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30.07.2015
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Ecobonus 65%: una mozione al Senato ne richiede la stabilizzazione dal 2016

Alcuni Senatori hanno avanzato una mozione per prorogare la scadenza del 31 Dicembre per l'ecobonus 65%. Hanno richiesto che venga stabilizzata a partire dal 2016, che vengano rivalutate le tempistiche per l'erogazione degli incentivi e che vengano considerate diverse tipologie di edifici.
L’ecobonus al 65%, agevolazione per la riqualificazione energetica degli edifici che consente di recuperare buona parte dell’investimento, terminerà il 31 Dicembre 2015.

Con la mozione 1-00456 presentata dal senatore PD Salvatore Tomaselli in data 23 Luglio 2015, però, sedici parlamentari avanzano al Senato le proprie proposte affinché il provvedimento dell’ecobonus 65% non solo permanga, ma subisca delle migliorie.

La mozione richiede, innanzitutto, che l’agevolazione fiscale al 65% per la riqualificazione energetica degli edifici (prorogata al 31 Dicembre 2015 in seguito alla pubblicazione della Legge di Stabilità) venga stabilizzata a partire dal 2016. Questo perché, come riportato nella sezione introduttiva del testo, questa agevolazione ha ripercussioni positive nella crescita del PIL, nel sostegno del settore edilizio, nell’occupazione e nel raggiungimento di elevati risparmi energetici per il Paese.

In secondo luogo, il documento presenta la richiesta di inserire l’ecobonus 65% nel quadro normativo delle agevolazioni fiscali, facendo in modo che il vantaggio nell’effettuare interventi di riqualificazione energetica sia effettivo e rilevabile, e mantenga quei 15 punti percentuali di differenza rispetto all’agevolazione riconosciuta agli interventi di ristrutturazione edilizia ordinaria.

La mozione invita poi a rivedere i tempi di erogazione dell’incentivo, in modo da incoraggiare e rendere conveniente anche i micro-interventi.

In ultimo, i senatori richiedono che l’applicazione venga estesa agli edifici residenziali pubblici; agli edifici di proprietà delle onlus; alla riqualificazione energetica di edifici interi; al consolidamento sismico di edifici ubicati in territori a rischio. Viene considerata, inoltre, la costruzione di edifici nuovi qualora vengano edificati secondo criteri di bio-edilizia o a energia quasi zero.

Considerando, dunque, le conseguenze positive che l’ecobonus al 65% ha generato durante tutto il periodo di riferimento (dal 1998 a oggi), sia dal punto di vista economico che del risparmio energetico e dell’impatto ambientale, i senatori promotori della mozione evidenziano come la permanenza dell’ecobonus al 65% continuerebbe ad avere un impatto positivo per tutti i soggetti coinvolti.

Insomma, secondo quanto dichiarato nella mozione, non estendere l’ecobonus al 65% avrebbe ripercussioni negative in tutti i campi sopra citati, oltre che negli stessi investimenti in riqualificazione, che stanno subendo un rallentamento già da ora a causa dell’incertezza del ritorno economico