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Ance: un Addendum inviato a tutte le coalizioni per risollevare l’edilizia
L'Ance ha inviato a tutti i candidati alle prossime politiche un Addendum con una serie di provvedimenti volti a risollevare il settore dell'edilizia, ancora in grave crisi. Per ora rispondono Berlusconi e Bersani.
L’Ance, Associazione Nazionale Costruttori Edili, ha inviato a tutte le coalizioni politiche candidate l’Addendum per l’edilizia, un patto per la prossima Legislatura contenente i quattro impegni e misure prioritarie da attivare subito per consentire la ripresa del settore nelle costruzioni, investito dalla crisi più grave dal Dopoguerra ad oggi.
Il presidente Ance, Paolo Buzzetti, ha descritto i numeri di questa crisi in occasione della presentazione dell’Addendum: “350mila posti di lavoro persi nel settore delle costruzioni da inizio crisi, 550mila con l'indotto e un vero e proprio boom di fallimenti delle imprese edili, ormai vicino alla cifra record di 10mila, destinata ancora a crescere”.
Intanto Bersani propone di pagare alle aziende i debiti delle PA per un totale di 10 miliardi di euro l’anno per 5 anni.
Il candidato premier per questi pagamenti pensa all’emissione di titoli di debito pubblico vincolati: 50 mld di euro che dunque andranno a gravare sul debito pubblico del Paese ma che, secondo Bersani, sono già noti agli investitori internazionali e l’Europa sa bene che esistono, anche se ad oggi sono fuori dai conteggi. Il PD ha inoltre proposto un piano straordinario triennale 2013-2015 da 7,5 mld di euro per la messa in sicurezza di ospedali e scuole, per il recupero ambientale e la mobilità urbana.
Il presidente Ance, Paolo Buzzetti, ha descritto i numeri di questa crisi in occasione della presentazione dell’Addendum: “350mila posti di lavoro persi nel settore delle costruzioni da inizio crisi, 550mila con l'indotto e un vero e proprio boom di fallimenti delle imprese edili, ormai vicino alla cifra record di 10mila, destinata ancora a crescere”.
I 4 punti dell’Addendum per l’edilizia
- Un piano per riqualificare le città – proposto un riordino della normativa e degli incentivi fiscali oltre all’istituzione di un Ministero per la città che uniformi gli ambiti decisionali;
- Pagamento dei lavori eseguiti – l’Ance prevede un piano di pagamento effettivo di tutti i debiti insoluti che le PA hanno nei confronti delle imprese;
- Accesso alla casa garantito – revisionare l’Imu, eliminare l’imposta sugli immobili costruiti dalle imprese e rimasti invenduti, riattivare il circuito del credito e un piano di edilizia sociale sostenibile;
- Investire su sicurezza del territorio, infrastrutture e scuole – rivedere le regole del Patto di Stabilità interno e attuare immediatamente i programmi infrastrutturali già finanziati dal Cipe.
Intanto Bersani propone di pagare alle aziende i debiti delle PA per un totale di 10 miliardi di euro l’anno per 5 anni.
Il candidato premier per questi pagamenti pensa all’emissione di titoli di debito pubblico vincolati: 50 mld di euro che dunque andranno a gravare sul debito pubblico del Paese ma che, secondo Bersani, sono già noti agli investitori internazionali e l’Europa sa bene che esistono, anche se ad oggi sono fuori dai conteggi. Il PD ha inoltre proposto un piano straordinario triennale 2013-2015 da 7,5 mld di euro per la messa in sicurezza di ospedali e scuole, per il recupero ambientale e la mobilità urbana.
