Arriva il sì del Governo per 8 nuovi progetti per le rinnovabili
3 in Puglia, 3 in Basilicata e 2 in Toscana: i Consiglio dei Ministri ha dato il via libera per 8 progetti FER e anche per il tanto discusso gasdotto Sulmona-Foligno
Il Governo approva ufficialmente la realizzazione di ben otto progetti per la realizzazione di nuovi impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (energia eolica, fotovoltaica e geotermica), per una potenza complessiva pari a circa 314 MW.
I nuovi progetti verranno realizzati nel centro-sud Italia, più precisamente:
3 in Puglia
- impianto eolico nei comuni di San Paolo di Civitate loc. Masseria Difensola e Poggio Imperiale loc. La Colonnella (FG) – 31,35 MW;
- impianto eolico "Serra Palino" nei comuni di Sant'Agata di Puglia e Candela (FG) – 48 MW;
- impianto agri-ovi-fotovoltaico "Copertino" nei comuni di Copertino e Galatina (LE) – 60 MW;
3 in Basilicata
- impianto eolico nei comuni di San Mauro Forte, Salandra e Garaguso (MT) – 72,8 MW;
- impianto eolico "Venusia" nei comuni di Venosa e Maschito (PZ) – 36 MW;
- proroga del termine di validità del provvedimento di valutazione di impatto ambientale per la realizzazione dell’impianto eolico nei comuni di Muro Lucano, Bella e Balvano (PZ) – 55,8 MW;
2 in Toscana
- permesso di ricerca finalizzato all’impianto pilota geotermico "Cortolla", nel comune di Montecatini Val di Cecina (PI) – 5 MWe;
- impianto pilota geotermico “Castelnuovo”, nel comune di Castelnuovo Val di Cecina (PI) – 5 MWe.
Sì anche per il gasdotto Sulmona-Foligno
Il Consiglio dei Ministri ha deliberato anche il superamento del diniego espresso in conferenza di servizi dalle regioni Abruzzo e Umbria, consentendo la prosecuzione del procedimento di autorizzazione alla costruzione ed esercizio dell’opera denominata “Metanodotto Sulmona – Foligno DN 1200 (48”), DP 75 bar”.
Il metanodotto sarà lungo 168 chilometri, dei quali 44 previsti in territorio umbro, e costituisce uno dei cinque tratti funzionalmente autonomi della cosiddetta “Linea Adriatica” dei gasdotti, che si snodano lungo il versante adriatico dell’Appennino.
Anche se è stata a lungo contestata, soprattutto dalle associazioni ambientaliste e dai comitati civici, la realizzazione del gasdotto Sulmona-Foligno rappresenta un’infrastruttura di importanza strategica a livello nazionale per diversificare le fonti energetiche del paese in un momento in cui l’approvvigionamento di gas è una questione cruciale.