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25.03.2014
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La rivoluzione dei refrigeranti è in atto

Il Parlamento Europeo ha recentemente approvato la legge che elimina il 79% dei gas refrigeranti fluorurati, ma l'obbligatorietà alle certificazioni pure non è contemplata.
Il 16esimo Convegno Europeo organizzato dalle Nazioni Unite-Unep, dal Centro Centro Studi Galileo, dall'Associazione dei Tecnici del Freddo e dell'Istituto Internazionale del Freddo, patrocinato dal Ministero dell'Ambiente, ha decretato la fine per i refrigeranti di terza generazione, a fronte dell'avvento di agenti più recenti, privi delle sostanze che incidono sul riscaldamento del pianeta.

Cornelius Rhein, Commissione Europea – DG Clima, ha spiegato che il Parlamento Europeo ha recentemente approvato la legge volta ad eliminare il 79% dei gas refrigeranti fluorurati, le sostanze che permettono il funzionamento della maggior parte degli impianti di refrigerazione, condizionamento e pompe di calore.

Una rivoluzione che ha fatto scaturire non pochi commenti e perplessità in merito alla nuova regolamentazione europea. L'industria si dichiara soddisfatta e in grado di rispondere al cambiamento avendo a disposizione le tecnologie idonee.

Non mancano, però, i dubbi e le preoccupazioni. Marco Buoni, Vice-Presidente dell’Associazione europea dei Tecnici del Freddo, spiega: “Il testo finale approvato ha eliminato i punti relativi alla formazione e alla certificazione relativa ai refrigeranti alternativi, che prenderanno il posto di quelli eliminati”. In sostanza manca l'obbligatorietà delle certificazione pure, per quanto riguarda le alternative ai gas refrigeranti fluorurati (i refrigeranti infiammabili, idrocarburi), i refrigeranti tossici (ammoniaca), i refrigeranti ad alta pressione (anidride carbonica) e i refrigeranti sintetici infiammabili HFO.

Secondo il Vice-Presidente Buoni tale situazione: “potrebbe causare una mancanza di tecnici preparati e competenti, aumentando il rischio di incidenti e tutto ciò arrecherebbe un danno alla regolamentazione e all''intera industria, bloccando il mercato con conseguenze negative per tutto il settore”.

Per scongiurare questo scenario Buoni suggerisce che:  “ciascuna associazione europea imponga, a gran voce, ai propri governi l’estensione dell’attuale certificazione dei tecnici del freddo (Patentino Frigoristi) che usano gas refrigeranti fluorurati includendo dei moduli specifici sull’uso dei refrigeranti alternativi. L’AREA ha già uno schema pronto da proporre agli stati membri”.

In questo contesto Marco Masoero, VicePresidente dell’Associazione ATF e Professore del Politecnico di Torino, ha presentato il nuovissimo libretto di impianto che da giugno i tecnici dovranno obbligatoriamente compilare per calcolare l’efficienza energetica degli impianti di condizionamento sopra i 12 kW. La volontà è quella di unire il libretto d’impianto “ambientale” per i gas fluorurati con l’ultimo sull’energia degli impianti.

Pronta la risposta delle industrie che hanno illustrato le applicazioni disponibili per soddisfare i requisiti dettati dall’Unione Europea sia per quanto riguarda le regolamentazioni già in atto sia quelle che presto entreranno in vigore.
  • Daikin propone il refrigerante R32, a minore impatto ambientale;
  • Rivoira propone i refrigeranti sintetici di 4a generazione HFO;
  • Hudson Technologies propone un nuovo sistema di gestione del gas refrigerante fluorurato per incentivarne il recupero;
  • Embraco e Mayekawa i compressori e le applicazioni con i refrigeranti naturali NH3, CO2, HC;
  • Bureau Veritas ritorna sull’importanza per le aziende di avere la competenza per evitare l’emissione dei potenti gas refrigeranti ad effetto serra in atmosfera.