Focus Incentivi

16.12.2020
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Il MiSE annuncia un nuovo Decreto che ottimizzerà il meccanismo dei Certificati Bianchi

Nel corso della Conferenza FIRE è arrivato l’annuncio di un nuovo Decreto che dovrebbero risolvere le criticità riscontrate nella gestione dei Certificati Bianchi
Alla luce dei risultati ‘deludenti’ del meccanismo dei Certificati Bianchi, il MiSE annuncia di avere in cantiere un nuovo decreto che dovrebbe rilanciare il settore, tenendo conto delle richieste degli attori coinvolti, che negli ultimi mesi hanno espresso a gran voce l’esigenza di risolvere numerose criticità.
 
L’annuncio della presunta pubblicazione di un nuovo decreto entro gennaio è arrivato da Mauro Mallone,  Dirigente della Divisione IV Efficienza Energetica del Mise, durante la decima Conferenza FIRE dedicata ai Certificati Bianchi.  L’Ing. Mallone, in questa occasione, ha presentato le nuove misure previste, che sono state elaborate tenendo a mente le indicazioni del Piano nazionale integrato energia e clima e gli input degli operatori del settore, che hanno chiesto apertamente di procedere a: una semplificazione nella presentazione dei progetti, un ampliamento degli interventi ammissibili, la possibilità di chiedere valutazioni preventive, più valide attività di supporto e una maggiore trasparenza nella comunicazione dei dati.
 
Tra i contenuti inediti affrontati dal nuovo Decreto sembra ci saranno anche:
  • La cumulabilità con il credito d’imposta,
  • Gli interventi su processi che hanno usufruito di certificati bianchi nell’era del coefficiente tau
  • Gli interventi obbligatori per gli energivori.
  • Un meccanismo ad asta integrativo rispetto allo schema TEE.
 
Nella stessa occasione anche il GSE, nella persona di Luca Barberis, oltre a riassumere quanto è già stato fatto per supportare il mercato e nel presentare le sfide per il futuro, ha annunciato che il Gestore dei Servizi Energetici realizzerà a breve delle nuove guide settoriali per gli operatori dei settori del trasporto, del tessile e dell’illuminazione.
 
Le corso della tavola rotonda che ha concluso la conferenza FIRE, che ha visto tra gli altri la partecipazione di rappresentanti Confindustria, Assistal e Assoege, è stata sottolineata la centralità di alcuni elementi considerati importanti per il rilancio dello schema dei Certificati Bianchi, come ad esempio la retroattività per la cumulabilità con le detrazioni di imposta per le imprese, la flessibilità sui temi della misura e delle tempistiche di presentazione dei progetti, il rafforzamento del dialogo con le Istituzioni ecc.
Lo stesso genere di accordo c’è anche in merito all’importanza di schemi di mercato come i Certificati Bianchi che, in presenta di risorse scarse e di obiettivi ambiziosi, saranno ancora centrali nel tentativo di assicurare efficacia alle politiche di decarbonizzazione  nazionali, allo contempo sostenendo il settore industriale, che ricopre un ruolo fondamentale il questo processo.
 
Il Direttore di FIRE, Dario Di Santo, a conclusione dei lavori ha affermato: “Quanto comunicato oggi va nella giusta direzione ed è frutto di un approccio collaborativo e costruttivo fra le Istituzioni e le associazioni degli operatori. Sono positive non solo le proposte del MiSE, che auspico trovino un’efficace traduzione pratica nel decreto a valle della concertazione, ma anche l’affermazione di Luca Barberis che compito del GSE è creare le condizioni per fare accedere gli operatori agli schemi di supporto affinché possano contribuire al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione; una visione del tutto condivisibile che non potrà che portare frutto.”
 
“Mi sento di aggiungere due elementi che ci stanno a cuore. – ha concluso il Direttore Di Santo - L’auspicio che si possa superare in tempi rapidi il tema del contenzioso, in modo da poter procedere spediti nella direzione della crescita, e l’importanza di definire le nuove regole avendo in mente gli obiettivi al 2030, rafforzati dalla decisione di ieri del Consiglio Europeo di portare al 55% il target sulla riduzione delle emissioni.  Serve un cambio di passo nelle politiche, privilegiando quelle in grado di garantire la massima efficacia nell’uso delle risorse”.