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10.10.2012
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ANIMA. L’export sostiene il 57% della produzione italiana mentre calano occupazione e mercato interno

L’export mantiene a galla le aziende italiane nonostante il mercato interno non sia a livelli competitivi da anni. Questo il quadro delineato in occasione dell’assemblea annuale dei Soci ANIMA (Federazione delle Associazioni Nazionali dell´Industria Meccanica Varia ed Affine) che ha presentato il consuntivo 2011 analizzando le previsioni per il 2012 rispetto ai dati ad oggi disponibili*.

Il 2011 è stato un anno produttivo a due facce con una positiva accelerazione nei primi sei mesi seguita da una brusca frenata dopo l’estate con il crollo verticale della produzione.

L’unica variabile a mantenere il segno positivo è l’export, in crescita costante di circa il 2% sia nel 2011 che in quest’anno: un trend inevitabile se si pensa che ben il 57% dell’attuale produzione è destinato all’estero.
I dati occupazionali registrano invece un trend negativo, con una flessione dell’1,7% nel 2011 che si mantiene purtroppo stabile nel 2012.

“La situazione del mercato interno si sta ormai cronicizzando. – ha puntualizzato Sandro Bonomi, presidente di ANIMA – Complici la stretta creditizia, i mancati pagamenti da parte delle PA, l’elevata pressione fiscale, le nostre aziende finiscono per arenarsi nelle sabbie mobili della stagnazione. Unica valvola di sicurezza è ancora una volta l’export, per le aziende che già tradizionalmente destinavano gran parte della produzione all’estero”.

Nello specifico il settore dedicato alle macchine e agli impianti per la produzione di energia denuncia un trend negativo di produzione (in ulteriore calo del 2,1% nell’anno in corso) con velocità inversa invece per l’export (+1,9% nel 2012), mentre l’occupazione segna un calo del 3% stabile dal 2011: il settore è stato pesantemente condizionato dal crollo produttivo delle turbine a vapore (-26,1%) in conseguenza di un export sfavorevole (-19%).

Le tecnologie e i prodotti per l’industria segnano un +2,3% per la produzione del 2011, mentre un lieve calo è previsto per la fine del 2012 (-1,8%), con esportazioni in forte crescita nel 2011 (+7,5%) e stabili per l’anno in corso.

Da sottolineare invece il trend positivo per le macchine e i prodotti per l’edilizia che mantengono una crescita produttiva stabile sia nel 2011 che nel 2012 (+1,7%), rafforzata da un export importante (+4% circa in entrambe le annate). Contestualizzando il dato si evince comunque che i livelli pre-crisi (prima del 2009) restano ancora difficilmente raggiungibili.

(*Elaborazione Ufficio Studi ANIMA Luglio 2011).