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Atf 16.10.2015
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XVI Convegno Europeo: qualità e conservazione dei cibi passano dalla refrigerazione

Expo Milano, 13 Ottobre, conclusioni del XVI Convegno Europeo: la catena del freddo va valorizzata e diffusa, per combattere la malnutrizione e lo spreco degli alimenti.
Il XVI Convegno Europeo è stato un successo, e a confermarlo è stato l’evento di chiusura del convegno, svoltosi lo scorso 13 Ottobre al Padiglione Italia di Expo 2015.

L’incontro di conclusione del XVI Convegno europeo si è completamente focalizzato sulle nuove tecnologie della refrigerazione e sulla loro diffusione, volta, da un lato, a fronteggiare il problema della malnutrizione nelle nazioni in via di sviluppo, dall’altro alla conservazione e all’esportazione dell’agroalimentare di qualità.

Numerose personalità di spicco hanno partecipato all’incontro: da alcuni rappresentanti del Governo italiano, a importanti esponenti delle Nazioni Unite, a diversi rappresentanti di aziende.

Il Vice Presidente AREA Marco Buoni, che ha aperto l’incontro, ha sottolineato quanto sia importante la formazione nella refrigerazione per conservare correttamente i cibi, e ha ricordato il ruolo europeo a garanzia della qualità nelle produzioni e della tutela ambientale.

È intervenuto poi l’On. Fabio Lavagno, anche a nome del Vice Ministro dell’Agricoltura Sen. Andrea Oliviero, che ha rimarcato sul forte legame esistente tra agricoltura, produttori di cibo e refrigerazione. “Senza una refrigerazione di qualità non potremo avere una vera industria dell’agroalimentare”, ha affermato l’onorevole.

Anthony Bennet della FAO ha ricordato che la mancanza di una catena del freddo affidabile sia una delle principali cause di perdita di prodotti deperibili, arrivando a una perdita fino al 40-50% dei prodotti in alcune catene. Conseguenze principali di una così forte perdita sono il deterioramento della sicurezza alimentare e, al contempo, la perdita di occasioni di mercato e lo spreco di risorse scarse.

Riccardo Favignano di UNIDO, invece, ha parlato dell’importanza dell’utilizzo di refrigeranti a basso GWP: le soluzioni ad alto GWP, infatti, comportano un basso investimento, ma implicano un innalzamento dei livelli di emissioni di carbonio.

“Migliorare la catena del freddo per prodotti alimentari e sanitari è necessario in tutto il mondo” ha dichiarato Didier Coulomb, Direttore dell’IIR, che ah anche evidenziato come la diffusione delle nuove tecnologie possa anche portare a enormi risparmi energetici.

Gerald Cavalier, Presidente dell’AFF, ha parlato di sfide da affrontare: dallo sviluppo globale della catena del freddo, alla sua sostenibilità, alla sua qualità, per mirare alla conservazione di alimenti sicuri, con un alto livello di qualità, il più a lungo possibile.

Dopo alcuni interventi di importanti esponenti di aziende del settore, l’incontro è stato chiuso da Madi Sakande, Managing Director di New Cold System, che ha presentato il caso di un’azienda agricola bolognese dove sono stati prodotti impianti di stoccaggio per le verdure.
L’intervento di Sakande si è concluso con un richiamo alla “responsabilità che il mondo del freddo ha nella lotta alla malnutrizione”; responsabilità che coinvolge fortemente anche i tecnici del freddo.
 

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