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Gli accumuli domestici da fotovoltaico in Lombardia danno flessibilità all’intero sistema
Riserva energetica e bilanciamento del sistema elettrico: gli accumuli domestici diventano fondamentali per la diffusione delle FER nel nuovo progetto RSE

Il Lombardia 800 accumuli domestici potrebbero essere aggregati per poter fungere da riserva e da sistema di bilanciamento del sistema energetico italiano, questa e l’iniziativa di un progetto RSE.
La Società di Ricerca del Sistema Energetico ha ricevuto manifestazioni di interesse nel progetto da parte di oltre 800 titolari di accumuli domestici dei circa 3.000 presenti in Lombardia.
Da un’analisi del funzionamento degli accumuli è stato possibile stabilire che ci sono ragionevoli margini di successo per un sistema aggregato che sappia offrire servire flessibilità al sistema.
Da un po’ di tempo RSE sta già collaborando con due aggregatori per dimostrare che le batterie installate nelle abitazioni degli utenti domestici possono essere utilizzate per fornire servizi di riserva e bilanciamento del sistema elettrico nazionale.
A permettere la sperimentazione è lo schema regolatorio UVAM, Unità Virtuali Aggregate Miste, che permette a piccole realtà di produzione, consumo e accumulo di partecipare a servizi ancillari, formando una specie di impianto virtuale aggregante utenti che impegnano una potenza limitata.
La Regione Lombardia è stata scelta come territorio ideale per questa sperimentazione per via della grande diffusione dei sistemi di accumulo residenziale. Anche grazie al supporto finanziario Regionale a queste tecnologie, negli ultimi anni sono stati installati oltre 3.000 sistemi di storage.
Interrogati sulla propria disponibilità, più di 800 gestori di accumuli hanno dato la propria disponibilità ad essere coinvolti in questo progetto.
Dopo aver ricevuto queste numerose manifestazioni di interesse, RSE ha elaborato delle simulazioni di funzionamento degli aggregati, da cui è risultato che gli accumuli presenti sul territorio, oggi utilizzati per l’autoconsumo dell’energia prodotta dal fotovoltaico, hanno notevoli margini per offrire flessibilità al sistema.
La messa a punto e l’installazione dei dispositivi di comando e controllo presso le abitazioni degli utenti, così come la promozione del progetto, sono spettate agli aggregatori, ENEL X ed EVOLVERE, che si sono occupati anche di coinvolgere gli utenti e stabilire gli accordi necessari per la realizzazione dell’iniziativa.
La sperimentazione è già partita con una prima UVAM che include alcuni utenti domestici dotati di accumulo, mentre restano aperte le adesioni per utenti ulteriori che dovessero essere interessati e decisi ad essere coinvolti. Per partecipare è sufficiente essere proprietari di un sistema di accumulo elettrico situato in Lombardia e registrarsi al sito accumulilombardi.rse-web.it.
La Società di Ricerca del Sistema Energetico ha ricevuto manifestazioni di interesse nel progetto da parte di oltre 800 titolari di accumuli domestici dei circa 3.000 presenti in Lombardia.
Da un’analisi del funzionamento degli accumuli è stato possibile stabilire che ci sono ragionevoli margini di successo per un sistema aggregato che sappia offrire servire flessibilità al sistema.
Da un po’ di tempo RSE sta già collaborando con due aggregatori per dimostrare che le batterie installate nelle abitazioni degli utenti domestici possono essere utilizzate per fornire servizi di riserva e bilanciamento del sistema elettrico nazionale.
A permettere la sperimentazione è lo schema regolatorio UVAM, Unità Virtuali Aggregate Miste, che permette a piccole realtà di produzione, consumo e accumulo di partecipare a servizi ancillari, formando una specie di impianto virtuale aggregante utenti che impegnano una potenza limitata.
La Regione Lombardia è stata scelta come territorio ideale per questa sperimentazione per via della grande diffusione dei sistemi di accumulo residenziale. Anche grazie al supporto finanziario Regionale a queste tecnologie, negli ultimi anni sono stati installati oltre 3.000 sistemi di storage.
Interrogati sulla propria disponibilità, più di 800 gestori di accumuli hanno dato la propria disponibilità ad essere coinvolti in questo progetto.
Dopo aver ricevuto queste numerose manifestazioni di interesse, RSE ha elaborato delle simulazioni di funzionamento degli aggregati, da cui è risultato che gli accumuli presenti sul territorio, oggi utilizzati per l’autoconsumo dell’energia prodotta dal fotovoltaico, hanno notevoli margini per offrire flessibilità al sistema.
La messa a punto e l’installazione dei dispositivi di comando e controllo presso le abitazioni degli utenti, così come la promozione del progetto, sono spettate agli aggregatori, ENEL X ed EVOLVERE, che si sono occupati anche di coinvolgere gli utenti e stabilire gli accordi necessari per la realizzazione dell’iniziativa.
La sperimentazione è già partita con una prima UVAM che include alcuni utenti domestici dotati di accumulo, mentre restano aperte le adesioni per utenti ulteriori che dovessero essere interessati e decisi ad essere coinvolti. Per partecipare è sufficiente essere proprietari di un sistema di accumulo elettrico situato in Lombardia e registrarsi al sito accumulilombardi.rse-web.it.