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Sconto in fattura e cessione del credito: sì anche per l’acquisto di immobili interamente ristrutturati
L’ambito di applicazione dello sconto in fattura e della cessione del credito può essere ampliato anche all’acquisto di immobili interamente ristrutturati
Pur non essendo espressamente citata tra le fattispecie per le quali è possibile usufruire dello sconto in fattura o della cessione del credito, l’Agenzia delle Entrate ammette la possibilità di far valere queste opzioni anche per l’acquisto di immobili parte di fabbricati interamente ristrutturati da parte di un’impresa.
Con una spiegazione motivata nella rubrica “la posta” della rivista online dell’Agenzia delle Entrate, Fisco Oggi, l’ente nazionale chiarisce apertamente la questione fornendo risposta a un quesito proposto da un privato cittadino. Il Sig. Simone G. ha infatti chiesto se sia possibile applicare lo sconto in fattura o la cessione del credito in caso di acquisto di immobili che fanno parte di edifici interamente ristrutturati da parte di un’impresa e poi venduti.
Oltre agli interventi che accedono al Superbonus al 110%, l’Agenzia delle Entrate elenca nella circolare n. 24/2020 le opere che possono accedere a queste due modalità di fruizione degli incentivi. Un elenco direttamente ripreso dall’art. 121 del decreto legge n. 34/2020, nel quale si annoverano:
Nonostante non sia presente in questo elenco, la possibilità di detrazione per l’acquisto di immobili interamente ristrutturati da imprese di costruzione o da cooperative edilizie, poi alienati o assegnati entro 18 mesi dalla data di fine lavori, è stata prevista dal comma 3 dell’art. 16-bis del Tuir.
Considerato che gli interventi realizzati da queste imprese o cooperative sono gli stessi interventi di recupero del patrimonio edilizio richiamati al comma 1 dell’art. 16-bis dello stesso Tuir, asserisce l’Agenzia delle Entrate - deriva la possibilità di optare per lo sconto in fattura o della cessione del credito per l’acquisto di unità immobiliari ubicate in fabbricati interamente ristrutturati, in luogo della più canonica detrazione fiscale.
Con una spiegazione motivata nella rubrica “la posta” della rivista online dell’Agenzia delle Entrate, Fisco Oggi, l’ente nazionale chiarisce apertamente la questione fornendo risposta a un quesito proposto da un privato cittadino. Il Sig. Simone G. ha infatti chiesto se sia possibile applicare lo sconto in fattura o la cessione del credito in caso di acquisto di immobili che fanno parte di edifici interamente ristrutturati da parte di un’impresa e poi venduti.
Oltre agli interventi che accedono al Superbonus al 110%, l’Agenzia delle Entrate elenca nella circolare n. 24/2020 le opere che possono accedere a queste due modalità di fruizione degli incentivi. Un elenco direttamente ripreso dall’art. 121 del decreto legge n. 34/2020, nel quale si annoverano:
- recupero del patrimonio edilizio (articolo 16-bis, comma 1, lettere a e b, del Tuir);
- efficienza energetica (articolo 14 del decreto legge n. 63/2013);
- adozione di misure antisismiche, indicati nell’articolo 16 del decreto legge n. 63/2013 (l’opzione può essere esercitata anche con riferimento alla detrazione spettante per l’acquisto delle “case antisismiche”);
- recupero o restauro della facciata degli edifici esistenti, per i quali spetta il “bonus facciate”;
- installazione di impianti fotovoltaici;
- installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici.
Nonostante non sia presente in questo elenco, la possibilità di detrazione per l’acquisto di immobili interamente ristrutturati da imprese di costruzione o da cooperative edilizie, poi alienati o assegnati entro 18 mesi dalla data di fine lavori, è stata prevista dal comma 3 dell’art. 16-bis del Tuir.
Considerato che gli interventi realizzati da queste imprese o cooperative sono gli stessi interventi di recupero del patrimonio edilizio richiamati al comma 1 dell’art. 16-bis dello stesso Tuir, asserisce l’Agenzia delle Entrate - deriva la possibilità di optare per lo sconto in fattura o della cessione del credito per l’acquisto di unità immobiliari ubicate in fabbricati interamente ristrutturati, in luogo della più canonica detrazione fiscale.
