Focus Incentivi

31.07.2013
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Detrazioni fiscali stabili: la Camera approva il Decreto Ecobonus 65%

Sì al bonus stabile per ristrutturazioni, riqualificazione energetica, mobili, elettrodomestici. Via libera anche alla direttiva Edifici a Energia Quasi Zero
Detrazioni 65% stabili a partire dal 2014, senza più bisogno di proroghe, mentre per tutto il 2013 estesa anche alle opere di adeguamento antisismico.

Sono queste due delle principali novità emerse ieri alla Camera dopo l’ampia approvazione per la legge di conversione del DL 63/2013 che proroga le detrazioni per interventi di riqualificazione energetica e ristrutturazione di edifici esistenti: il Decreto ha recepito anche la Direttiva europea sugli edifici a energia quasi zero (l’Italia nel giugno scorso era stata condannata dalla Corte di Giustizia Ue per il mancato recepimento) e ha introdotto il bonus per i mobili e gli elettrodomestici.

Ricordiamo che il bonus fiscale 65% è applicabile a tutte le spese sostenute da privati entro il 31 dicembre 2013 per interventi di riqualificazione energetica di edifici, con rate ripartite in 10 anni; il termine è al 30 giugno 2014 per le opere realizzate nelle parti comuni dei condomìni. Potranno usufruire della detrazione 65% anche le installazioni di scaldacqua a pompa di calore e gli impianti geotermici.

La Camera ha inoltre deliberato che il bonus fiscale vada applicato fino al 31 dicembre 2013 anche ad interventi di adeguamento antisismico su edifici ad uso produttivo o come prima casa (costruiti in zone ad alto rischio, cioè zone 1 e 2): per tutte le altre abitazioni o per gli edifici presenti nelle zone 3 e 4 vale la detrazione 50%.

Bonus fiscale del 50% anche per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici con classe a partire dalla A+ (per i forni dalla classe A) fino ad un massimo di 10mila euro e solo per le case in cui vengono fatti interventi di ristrutturazione. La detrazione 50% sarà poi valida fino a fine anno per tutte le opere di ristrutturazione entro i 96mila euro di spesa.

Entro il 2014 il Governo dovrà elaborare un Piano d’Azione in merito agli obiettivi posti dall’UE e deliberati ieri con la direttiva Edifici a Energia Quasi Zero: entro il 31 dicembre 2020 tutti gli edifici di nuova costruzione dovranno soddisfare i parametri di energia quasi zero (termine anticipato al 2018 per edifici pubblici, ospedali e scuole).

Infine il Decreto Ecobonus introduce l’APE, l’Attestato di Prestazione Energetica, il quale sostituisce il vecchio Ace e andrà fornito obbligatoriamente dal produttore per i nuovi edifici, dal proprietario per gli edifici esistenti venduti o dati in affitto: valido 10 anni, l’Ape dovrà essere redatto da un tecnico certificato e aggiornato ad ogni intervento che modifichi le prestazioni energetiche.

Il testo, approvato ieri alla Camera con 480 voti favorevoli ed un solo astenuto, dovrà essere convertito dal Senato entro la fine di questa settimana.

In allegato il testo definitivo licenziato dalla Camera.