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Aerfor Srl 13.11.2014
Questo articolo ha più di 3 anni

Terminali di impianto ibridi: moda o sostanza?

I nuovi terminali ibridi di Aerfor coniugano i vantaggi di un radiatore e quelli di un fancoil in un unico oggetto, garantendo comfort e risparmio energetico.
Si sente spesso parlare di “ibrido” per definire macchine che svolgono funzioni diverse, che fino a pochi anni fa erano concepite come indipendenti. Per esempio pompe di calore che producono anche acqua calda sanitaria, recuperatori di calore che all’occorrenza possono anche riscaldare, ventilconvettori che possono funzionare anche come radiatori.

Ibrido è quindi un termine che rischia di essere abusato provocando confusione, un po’ come parlare di musica “fusion” per descrivere un mix di rumba e pop. In Aerfor, azienda del padovano specializzata in soluzione innovative per la climatizzazione, si parla di “ibrido” in relazione ai terminali di impianto di ultima generazione, ovvero macchine che possono:
  • Riscaldare come un radiatore, a ZERO dBA;
  • Aerare come un ventilatore;
  • Condizionare come un ventilconvettore;
  • Controllare l’umidità come un deumidificatore.

Non si tratta quindi di moda, benché l’estetica di KONRAD sia accattivante e adattabile a gusti diversi, ma di sostanza, che si può riassumere in poche pillole.


Quale è il vantaggio principale di un terminale ibrido rispetto ai tradizionali radiatori e ventilconvettori?


Il risparmio energetico.
Il riscaldamento di un terminale ibrido può essere efficiente anche con basse temperature dell’acqua, tipiche delle pompe di calore o delle caldaie a condensazione. Per esempio i Konrad di Aerfor possono essere settati per scaldare con acqua a partire dai 26°C. Questo significa che si può usare la pompa di calore con buon rendimento anche quando la temperatura esterna è sotto lo Zero. Per non parlare delle minori perdite per dispersione.

Il comfort. 

Un terminale ibrido degno di tale nome funziona infatti di notte come un radiatore, cioè senza emissioni sonore e quindi senza disturbare il sonno degli occupanti.


Dove si usa un terminale ibrido?


Non ci sono preclusioni. In abitazioni, in hotel, in centri commerciali, in uffici. La domanda andrebbe però posta meglio chiedendoci “dove è maggiormente conveniente l’uso di un terminale ibrido?”. In questo caso la risposta è “nelle ristrutturazioni e nelle nuove costruzioni fatte secondo le tecniche  richieste per avere accesso alle agevolazioni sul risparmio energetico” (Ecobonus 65%).

Il ventaglio di queste tecniche è piuttosto vasto e va dalla semplice ristrutturazione con “cappotto” fino alle costruzioni delle nuove “case passive”.  Konrad è in ogni caso un ottimo partner in un impianto realizzato nel rispetto di tali normative.


Può essere utilizzato come integrazione ad un impianto radiante?


Si. Ci sono locali talmente ampi dove la distribuzione del calore ottenuta con un impianto radiante è impareggiabile ma ci sono anche  locali più piccoli dove la mancanza di superficie utile non garantisce la resa necessaria al fabbisogno. In questo caso Konrad potrebbe essere un ottimo complemento, garantendo inoltre il raffrescamento estivo che molti esitano a realizzare con un impianto radiante.

Ci sono altri locali dove Konrad è più indicato di altri prodotti e questo lo può decidere solo un consulente tecnico. Per esempio che dire di una ristrutturazione dove non si può alzare il livello del pavimento? O  della zona notte? Questa è un’applicazione ideale per Konrad. Silenzioso e rapido nel rispondere ai desideri di comfort. Programmare la temperatura desiderata è semplice e veloce.


Altri terminali ibridi


Non ce ne sono molti. E di questi si potrebbe fare una classifica in base all’efficienza nel risparmio energetico, alla più o meno alta reattività nel raggiungimento del punto di lavoro, alla maggiore o minore resa calorica massica e così via. In ognuno di questi aspetti Konrad si pone al top della sua categoria.


Per ulteriori informazioni potete guardare questo breve video (2 minuti).

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