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Un sistema di accumulo termico da 19 MWh termici dà autonomia all’impianto solare termodinamico di Ben Guerir
ENEA e altri tre partner italiani hanno collaborato all’inaugurazione del grande sistema di accumulo termico a magnetite associato all’impianto solare termodinamico nel deserto di Marrakech

Quattro ore di energia elettrica da rinnovabili dopo il calar del sole, proprio nel periodo di maggior domanda, sono queste le promesse del nuovo sistema di accumulo termico installato in Marocco a corredo del grande impianto solare termodinamico di Ben Guerir, a poche decine di kilometri da Marrakech.
Il nuovo sistema di storage è stato installato con la collaborazione di ENEA all’interno del “Green Energy Park” nell’ambito del progetto UE ORC-PLUS (Organic Rankine Cycle – Prototype Link to Unit Storage), che ha coinvolto: l’ENEA come coordinatore; tre enti di ricerca: il marocchino IRESEN, lo spagnolo CIC EnegiGUNE e il tedesco Fraunhofer Institute; tre imprese, di cui due italiane (Soltigua e Enerray) e la francese Euronovia.
Il nuovo imponente impianto di accumulo è specifico per impianti a concentrazione solare da 1 a 5 MW, si compone di un serbatoio alto 13 metri e largo 4, al cui interno sono state collocate circa 450 tonnellate di magnetite, un materiale facilmente reperibile ed economico, che permetterà di accumulare fino a 19 MWh termici. Collegato al grande impianto solare termodinamico installato nell’area, questo ‘serbatoio’ permetterà di assicurare una piena potenza di produzione di elettricità (1MW) per circa 4 ore.
“Grazie a questo sistema di accumulo e alle innovazioni introdotte nel campo solare abbiamo raggiunto nuovi traguardi che potrebbero incentivare la diffusione della tecnologia del solare termodinamico, come l’aumento medio annuo di produzione di energia elettrica (fino al 40%) e, soprattutto - ha spiegato Walter Gaggioli, responsabile del Laboratorio Ingegneria delle Tecnologie Solari di ENEA - la riduzione del costo complessivo di realizzazione di questo tipo di impianti (-30%). A livello ambientale, invece, è stato azzerato il consumo di acqua che serviva al ciclo di condensazione del power block e impiegato un fluido termovettore a basso impatto ambientale ricavato dal riciclo di olii esausti, in grado di operare a una temperatura compresa tra i 180°C e i 300°C”.
Il nuovo sistema di storage è stato installato con la collaborazione di ENEA all’interno del “Green Energy Park” nell’ambito del progetto UE ORC-PLUS (Organic Rankine Cycle – Prototype Link to Unit Storage), che ha coinvolto: l’ENEA come coordinatore; tre enti di ricerca: il marocchino IRESEN, lo spagnolo CIC EnegiGUNE e il tedesco Fraunhofer Institute; tre imprese, di cui due italiane (Soltigua e Enerray) e la francese Euronovia.
Il nuovo imponente impianto di accumulo è specifico per impianti a concentrazione solare da 1 a 5 MW, si compone di un serbatoio alto 13 metri e largo 4, al cui interno sono state collocate circa 450 tonnellate di magnetite, un materiale facilmente reperibile ed economico, che permetterà di accumulare fino a 19 MWh termici. Collegato al grande impianto solare termodinamico installato nell’area, questo ‘serbatoio’ permetterà di assicurare una piena potenza di produzione di elettricità (1MW) per circa 4 ore.
“Grazie a questo sistema di accumulo e alle innovazioni introdotte nel campo solare abbiamo raggiunto nuovi traguardi che potrebbero incentivare la diffusione della tecnologia del solare termodinamico, come l’aumento medio annuo di produzione di energia elettrica (fino al 40%) e, soprattutto - ha spiegato Walter Gaggioli, responsabile del Laboratorio Ingegneria delle Tecnologie Solari di ENEA - la riduzione del costo complessivo di realizzazione di questo tipo di impianti (-30%). A livello ambientale, invece, è stato azzerato il consumo di acqua che serviva al ciclo di condensazione del power block e impiegato un fluido termovettore a basso impatto ambientale ricavato dal riciclo di olii esausti, in grado di operare a una temperatura compresa tra i 180°C e i 300°C”.