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ANIMA, Co.Aer: cautamente positivi i dati 2011 per le rinnovabili termiche
Un cauto ottimismo caratterizza l’andamento del mercato delle rinnovabili termiche: l’associazione Co.Aer di ANIMA rende noto infatti che il settore Apparecchiature ed impianti aeraulici nel 2011 ha segnato una crescita dell’1,1%.
Il dato va interpretato positivamente visto che il settore registra una lieve crescita nonostante il fatturato nazionale sia in calo rispetto al 2010, a causa soprattutto del crollo dell’edilizia e dell’instabilità economica. A far sopravvivere il mercato è ancora una volta l’export, principalmente verso Paesi europei, che nel 2011 ha fatto segnare una crescita del 3,8%.
I dati più positivi sul fronte del mercato interno arrivano dalle ristrutturazioni edilizie, dove alcune tipologie di pompe di calore hanno registrato per il 2011 aumenti di fatturato a due cifre.
Anche i roof-top hanno mantenuto un aumento di produzione grazie soprattutto alle esportazioni e nonostante la lieve contrazione del mercato Italia.
Il settore dei chiller ad acqua e ad aria merita invece un’osservazione a parte: il dato positivo di questo settore mostra infatti che il mercato si sta spostando verso le vendite di unità con maggior valore aggiunto e di unità a pompa di calore, a discapito delle versioni “solo freddo”. I dati del 2012 dovrebbero pertanto ripresentare il segno positivo grazie soprattutto alla crescita di utilizzo dei chiller nel settore residenziale.
I climatizzatori split segnano invece una diminuzione di vendite nel mercato Italia, a causa anche di una stagione climatica non favorevole: il caldo prolungato del 2012 fa prevedere che questo dato possa risollevarsi ma va sottolineato che questi prodotti sono soprattutto di importazione. Per i climatizzatori sono comunque previsti, per il 2013, nuovi obblighi di efficienza energetica minima stagionale: ciò quindi lascia pensare che la gamma di prodotti verrà aggiornata a breve con nuove tipologie a maggior risparmio energetico.
Il presidente di Co.Aer Bruno Bellò ha manifestato qualche perplessità in merito alla SEN, la Strategia Energetica Nazionale, in discussione pubblica dallo scorso 16 ottobre: nonostante gli obiettivi del Governo per i prossimi anni siano di fatto condivisibili, rimangono ancora alcuni dubbi in merito al ruolo che avranno le rinnovabili termiche ed in particolare le pompe di calore.
“Nel documento – ha commentato Bellò - si ammette che fino ad ora lo sviluppo di queste tecnologie non è stato supportato, com’è accaduto invece per le rinnovabili elettriche, da un quadro di incentivazione stabile e dedicato in grado di orientare il consumatore finale verso le tecnologie più virtuose. Si ipotizza quindi l’introduzione del Conto Termico per interventi di piccole dimensioni con appena 1 miliardo di euro annui a disposizione, a differenza degli oltre 12 mld di euro all’anno conferiti alle rinnovabili elettriche”.
L’associazione continua dunque a sensibilizzare Istituzioni e utenti finali in merito all’utilizzo di pompe di calore, chiedendo forme di incentivazione ma anche tariffe elettriche adeguate, non gravate da oneri impropri.
“Quando avremo raggiunto questi obiettivi – ha concluso il presidente di Co.Aer. – e grazie al know-how acquisito dalle aziende italiane in questo settore, vedremo finalmente i benefici e avremo un importante sviluppo del mercato con una ricaduta positiva su tutta l’economia nazionale”.
Il dato va interpretato positivamente visto che il settore registra una lieve crescita nonostante il fatturato nazionale sia in calo rispetto al 2010, a causa soprattutto del crollo dell’edilizia e dell’instabilità economica. A far sopravvivere il mercato è ancora una volta l’export, principalmente verso Paesi europei, che nel 2011 ha fatto segnare una crescita del 3,8%.
I dati più positivi sul fronte del mercato interno arrivano dalle ristrutturazioni edilizie, dove alcune tipologie di pompe di calore hanno registrato per il 2011 aumenti di fatturato a due cifre.
Anche i roof-top hanno mantenuto un aumento di produzione grazie soprattutto alle esportazioni e nonostante la lieve contrazione del mercato Italia.
Il settore dei chiller ad acqua e ad aria merita invece un’osservazione a parte: il dato positivo di questo settore mostra infatti che il mercato si sta spostando verso le vendite di unità con maggior valore aggiunto e di unità a pompa di calore, a discapito delle versioni “solo freddo”. I dati del 2012 dovrebbero pertanto ripresentare il segno positivo grazie soprattutto alla crescita di utilizzo dei chiller nel settore residenziale.
I climatizzatori split segnano invece una diminuzione di vendite nel mercato Italia, a causa anche di una stagione climatica non favorevole: il caldo prolungato del 2012 fa prevedere che questo dato possa risollevarsi ma va sottolineato che questi prodotti sono soprattutto di importazione. Per i climatizzatori sono comunque previsti, per il 2013, nuovi obblighi di efficienza energetica minima stagionale: ciò quindi lascia pensare che la gamma di prodotti verrà aggiornata a breve con nuove tipologie a maggior risparmio energetico.
Il presidente di Co.Aer Bruno Bellò ha manifestato qualche perplessità in merito alla SEN, la Strategia Energetica Nazionale, in discussione pubblica dallo scorso 16 ottobre: nonostante gli obiettivi del Governo per i prossimi anni siano di fatto condivisibili, rimangono ancora alcuni dubbi in merito al ruolo che avranno le rinnovabili termiche ed in particolare le pompe di calore.
“Nel documento – ha commentato Bellò - si ammette che fino ad ora lo sviluppo di queste tecnologie non è stato supportato, com’è accaduto invece per le rinnovabili elettriche, da un quadro di incentivazione stabile e dedicato in grado di orientare il consumatore finale verso le tecnologie più virtuose. Si ipotizza quindi l’introduzione del Conto Termico per interventi di piccole dimensioni con appena 1 miliardo di euro annui a disposizione, a differenza degli oltre 12 mld di euro all’anno conferiti alle rinnovabili elettriche”.
L’associazione continua dunque a sensibilizzare Istituzioni e utenti finali in merito all’utilizzo di pompe di calore, chiedendo forme di incentivazione ma anche tariffe elettriche adeguate, non gravate da oneri impropri.
“Quando avremo raggiunto questi obiettivi – ha concluso il presidente di Co.Aer. – e grazie al know-how acquisito dalle aziende italiane in questo settore, vedremo finalmente i benefici e avremo un importante sviluppo del mercato con una ricaduta positiva su tutta l’economia nazionale”.
