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Monitoraggio Ref-E sulle attività d'installazione: meno gas e più rinnovabili
Ref-E pubblica i dati Italia sul mercato della climatizzazione. Emerge una contrazione dell'utilizzo della fonte gas, a fronte di un aumento delle tecnologie efficienti, che privilegiano le fonti rinnovabili.
Giunge alla seconda edizione l'indagine Ref-E sull'attività di installazione di apparecchi per la climatizzazione. Dall'analisi delle tendenze 2012 emerge una contrazione sull'impiego di gas naturale nella climatizzazione residenziale.
Un dato in controtendenza rispetto al 2011, quando la fonte gas riusciva a mantenere la quota di mercato. In aumento, invece, l'impiego di tecnologie efficienti, anche se l'utilizzo si rivela ancora contenuto.
Aumenta la diffusione dei sistemi di climatizzazione che prevedono il mix di più apparecchi, rivelandosi buoni driver economici, in quanto consentono un risparmio sulla bolletta, e dei regolatori, a causa dell'obbligo di installazione e degli incentivi.
La crisi ha investito il settore della climatizzazione. Il numero di apparecchi venduti, nel settore terziario e residenziale, è sceso nel 2012 attestandosi a circa 2,5 milioni di pezzi, rispetto ai 3,2 milioni del 2008.
Il gas naturale detiene ancora il primato nell'alimentazione degli impianti. C'è da sottolineare però il ruolo crescente delle tecnologie che impiegano biomassa ed elettricità. L'impiego di tecnologie efficienti, come le caldaie a condensazione, le pompe di calore e, in generale, tutti gli apparecchi che fanno uso di energia rinnovabile è evidente nella costruzione dei nuovi edifici (circa il 10% del mercato). Per quanto riguarda l'esistente, si preferiscono ancora tecnologie “tradizionali”, come le caldaie non efficienti, e apparecchi che permettono elevati risparmi sul costo di combustibile, come le stufe e in generale i prodotti a biomassa.
I dati raccolti evidenziano una perdita di mercato della fonte gas e saldi negativi si attestano anche per le tecnologie che impiegano GPL e gasolio. Registrano una forte penetrazione in termini relativi (vale a dire che il numero di apparecchi installati è di molto superiore a quello delle sostituzioni) le Pdc aria-acqua e acqua-acqua, anche se in termini assoluti la tecnologia appare ancora poco diffusa.
Per ulteriori approfondimenti vedere il documento sottostante, scaricabile in formato pdf.
Un dato in controtendenza rispetto al 2011, quando la fonte gas riusciva a mantenere la quota di mercato. In aumento, invece, l'impiego di tecnologie efficienti, anche se l'utilizzo si rivela ancora contenuto.
Aumenta la diffusione dei sistemi di climatizzazione che prevedono il mix di più apparecchi, rivelandosi buoni driver economici, in quanto consentono un risparmio sulla bolletta, e dei regolatori, a causa dell'obbligo di installazione e degli incentivi.
La crisi ha investito il settore della climatizzazione. Il numero di apparecchi venduti, nel settore terziario e residenziale, è sceso nel 2012 attestandosi a circa 2,5 milioni di pezzi, rispetto ai 3,2 milioni del 2008.
Il gas naturale detiene ancora il primato nell'alimentazione degli impianti. C'è da sottolineare però il ruolo crescente delle tecnologie che impiegano biomassa ed elettricità. L'impiego di tecnologie efficienti, come le caldaie a condensazione, le pompe di calore e, in generale, tutti gli apparecchi che fanno uso di energia rinnovabile è evidente nella costruzione dei nuovi edifici (circa il 10% del mercato). Per quanto riguarda l'esistente, si preferiscono ancora tecnologie “tradizionali”, come le caldaie non efficienti, e apparecchi che permettono elevati risparmi sul costo di combustibile, come le stufe e in generale i prodotti a biomassa.
I dati raccolti evidenziano una perdita di mercato della fonte gas e saldi negativi si attestano anche per le tecnologie che impiegano GPL e gasolio. Registrano una forte penetrazione in termini relativi (vale a dire che il numero di apparecchi installati è di molto superiore a quello delle sostituzioni) le Pdc aria-acqua e acqua-acqua, anche se in termini assoluti la tecnologia appare ancora poco diffusa.
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