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18.07.2019
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Fotovoltaico e autoconsumo collettivo: fondamentale per realizzare il PNIEC

Coordinamento Free ha analizzato ed esposto i motivi per cui gli obiettivi del PNIEC potranno realizzarsi se l’autoconsumo collettivo da fotovoltaico diventerà la norma
Il PNIEC, il Piano nazionale integrato per l’energia e il clima, ha individuato una serie di ambiziosi obiettivi  di sostenibilità ambientale ed efficienza energetica da raggiungere entro il 2030 per il nostro Paese. L’apporto delle rinnovabili sarà fondamentale per avvicinarsi ai target stabiliti e, in particolare, rileva Coordinamento Free, al fotovoltaico dovrà essere dato ruolo centrale nella percorso di transizione.
 
Durante il convegno organizzato da FREE per il 17 luglio, Gian Battista Zorzoli ha chiarito questa posizione, spiegando che per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti dal PNIEC  è prioritario che il fotovoltaico crescita annualmente  “da poco più di 400 MW del 2018 ai 2.000 MW previsti nel 2021-2025. Affinché ciò si possa realizzare, va evitato che un numero elevato di impianti sia installato a terra dove più facilmente possono verificarsi problemi di permitting. Inoltre, per contenere entro limiti accettabili gli investimenti nella rete di trasmissione, vanno create condizioni di mercato che contrastino la tendenza a localizzarli prevalentemente nel Sud e in Sicilia, dove maggiore è l’irraggiamento solare. L’autoconsumo collettivo si pone come risposta a tali problemi”.
 
Il convegno, intitolato “Autoconsumo collettivo e Sistema elettrico, quali ipotesi per un rapido avvio”, ha sviscerato il tema anche attraverso un’analisi nella normativa attuale, che risulta limitante per il processo di elettrificazione nazionale. Il sistema normativo ad oggi permette infatti solo l’autoconsumo individuale dell’energia prodotta tramite fotovoltaico, mentre sarebbe necessario estendere in breve tempo la possibilità di autoconsumo collettivo ai soggetti limitrofi, per fare ciò sarebbe prioritario venisse recepita la norma RED II.