- la sorgente, ossia il “mezzo esterno” da cui si estrae/cede calore;
- la tipologia di ciclo che il fluido termovettore compie per il trasferimento del calore dalla sorgente all’ambiente da climatizzare. Tali circuiti si suddividono, sostanzialmente, in due categorie:
- circuiti a ciclo di compressione meccanica, ad alimentazione elettrica;
- circuiti a compressione termica o ad assorbimento, funzionanti mediante la presenza di un generatore, generalmente a gas o a GPL.

Il condensatore e l'evaporatore sono costituiti da scambiatori di calore, dispositivi posti a contatto esternamente con i fluidi termovettori di servizio (che possono essere acqua, aria, soluzione salina – detta anche salamoia) all'interno dei quali scorre il fluido frigorigeno; quando quest’ultimo si trova ad alta temperatura nel condensatore cede calore all'acqua o all'aria, mentre quando si trova a bassa temperatura nell'evaporatore sottrae calore all'aria o all'acqua. Lo scambio di calore avviene con apporto di lavoro nel caso di una pompa di calore a compressione di vapore, ossia mediante l’energia elettrica consumata per il funzionamento del compressore, o senza apporto di lavoro nel caso di una pompa di calore ad assorbimento la quale, però, necessita di un una terza sorgente, ossia il generatore.
