dal CEN (comitato di normazione europeo) su mandato della Commissione Europea.
Nonostante l’adozione di queste nuove normative non abbia ancora comportato una variazione nelle prescrizioni di calcolo è giusto informarsi e comprendere con chiarezza che cosa cambierà il prossimo anno con la pubblicazione degli allegati nazionali e, per fare ciò, ANIT (Associazione Nazionale per l’Isolamento Termico e acustico) ha proposto nel suo sito un breve articolo che ricapitola tutto ciò che vale la pena di sapere.
Nell’articolo di Giorgio Galbusera che è organizzato come un’intervista (disponibile alla fine del focus) si possono reperire le informazioni utili da avere per prepararsi alla futura pubblicazione degli allegati, i vantaggi che potranno essere percepiti grazie all’adozione del metodo dinamico, consigli sui software da utilizzare per effettuare il calcolo energetico degli edifici e delle utili indicazioni per prepararsi alle novità normative sfruttando i servizi ANIT.
Nonostante queste recenti pubblicazioni però i tecnici e professionisti del settore potranno continuare a utilizzare il metodo quasi stazionario medio mensile fino a che, nel 2019, queste nuove norme non verranno seguite dagli allegati nazionali che si presume verranno accompagnati da un chiarimento legislativo che si occuperà di disciplinare le loro modalità ed i tempi di applicazione.
Le due nuove UNI stabiliscono delle nuove procedure per la valutazione dei fabbisogni energetici per il riscaldamento e il raffrescamento, per il calcolo delle temperature esterne e per l’individuazione dei carichi termici sensibili e latenti come previsto dal pacchetto “EPBD” realizzato dal CEN (comitato di normazione europeo) su mandato della Commissione Europea.
Nonostante l’adozione di queste nuove normative non abbia ancora comportato una variazione nelle prescrizioni di calcolo è giusto informarsi e comprendere con chiarezza che cosa cambierà il prossimo anno con la pubblicazione degli allegati nazionali e, per fare ciò, ANIT (Associazione Nazionale per l’Isolamento Termico e acustico) ha proposto nel suo sito un breve articolo che ricapitola tutto ciò che vale la pena di sapere.
Nell’articolo di Giorgio Galbusera che è organizzato come un’intervista (disponibile alla fine del focus) si possono reperire le informazioni utili da avere per prepararsi alla futura pubblicazione degli allegati, i vantaggi che potranno essere percepiti grazie all’adozione del metodo dinamico, consigli sui software da utilizzare per effettuare il calcolo energetico degli edifici e delle utili indicazioni per prepararsi alle novità normative sfruttando i servizi ANIT.
