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Aicarr 05.09.2014
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AiCARR rilancia il Testo Unico sull’efficienza energetica: “il governo ci ascolti”

L’associazione si candida ad offrire supporto tecnico al governo, per semplificare e aggiornare la complicata normativa italiana, in costante ritardo rispetto all’Europa.
Italia sempre più in ritardo rispetto al resto d’Europa: è AiCARR, l’associazione dei progettisti e delle aziende del settore impiantistico italiano, a lanciare questa volta l’allarme, denunciando la lentezza del Paese nell’adeguamento normativo e fattivo alle più generali direttive europee in campo energetico.

In un comunicato stampa, AiCARR rende nota la propria volontà di candidarsi a supporto tecnico e operativo delle istituzioni italiane, sia a livello centrale che locale, per superare il ritardo legislativo in campo energetico che ha colpito il Paese, puntualmente in ritardo rispetto ai colleghi europei.

A questo proposito, AiCARR propone ai propri soci e alla politica, quale misura prioritaria da adottare, un Testo Unico sull’efficienza energetica negli edifici: semplicità, omogeneità e chiarezza delle norme saranno le parole-chiave a caratterizzare un’eventuale futura regolamentazione legislativa nazionale sull’efficienza energetica del patrimonio edilizio esistente o in fase di costruzione.

Per contro, proroghe, lentezza e ritardi sembrano invece essere i tratti distintivi del sistema politico italiano: basti pensare al recente slittamento della norma che sanciva la proroga a tutto il 2015 dell’ecobonus 65% per le riqualificazioni energetiche, la quale avrebbe ulteriormente incoraggiato gli investimenti pubblici e privati in tecnologie pulite ed efficienti; oppure, la lentezza “emblematica”, così come l’ha definita anche AiCARR nel suo comunicato stampa, nel recepimento della direttiva europea EPBD (Energy Performance Building Directive) sulla certificazione energetica degli edifici, completato a distanza di ben 12 anni dalla sua prima emanazione a livello comunitario.

Infine, il ritardo inspiegabile (e passibile di defezione alla Corte di Giustizia europea), nella formulazione di una legge nazionale disciplinante la costruzione di edifici a energia quasi zero, che in Italia saranno realizzati soltanto a partire dal 2018, mentre i colleghi europei come Francia, Germania e Regno Unito, sarebbero già da anni al lavoro su questo fronte, potendo così partecipare di un mercato, quale quello dell’edilizia sostenibile e delle tecnologie Green, stimato recentemente in circa 800 miliardi di dollari.

L’auspicio di un Testo Unico per l’efficientamento energetico suggerito da AiCARR è volto a semplificare e dunque rendere più comprensibile e attuabile l’interpretazione della normativa sul miglioramento delle performance energetiche degli edifici: esso non è utile soltanto agli operatori di settore, ma pure agli utenti, che si vedrebbero rassicurati in merito alle effettive prestazioni energetiche dei propri edifici e impianti, e, dulcis in fundo, anche alle istituzioni italiane, le quali, potendo disporre di una legislazione unica e senza più sorprese o aggiunte dell’ultima ora, potrebbero esercitare azioni di verifica e controllo più sicure ed efficaci.

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